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Facoltà di matematica
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 |  leocrocodile sabato 28 aprile 2007 14:02 | 42/49 |
Il 16/04 23:10 alato ha scritto:per certi versi sono d'accordo, troppo sapere non fa la felicità rischiamo di vivere in un mondo fatto solo di informazioni, di conoscenza, che p###e! la vita é vita, é anche concreta, problemi che uno ha davanti, attuali, pratici! evviva la praticità! certo ignoranti ignoranti no, eh! |
 | alato giovedì 10 maggio 2007 20:41 | 43/49 |
Il 28/04 14:02 leocrocodile ha scritto:Leo, concordo su tutto ciò che hai espresso così semplicemente, aggiungendoci... solo una piccola considerazione , che molti dei così definiti "colti" , "acculturati" a volte , e molto spesso,della loro cultura ne fanno un 'arma da usare contro coloro i quali , loro,reputano meno "colti" non conoscendo quest'altra grandissima dote che è , appunto, la praticità di cui ne sono dotati gli altri , e che è l'essenza per vivere una vita in ogni sua dimensione. |
| danut giovedì 10 maggio 2007 21:09 | 44/49 |
| Purtroppo in Italia passa il concetto cultura=ottima conoscenza delle materie umanistiche, chi non conosce la matematica non è considerato mai male come uno che fa un errore in italiano. Purtroppo per questo l'italia è indietro rispetto ad altri paesi, nei quali si comprende che le materie di base scientifiche sono cultura alla pari di quelle umanistiche ed una persona che si reputa colta deve per forza capire la matematica, se no rimane semplicemente una persona normale, ovviamente vale l'inverso e cioè un matematico deve essere capace di discorrere di altro che non sia matematica pura e sapere anche il resto della cultura. Da quando faccio ingegneria noto che molti ragazzi smettono di leggere e diventano solo bravi tecnici senza anima e questo preclude anche la possibilità di creare qualcosa di nuovo, perchè le novità non sono solo frutto di tecnici, ma di un lavoro cerebrale che parte prima da una anlisi dei bisogni e della società. L'innovazione non è soltano scienza ma è qualcosa di più. |
| alato giovedì 10 maggio 2007 21:43 | 45/49 |
| certo tanti anni fa avevo una cognizione del concetto di cultura che adesso non mi piace più.la mia curisosità mi spingeva alla ricerca di nuove conoscenze ( cosa che avviene tutt'ora), ma era una ricerca che non avea nessun'altro scopo se non di aumentare la massa di informazioni.credevo che la conoscenza di tante cose mi avrebbe portato alla vera cultura: che mi avrebbe reso piu' desiderabile agli occhi della mia ragazza e piu' forte della maggior parte degli individui che avrei incontrato sulla mia strada.poi un giorno mi ritrovo a parlare con un filosofo, ragazzo dotato di acume e grandissima ironia.proprio nel bel mezzo dei nostri discorsetti , un po' donne e motori , mi ha fatto capire una cosa.ed è che riconoscere la cultura nella totalità è una cosa , studiarla è indubbiamente affascinante , anche se credo un po' troppo pesante,pallosa , non è cosa mia... credo che la vera cultura ci consenta , oggi come sempre,fuori dalla barbarie che spesso abbiamo attorno,va da se che anche una persona normale, (ovviamente la normalità e'un altro concesto complesso che tratteremo un altro giorno) relativamente poco colta puo' avere un livello di se in mezzo agli altri ed una capacità alta di vivere pienamente la dimensione che desidera. beh..scusate gli errori ...(aiaiai ,cantavo) |
| DottCacchiuc venerdì 15 giugno 2007 12:54 | 46/49 |
| meglio sfatare una leggenda... .....sono stato bravo in matematica al liceo....quindi, scelgo matematica all'università!! forse, niente di più sbagliato!! il 30% della matematica è speculativa (fisica, chimica, astronomia, informatica, elettronica...etc etc..chi più ne ha più ne metta)... questa è una parte della matematica che può essere affrontata dalla maggiornaza degli studenti che hanno avuto una buona dimestichezza per così dire "liceale" con la materia stessa... il 70% della matematica (quella vera) è solo astrazione...speculazione pura di assiomatiche e di postulati, teoremi..etc. che non ha alcuna connessione con l'universo fisico conosciuto... questa è una parte della matematica che può essere affrontata solo da chi ha un cervello per così dire "superiore" già abituato all'astrazione dei concetti in se...(anche non matematici per capirci meglio)... ...siccome la falcoltà propone esami che sono a mezza via tra le due casistiche sopra evidenziate è necessario che lo studente faccia un serio esame di coscienza delle sue possibilità intellettuali intrinseche.. se no è meglio astenersi!! e fare altro!! ciao   |
| cicciottina venerdì 6 luglio 2007 14:09 | 49/49 |
| Non credo che qui troverai una risposta alla tua domanda. Se hai bisogno di info su matematica vai a questo forum http://studiarefacile.forumer.it ci sono esperti di orientamento che rispondono alle domande degli studenti sulle facoltà, credo ti possano essere d'aiuto. ciao ciao  |
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