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avatarComandante_Simone domenica 19 gennaio 2003 21:541/5
Vi prego,
qualcuno ha mai letto Cronache Marziane di Bradbury???Devo consegnare la trama entro pochi giorni...sono disposto a tutto pur di averla!!!
AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

disney > robinstellina stellina stellina stellina stellina stellina FernyMax lunedì 20 gennaio 2003 01:472/5
Scusi, simpaticissimo Comandante, ma è proprio sicuro di chiamarsi Simone . . . e non Kirk, sa, quello di Enterprise, data astrale 2 punto zero zero 3!
Però, io le Cronache marziane non le posso leggere, xké devo starmi molto attento a quelle politico-finanziarie +ttosto (il pane!).
Cmq, grazie x il buon umore, mi creda, ké x me è stato un gran bel conoscerLa!
Le porgo i miei ossequi, con gli auguri di richiesta evasa, sul sito, o altrove.

FernyMax (ma anche ffè, & variazioni, per gli amici)

games > pacman ghostcorona Miki [Amministratore] martedì 21 gennaio 2003 23:033/5
Ciao Comandante!
Visto che in chat da solo il Frasi.Net Robot si annoiava
l'ho sguizagliato in Rete e ha portato a casa questi ossi
A parte gli scherzi ti consiglio:
1) impara a usare i motori di ricerca, come si fa la ricerca AND, OR, tuttle le parole, almeno una parola. E' fondamentale!
2) quando cerchi qualcosa di introvabile usa www.google.it
3) studia lo stesso
Te lo dico xké
la probabilità che tu hai di parlare con una persona che lo ha letto e che ne abbia una trama, è vicina allo zero, mentre la probabilità che qualcuno ne abbia pubblicata la trama su Internet è il 100%

Ciao
Miki

TRATTO DA http://www.maialino.it/libri/gialetti.htm

Cronache Marziane - Ray Bradbury

Pubblicati intorno agli anni 50 ed ambientati dal 2002 al 2026, Cronache Marziane è una serie di racconti legati da un filo conduttore: la colonizzazione del pianeta rosso. Si parte dalle primissime spedizioni con la descrizione del bellissimo pianeta, dei suoi abitanti e della scia di morte che queste portano con sé e che riescono a ritardare di alcuni anni la colonizzazione.
Quando troviamo le prime città terrestri l’evoluta civiltà marziana non esiste più, decimata probabilmente da una innocua malattia terrestre. Ogni racconto è una piccola poesia che ti avvince con le gesta dei suoi protagonisti, ma ti porta anche in un paesaggio e in un’ atmosfera da fiaba.
Il finale è catastrofico e rispecchia la paure legate alla miseria umana ed all’uso indiscriminato della tecnologia.
Siamo in uno dei tanti futuri possibili e il protagonista antieroe della storia, Montag, è un vigile del fuoco. Vigili del fuoco che non spengono gli incendi ma li appiccano e si narra di leggende di un passato lontano quando non era così. Gli incendi servono per purificare case nelle quali sono contenuti principalmente libri. Leggere libri è vietato, si vive dentro salotti-pareti-tv e la vita che vivi non è la tua ma quella dei protagonisti della soap alla tivu. Nessuno si ferma a pensare, a parlare, a guardare la natura. Montag nasconde dei libri in casa, la sua mano, fuori dal suo controllo, li ha presi e portati con se’. Tra mille dubbi, domande e pericoli inizia la sua fuga , che porterà all’epilogo della storia e ad uno degli epiloghi possibili del genere umano.
Un libro breve ma intenso, che fa riflettere sulle scelte degli uomini e sulla profonda importanza dei libri


Cronache Marziane" di Ray Bradbury
1 DI 2
Questo libro è il primo romanzo di successo e, probabilmente il più noto da Ray Bradbury. Più che un romanzo è un raccolta di racconti brevi, nati da ispirazioni diverse e qui riuniti dal filo conduttore dell'ambientazione marziana. È la cronaca della faticosa conquista del pianeta Marte, della colonizzazione e della distruzione della terra in seguito allo scoppio della guerra totale. L'azione si svolge tra il 1999 e il 2026 l'anno dell'olocausto atomico. I protagonisti sono da una parte astronauti e civili statunitensi, dall'altra marziani in via di estinzione. Nel racconto "Ylla", malinconico e grottesco, la prima spedizione terrestre viene distrutta da un marito marziano geloso.
.... CONTINUA

Cronache Marziane" di Ray Bradbury
2 DI 2
A un successivo tentativo falliscono nuovamente gli sforzi degli esploratori, coinvolti in un terribile malinteso, poiché vengono creduti pazzi e rinchiusi in un manicomio locale. Bradbury interviene con il suo abituale sarcasmo ad annullare il prevedibile pathos dell'incontro tra due civiltà e a trasformarlo in una tragedia ridicola. In un racconto successivo "La terza spedizione", il capitano e l'equipaggio, sbarcati su Marte, incappano in una sorta di paradiso, abitato da tutti i loro amati defunti. In realtà si tratta un'astuzia dei telepatici marziani che suggestionando le menti terrestri, si trasformano in mogli, padri, madri per ingannarli e distruggerli tutti. "Su negli azzurri spazi", è un racconto decisamente antirazzista, infatti tutti, ma proprio tutti i neri d'America decidono in una afosa giornata estiva di prendere i razzi costruiti con i loro risparmi e di andare su Marte, lasciando i bianchi razzisti, accecati dalla rabbia, con un palmo di naso. Infine concludo con uno splendido omaggio ad E.A.Poè, uno scrittore che Bradbury ama moltissimo; si tratta di "Usher II", nel quale si rinnova l'atmosfera funebre e l'epilogo dell'originale.


TRATTO DA http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/terzamusa/miscell.html#Bradbury

1 di 3

Ray Bradbury, Fahrenheit 451 - Cronache marziane, trad. di Giorgio Monicelli, I Miti Mondadori, £ 7.900.

Questo libro comprende i due testi più noti dello scrittore americano Ray Bradbury (nato nel 1920): Fahrenheit 451 è un romanzo pubblicato nel 1953, Cronache marziane una raccolta di racconti pubblicati in volume nel 1950.
Il romanzo, da cui il regista François Truffaut trasse nel 1966 un film altrettanto famoso, è ambientato in una società futura nella quale possedere libri è un crimine, e un corpo specializzato di "vigili del fuoco" ha il compito di bruciarli. Uno di questi vigili, Guy Montag, ha una crisi di coscienza e finisce per unirsi a un gruppo di "intellettuali dissidenti", ridotti a vivere alla macchia come vagabondi, che si sono assunti il compito di imparare a memoria i classici della letteratura per tramandarli alle generazioni a venire.
Il romanzo è influenzato chiaramente da 1984 di George Orwell, ma, a differenza di questo, non descrive uno Stato retto da un terribile regime dittatoriale, bensì una società formalmente democratica nella quale però il consumismo, la massificazione e il continuo lavaggio del cervello operato dai mass-media hanno condotto alla scomparsa della cultura e dello spirito critico nella quasi totalità della popolazione; una società dove gli artisti e gli intellettuali sono, per comune consenso, considerati dei pericolosi asociali da neutralizzare.

TRATTO DA http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/terzamusa/miscell.html#Bradbury

2 di 3

Bradbury si oppone alla società di massa in nome dei valori minacciati dell'Arte, della Cultura e della Poesia, e lo fa con argomenti in fondo non troppo dissimili da quelli dei sociologi della scuola di Francoforte (Adorno, Horkheimer, Marcuse), suoi contemporanei. Il guaio è che, sulla base di queste idee, il romanziere Bradbury si ritiene obbligato a scrivere in modo "artistico" e "poetico", e così le sue pagine, gonfie di lirismo, sono zeppe di immagini e di metafore "poetiche" il più delle volte superflue e fuori luogo. Ad esempio: Montag, per sfuggire a due suoi colleghi che lo vogliono arrestare, li mette fuori combattimento facendone cozzare le teste l'una con l'altra: i due cadono con "il fruscio di una sola foglia di autunno". Poche pagine più in là, la gamba ferita di Montag era "come un pezzo di pino bruciato che egli si portasse appresso come penitenza di non si sa quale oscuro peccato" (dove non è chiaro se sia un'usanza quella di trascinarsi appresso per penitenza pezzi di pini bruciati). E potrei continuare a lungo: il libro è scritto tutto così.
La "poeticità" della scrittura, cercata in modo così programmatico e insistente, finisce per ridursi a una sorta di funzione specializzata, data una volta per tutte, reificata come la società che Bradbury vuole criticare. E il romanzo finisce per assumere una funzione consolatoria: il lettore, per il solo fatto di tenere in mano un libro (quali che siano i suoi contenuti), è indotto a sentirsi anche lui un coraggioso intellettuale dissidente, superiore alla massa dei consumatori passivi e amorfi.
games > pacman ghostcorona Miki [Amministratore] martedì 21 gennaio 2003 23:104/5
TRATTO DA http://web.tiscali.it/no-redirect-tiscali/terzamusa/miscell.html#Bradbury

3 di 3
<<
Tutto questo è un peccato, perché Bradbury ha comunque un certo talento narrativo e il suo romanzo, una volta che si decide di sorvolare sulle metafore di dubbio gusto, si legge con piacere. E, in fondo, tutti possono rendersi conto che la società descritta da Bradbury è quella in cui viviamo noi oggi.
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>>

Questi sono solo alcuni esempi
di quello che puoi trovare su Internet
buona caccia!

bene adesso puoi passare alla cassa :))))

c'è anche http://www.dooyoo.it/review/354797.html
ma è troppo lungo
avatarFrida sabato 1 febbraio 2003 22:135/5
Ahhhhhhh,ècosì che leggi i libri!!
Adesso so un tuo segreto!!:-)))))))
Scherzo!Hai fatto bene!
a proposito nn ti ho detto chi sono....sonoTania.....si si proprio quella Tania lì!Ciao!
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