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Sapere di poter impazzire, non morire…e continuare a vivere!

marines

segnalata da MARINES lunedì 13 dicembre 2010

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Ci si può sentire morti anche con un cuore che batte ancora e si può vivere nel silenzio anche in mazzo al caos.
La morte non è il peggior male che esiste a questo mondo.

-- Delia Viscusi

segnalata da MARINES lunedì 13 dicembre 2010

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L’Abruzzo, l’Aquila e il Merluzzo
Si racconta che un Aquila reale sorvolasse le più alte vette del mondo, senza trovare mai luogo adatto al suo nidificare, ma in un giorno luminoso i suoi occhi acuti, furono incuriositi dalle ardite manovre di un Merluzzo che nuotava contro corrente in un mosso torrente.
L’Aquila era alquanto stanca del suo viandar senza trovar dimora, e decise che avrebbe planato a valle su quel prato per riposare il fiato, e per meglio osservare quel Merluzzo che nuotava controcorrente.
Non appena fu giunta a terra, l’Aquila si avvicinò al torrente e vide il Merluzzo affaticarsi inutilmente nel combattere la contraria corrente, e disse:
Merluzzo ma tu nuoti contro corrente, hai forse perso il contatto con la mente?
Il Merluzzo nell’ascoltar la voce, uscì per un attimo col capo dall’acqua e vide la nobile Aquila:
Signora dei cieli, io sono un Merluzzo e nuoto contro corrente perché voglio giungere in un luogo fatato, dove il creato il suo cuore ha depositato, solo lì riposerò il mio fiato, e lascierò quel che di più prezioso ho, le mie uova.
E tu mio caro Merluzzo faresti tanti sacrifici, solo per depositare le tue uova? Ascoltami segui la corrente così come fa tanta gente, e lasciati trascinare dalla forza del suo andare, deposita anche tu le uova nell’immensità del mare!
Il Merluzzo sorrise gentilmente alla signora dei cieli, e continuò a sfidare la forza della corrente contraria, ed accadde quello che erroneamente chiamiamo miracoli, ogni suo sforzo fu premiato dal suo continuo avanzare controcorrente.
L’Aquila decise che si sarebbe fermata ad osservare quello strano Merluzzo, e in breve tempo lo vide farsi sempre più vicino alla meta, e quando il Merluzzo ebbe risalito il torrente interamente, lo vide immergersi nelle chiare e cristalline acque di un laghetto di montagna.
L’Aquila era senza parole per l’emozione, quel posto dove era giunta nel seguire un Merluzzo, l’aveva catturata nell’anima, e come se avesse bevuto un filtro magico, se ne innamorò perdutamente.
Merluzzo ma che posto è questo?
Disse l’Aquila mentre i suoi occhi erano accesi da una luce intensa, che ne impreziosiva l’essenza.
Signora dei cieli, non saprei dirti so che gli uomini chiamano codesto luogo Abruzzo, ma tu lo sai io sono solo un Merluzzo.
E fu così che l’Aquila, nobile signora dei cieli trovò in quel luogo magico la sua dimora.

Cleonice Parisi

segnalata da marines lunedì 13 dicembre 2010

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Se il pensiero di Osho indosso ti sta grosso, se il pensiero di Ghandi ti sta tre misure più grandi, se il pensiero di Madre Teresa veste te e tutta la santa chiesa, non cedere allo sconforto, non pensare che non troverai mai porto. Non sei tu ad essere contorto, della tua Unicità ti sei semplicemente accorto. Perfettamente ti vestirà solo quel che la tua mano cucirà. Non sei tu ad essere in conflitto, forse sei tu l'unico "diritto". La saggezza non ha età, ed è figlia delle mille verità. Cuci la tua veste a misura della tua creatura, senza cedere ad alcuna paura, affinché non diventi mantello per coprirti la testa solo durante la tempesta, ma un abito di dignità che dal di dentro sempre ti illuminerà

Cleonice Parisi

segnalata da marines lunedì 13 dicembre 2010

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LA STRADA CHE NON PRESI
Due strade divergevano in un bosco giallo
e mi dispiaceva non poterle percorrere entrambe
ed essendo un solo viaggiatore, rimasi a lungo
a guardarne una fino a che potei.
Poi presi l’altra, perché era altrettanto bella,
e aveva forse l’ aspetto migliore,
perché era erbosa e meno consumata,
sebbene il passaggio le avesse rese quasi simili.
Ed entrambe quella mattina erano lì uguali,
con foglie che nessun passo aveva annerito.
Oh, misi da parte la prima per un altro giorno!
Pur sapendo come una strada porti ad un’altra,
dubitavo se mai sarei tornato indietro.
Lo racconterò con un sospiro
da qualche parte tra anni e anni:
due strade divergevano in un bosco, e io -
io presi la meno percorsa,
e quello ha fatto tutta la differenza.

di Robert Frost

segnalata da marines lunedì 13 dicembre 2010

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