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Sonetto LXXV

Tu sei per la mia mente come il cibo per la vita,
Come le pioggie di primavera sono per la terra;
E per goderti in pace combatto la stessa guerra
Che conduce un avaro per accumular ricchezza.

Prima orgoglioso di possedere e, subito dopo,
Roso dal dubbio che il tempo gli scippi il tesoro;
Prima voglioso di restare solo con te,
Poi orgoglioso che il mondo veda il mio piacere.

Talvolta sazio di banchettare del tuo sguardo,
Subito dopo affamato di una tua occhiata:
Non possiedo nè perseguo alcun piacere
Se non ciò che ho da te o da te io posso avere.

Così ogni giorno soffro di fame e sazietà,
Di tutto ghiotto e di ogni cosa privo.

(A tutte le persone che amo e che non hanno mai smesso d'amarmi, a tutti coloro che amano. Antonella (Last)

Shakespeare

segnalata da Antonella martedì 23 novembre 2004

 

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