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Genesi e l'origine dell'uomo parte 2

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nessunoAdamo100 venerdì 8 gennaio 2010 14:301/11
..............(segue dalla Parte 1)..................

Il diluvio di Noè fu universale o locale ?
In questo testo consideriamo il diluvio come un evento locale.
Probabilmente il diluvio distrusse solo il piccolo mondo conosciuto da Noè, non il mondo intero che conosciamo noi. Un diluvio universale di appena 4400 anni fa avrebbe lasciato tracce evidenti negli strati superficiali della terra e tali tracce dovrebbero essere sparse ovunque, poco sotto i nostri piedi.
Gli attuali geologi e archeologi troverebbero facilmente le tracce di un diluvio universale così recente, eppure non hanno ancora trovato prove certe.
In compenso hanno trovato tracce di disastrose inondazioni locali in Mesopotamia, risalenti ai tempi biblici.
Bisogna anche notare che, sebbene Noè avesse salvato la fauna locale sull'arca, un diluvio universale avrebbe cancellato completamente tutte quelle specie animali e vegetali che vivono esclusivamente su isole (per esempio i lemuri del Madagascar e i marsupiali dell'Australia). Invece questi animali sopravvivono al diluvio sulle loro isole, confermando che non tutte le terre furono completamente sommerse dall'acqua.
Probabilmente anche i popoli che vivevano lontano dai paesi biblici sopravvissero al diluvio.

I DISCENDENTI DI NOE'
(periodo successivo a 4400 anni fa circa)
Noè aveva tre figli: Sem, Cam e Iafet. Quando Dio confuse le lingue a Babele (tra il 2269 e il 2030 Avanti Cristo, secondo la cronologia biblica), i discendenti di Noè iniziarono a diffondersi grandemente sulla terra, anche a motivo della loro longevità eccezionale.
Leggere Genesi capitolo 11: versetto 9
(eventualmente consultare anche Genesi capitolo 10: versetti 1-32
e Genesi capitolo 11: versetti 10-27)

Alcuni discendenti di Sem ripopolano i paesi biblici colpiti dal diluvio, generando una serie di popoli che parlano lingue simili (lingue semite): Assiri, Babilonesi, Aramei, Ebrei, Arabi, ecc.
Nelle terre più lontane, i discendenti di Noè dominano gli eventuali popoli sopravvissuti al diluvio o si mescolano con essi.
I discendenti di Iafet (che forse parlano lingue indo-europee) dominano sui popoli del nord, dell'Europa mediterranea, dell'Asia Minore e dell'Iran.
Alcuni discendenti di Cam dominano in Africa, sugli Egiziani (chiamati Mizraim nella Genesi), sui Libici e anche su popoli dalla pelle nera, come i Nubiani e gli Etiopi (chiamati Cus o Kush nella Bibbia). Sappiamo che c'é realmente un collegamento tra questi popoli, infatti prima dell'invasione araba le loro lingue erano relativamente simili (lingue camite e lingue cuscite).

Quanto lontano si spinsero i discendenti di Noè ?
L'espansione dei discendenti di Noè potrebbe avere qualche relazione anche con le grandi migrazioni dei popoli indo-europei. Infatti è possibile che molti popoli indo-europei fossero, in qualche misura, imparentati con Iafet, figlio di Noè. L'archeologia ci dice che, durante l'età del bronzo e l'età del ferro, gli indo-europei si diffusero in un'area incredibilmente vasta, estesa dalla Spagna fino all'India e alla Cina occidentale. Ancora oggi si parlano lingue indo-europee in Europa, Iran e India.
Si può anche fantasticare che, dopo molto tempo, alcuni lontani discendenti di Noè abbiano raggiunto l'America centrale, dove civilizzarono gli indios, diedero vita a grandi civiltà monumentali e costruirono piramidi simili a quelle di Egitto e Mesopotamia, ma questa è solo un'ipotesi fantasiosa non sostenuta da prove.

Che aspetto fisico avevano i discendenti di Noè ?
Forse all'inizio erano di razza paleo-mediterranea, come i loro antenati.
In seguito si mescolano con le popolazioni di altri paesi, quindi si modificano fisicamente fino ad assumere le caratteristiche attuali.

In alternativa, si potrebbe provare a identificare i discendenti di Noè con i popoli dalla testa arrotondata (brachicefali) che, durante l'età del bronzo, si diffusero nei paesi biblici, in Europa, India occidentale e Egitto. Ma è un'identificazione difficile e questo argomento richiederebbe approfondimenti.

POSSIBILI CONCLUSIONI

Riporto alcune possibili conclusioni sugli argomenti trattati:

- E' ragionevole credere che Adamo e Noè sono personaggi realmente esistiti, collocabili nella storia con l'aiuto dell'accuratissima cronologia biblica.

- Non c'é contrasto tra Bibbia e scienza sull'origine dell'uomo. Possono avere entrambe ragione. I contrasti tra fede e scienza non hanno motivo di esistere.

- L'uomo di scienza e lo storico possono tranquillamente accettare come vere le storie di Adamo e Noè e le rispettive datazioni bibliche. Non sono obbligati a sminuire i racconti di Genesi considerandoli come semplici leggende.

- E' ragionevole credere all'accuratezza della Bibbia ma alcune convinzioni comuni su Adamo e Noè vanno probabilmente modificate.

- E' possibile che Adamo non sia l'antenato di tutti gli uomini attuali.

- Probabilmente il diluvio di Noè fu un evento locale, non universale.

- Vista l'incertezza delle datazioni storiche e scientifiche, anche le convinzioni comuni sulla preistoria potranno subire importanti modifiche.

RISPOSTE A POSSIBILI OBIEZIONI

Riporto alcune possibili obiezioni bibliche alle teorie riportate in questo testo, con le relative risposte:

Obiezione:
La Bibbia dice che Adamo fu il primo uomo.

Risposta:
Adamo è il primo uomo moderno dal punto di vista spirituale, non è necessariamente il primo uomo dal punto di vista fisico.

Obiezione:
La Bibbia dice che Eva doveva diventare la madre di tutti i viventi.
Leggere Genesi capitolo 3: versetto 20

Risposta:
L'autore biblico dice che tutti i popoli della sua zona erano, in qualche misura, imparentati con Adamo, ma non sa nulla dei popoli di paesi lontani.
Le sue affermazioni sono vere a livello locale ma forse non hanno validità globale.

Obiezione:
La Bibbia dice che tutti gli uomini morirono durante il diluvio.
Leggere Genesi capitolo 7: versetto 21

Risposta:
Noè non dice cosa è successo agli aborigeni australiani o agli indios dell'Amazzonia, perché non sa nemmeno che esistono.
Noè scrisse cosa è successo nel piccolo mondo a lui noto.
La chiave per capire alcune affermazioni bibliche di questo tipo consiste nel considerarle vere solo nel piccolo contesto di chi scrive, evitando di estenderle al mondo intero, che era in gran parte sconosciuto agli antichissimi autori di Genesi.

Obiezione:
La Bibbia dice che tutti i monti furono coperti dalle acque del diluvio.
Leggere Genesi capitolo 7: versetti 19,20

Risposta:
Noè non dice cosa è successo sulle Ande o sull'Himalaya, perché non sa nemmeno che esistono.
Noè scrisse cosa è successo nel piccolo mondo a lui noto.
Forse Noè visse nelle pianure della Mesopotamia dove i monti erano molto bassi e furono sommersi dall'acqua durante il diluvio.

Obiezione:
La Bibbia dice che l'arca si posò su un alto monte ?
Leggere Genesi capitolo 8: versetto 4

Risposta:
Una leggenda orientale dice che, finito il diluvio, l'arca si posò sulla cima più alta della zona, il monte Ararat alto 5165 metri e raggiungibile da escursionisti e alpinisti. Credendo alla leggenda, alcuni hanno cercato invano i resti dell'arca tra i ghiacciai di questo monte.
In realtà la Bibbia è più vaga, si limita a dire che l'arca si posò nella regione montuosa di Ararat (Urartu ?).
Probabilmente l'arca si posò tra i monti dell'attuale Turchia orientale o Iraq ma non conosciamo il punto preciso.

nessunostellina stellina fabioMD1960 martedì 12 gennaio 2010 15:152/11
Premetto che non entro nel merito al contenuto dello scritto - sicuramente ben strutturato e organizzato - in quanto le mie conoscenze in materia sono alquanto carenti.

Rilevo invece che sono un po' perplesso sull'intenzione finale dell'autore del lavoro.

Saro' tonto, ma non capisco il movente dell'operazione.
cartoons > hagar the horriblestellina stellina stellina roadwolf martedì 12 gennaio 2010 22:323/11
Ma la Bibbia dice che Adamo è il primo uomo?
nessunostellina stellina stellina stellina stellina stellina DottCacchiuc mercoledì 13 gennaio 2010 12:184/11
ancoraaa??
basta co sto diluvio!!!
nessunoAdamo100 lunedì 18 gennaio 2010 20:265/11
Salve fabioMD1960, voglio spiegarti perché ho scritto l'articolo. La tendenza attuale è quella di spiegare l'origine dell'uomo in termini esclusivamente scientifici, ignorando quasi completamente ciò che dice la Bibbia. Invece, io promuovo una spiegazione più equilibrata e completa, che mostra considerazione e rispetto sia per le scoperte scientifiche sia per ciò che dice la Bibbia. E desidero condividere queste informazioni con altri. Questo è lo scopo dell'articolo.
nessunostellina stellina stellina stellina stellina stellina DottCacchiuc martedì 19 gennaio 2010 08:346/11
Il 12/01 22:32 roadwolf ha scritto:
Ma la Bibbia dice che Adamo è il primo uomo?
il primo uomo non aveva nome...forse nemmeno sapeva di essere uomo!!
nessunoAdamo100 venerdì 5 febbraio 2010 23:377/11
Chi è l'uomo Adamo descritto nella Genesi ? Quando è vissuto ?

Adamo è il primo Homo sapiens (anatomically modern Homo sapiens), apparso circa 200.000 anni fa ? No. I primi Homo sapiens erano creature primitive: fisicamente apparivano quasi come noi ma erano allo stesso livello culturale e tecnologico dell'uomo di Neanderthal e forse non ragionavano ancora come noi. L'uomo Adamo descritto nella Genesi era un uomo completo (perfino migliore di noi oggi), non era assolutamente un ominide né una forma di transizione.

Adamo è il primo Homo sapiens interamente moderno, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista comportamentale (fully modern Homo sapiens - behaviorally modern Homo sapiens) apparso decine di migliaia di anni fa ? No. L'uomo Adamo descritto nella Genesi non visse nel Paleolitico superiore, quando tutti gli uomini erano cacciatori-raccoglitori nomadi.

La Genesi descrive molto chiaramente come si viveva ai tempi di Adamo: gli uomini praticavano l'agricoltura e la pastorizia (allevavano greggi e bestiame), sapevano costruire grandi insediamenti (città o grandi villaggi), sapevano lavorare il rame e altri metalli.
Leggere Genesi capitolo 4: versetti 2,17,20,22

2 Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.

17 Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch, dal nome del figlio.

20 Ada partorì Iabal: egli fu il fondatore di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame.

22 Zilla a sua volta partorì Tubalkàin, il fabbro, fondatore di quanti lavorano il rame e il ferro.

Chi conosce la preistoria comprende molto bene che siamo nel Neolitico o nell'età del rame.

Questo è in perfetto accordo con la cronologia biblica, che colloca la creazione di Adamo nell'anno 4026 avanti Cristo, esattamente nell'età del rame !

Tutto questo apre un problema: se 6000 anni fa l'uomo esisteva già, è possibile che Adamo non sia l'antenato di tutti gli uomini attuali.
Questo potrebbe modificare alcune nostre convinzioni molto radicate su Adamo.
cartoons > hagar the horriblestellina stellina stellina roadwolf sabato 20 febbraio 2010 10:048/11
Il 19/01 08:34 DottCacchiuc ha scritto:
Il 12/01 22:32 roadwolf ha scritto:
Ma la Bibbia dice che Adamo è il primo uomo?

il primo uomo non aveva nome...forse nemmeno sapeva di essere uomo!!
beh, visto il numero dei suoi discendenti... uomo lo è stato senz'altro.
nessunoAdamo100 martedì 27 luglio 2010 20:419/11

La Genesi va presa sul serio, anche nei suoi aspetti storici, ma non sempre va presa alla lettera.

avatar 54kharma mercoledì 28 luglio 2010 13:4610/11
uomo lo è stato senz'altro...
solo ad un certo punto della sua evoluzione...inizialmente forse eravamo dei semplici roditori...magari velenosi....
nessunostellina stellina fabioMD1960 mercoledì 28 luglio 2010 16:2011/11
Il 28/07/2010 13:46 kharma ha scritto:
uomo lo è stato senz'altro...
solo ad un certo punto della sua evoluzione...inizialmente forse eravamo dei semplici roditori...magari velenosi....
Apprezzo l'abbinamento di 'roditore' e 'velenoso' per una serie di associazioni di idee che mi affiora alla mente a seguito di tale avvicinamento di termini.

In effetti, osservando con sguardo disincantato come si comporta la razza umana, vien da pensare che i termini 'evoluzione' e 'umano' (quest'ultimo nell'accezione con significato di 'essere compiuto dotato di etica e morale') sono alquanto arbitrari ed auto-referenziali.

L'uomo si compiace, ipocritamente, delle propria umanita' e attribuisce, con superiorita',  il termine di 'animale' alle altre creature viventi.

Se poi ci chiediamo quale essere vivente uccide per profitto, o solo per il gusto di farlo, la risposta e' una sola.  E non e' certo quella che chiama in causa gli 'animali'...
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