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categoria: Poesie

Essenza Di Vita

Essenza Di Vita

Sotto il celato drappo
dell'essere incostante
ove il chronos urge
e fluisce incessante,
si dispiega una danza
di affetti e aspirazioni,
come vortici di penombre
e chiarori da tessere
in boccioli che sbocciano
lenemente per divenire.
E in questa complessa
trama di intrecciati fati,
si nasconde l'enigma
di un'anima cinta di sofferenza,
sopprimendo i singhiozzi
in quei calici dolci e amari,
nelle visioni frantumate,
quali serafini dalle ali distorte!
L'esistenza,
un dedalo di ardue scelte,
dove il cammino
si dipana in vacillanti passi,
i pensieri si smarriscono
fra meditazioni e disinganni,
sotto sottili fardelli
e persistenti inquietudini,
a ornare ghirlande
di lacrime e speranze.
Qual flutto remoto
che defluisce imponente,
così si manifesta la vita,
radiosa e sfuggente,
fra carezze dell'alba
e patimenti funesti,
ci incanta e rapisce,
senza scampo né evasioni.
E nei meandri del crepuscolo,
nelle oscurità dell'animo,
le parole melliflue
divengono canto e armonia,
un concerto di sensazioni,
con accenti di tristezza,
fra amori perduti
e passioni irrecuperabili,
nelle perle della vita.
E in quelle allegorie
di questo cosmo lirico,
si intona la speranza,
ma anche il rimpianto,
come un vento furioso
che insegue le ore,
ove il passato e il domani
si amalgamano in concordia.
E così, fra versi labirintici
e termini esoterici,
ricerchiamo un significato,
un movente nell'essere,
poiché anche nella malinconia
come nello sforzo,
l'essenza bisbiglia parole
di perseveranza.
E questa vita,
un dipinto di cromie
e gradazioni policromati,
dove il gusto dell'affetto
si intreccia al tormento,
come germogli che erompono nell'agonia dell'esistere,
un aroma eterno,
che non segue sempre
il proprio flusso, segue la sua scia.
E così, in questa percezione,
il cuore si dilata
e si rivela nella sua tenerezza,
sonda gli affetti più reconditi,
come un oceano in burrasca,
dove lo spirito si emancipa,
nella sua forma più consona,
e accetta consapevole
ogni mutamento nel suo seno
come un inquieto infante
da nutrire e coltivare,
fino all'ultimo respiro.

Laura Lapietra ©

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra martedì 7 maggio 2024

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categoria: Poesie

Ess

Sotto il celato drappo
dell'essere incostante
ove il chronos urge
e fluisce incessante,
si dispiega una danza
di affetti e aspirazioni,
come vortici di penombre
e chiarori da tessere
in boccioli che sbocciano
lenemente per divenire.
E in questa complessa
trama di intrecciati fati,
si nasconde l'enigma
di un'anima cinta di sofferenza,
sopprimendo i singhiozzi
in quei calici dolci e amari,
nelle visioni frantumate,
quali serafini dalle ali distorte!
L'esistenza,
un dedalo di ardue scelte,
dove il cammino
si dipana in vacillanti passi,
i pensieri si smarriscono
fra meditazioni e disinganni,
sotto sottili fardelli
e persistenti inquietudini,
a ornare ghirlande
di lacrime e speranze.
Qual flutto remoto
che defluisce imponente,
così si manifesta la vita,
radiosa e sfuggente,
fra carezze dell'alba
e patimenti funesti,
ci incanta e rapisce,
senza scampo né evasioni.
E nei meandri del crepuscolo,
nelle oscurità dell'animo,
le parole melliflue
divengono canto e armonia,
un concerto di sensazioni,
con accenti di tristezza,
fra amori perduti
e passioni irrecuperabili,
nelle perle della vita.
E in quelle allegorie
di questo cosmo lirico,
si intona la speranza,
ma anche il rimpianto,
come un vento furioso
che insegue le ore,
ove il passato e il domani
si amalgamano in concordia.
E così, fra versi labirintici
e termini esoterici,
ricerchiamo un significato,
un movente nell'essere,
poiché anche nella malinconia
come nello sforzo,
l'essenza bisbiglia parole
di perseveranza.
E questa vita,
un dipinto di cromie
e gradazioni policromati,
dove il gusto dell'affetto
si intreccia al tormento,
come germogli che erompono nell'agonia dell'esistere,
un aroma eterno,
che non segue sempre
il proprio flusso, segue la sua scia.
E così, in questa percezione,
il cuore si dilata
e si rivela nella sua tenerezza,
sonda gli affetti più reconditi,
come un oceano in burrasca,
dove lo spirito si emancipa,
nella sua forma più consona,
e accetta consapevole
ogni mutamento nel suo seno
come un inquieto infante
da nutrire e coltivare,
fino all'ultimo respiro.

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra lunedì 5 agosto 2024

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categoria: Poesie

Respiri

Respiri
Fioca tremula etra in cuore
sei germe regresso
nel tuo accennato chetarti,
ti sottrai dalle mie narici
a piccoli dosi
e in piccole dosi adagi
fronzoli schegge di paturnie
in bagliori di stizza
sull'erba sciatta
dell'anima mia,
come stelle cadute
arse di sogni in fiore
nel balsamo della giocondità
che ansimano chiarori d'albe
in quei miei respiri
appesi a filaccia
consunta d'amore!
Possa io respirare
nuove stagioni
a pieni polmoni
senza velata morte!
Possa io bagnarmi
il viso di lacrime di luce. Possa io essere
un flusso di vita rigenerato.
Il kalipè veste di speme
e avanza verso le cime
più alte della mia anima
quelle liete aspettative
che sorridono al sole alto.
Amo quei stormi di pennuti
assomigliano a gocce
di coriandoli dispersi
nel loro canto antico,
alleviano grezzi torpori
inermi della stracca
mia nuda essenza
in sospiri tonfi
nel mar dell'oblio!
Possa io lesta riabbracciarmi
ritemprata in germogli d'aliti
con ali boreali
turgidi di verde fiducia
protese in quel destino
che or il suo sguardo amico
dissimula meticolosamente,
inabissandomi nello sconforto dei respiri sospesi
tra il sudore dell'inferno
e il refrigerio del paradiso.
©Laura Lapietra

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra martedì 28 giugno 2022

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categoria: Poesie

Lara Larina Laretta

MUSE

Visioni di Lara

Larina Lara Leretta Mia Lo di un Humbert* tuo coetaneo
mia prima musa sirenetta

Febbraio 1999

Scarabocchio di lei

Neve candida e soffice s'abbatteva sui tetti a fiocchi.
Nel grigiore d''una stanza brillano nel libro di Catullo odi e i tuoi occhi.
In una macchia di caffellatte' nella pagina di Storia.
vive lei e sua bellezza.. intoccata da macchie di alcuna cosa imperfetta.
Chissà se nel lume d'uno studiolo forse a cosa pensare....in quella fatica che comune e' dovere dell'uomo; qualcuno da amare!!
Lara..
come son ora stanco e doman non vedo l'ora la campana suonare scuola ricreazione per darti uno sguardo.

Settembre 1999

Allodole solitarie albeggiavano con il migrar delle rondini prime nei sui occhi..dei quaderni affamati nell'amore, di cui sembrava la regina con le vestali sue compagne, a farle come ancelle nel trono della sua beltà cortigiane, sovrana d'amore e simulacro della bellezza. Madonna ritratta da Ghirlandaio il suo grembo casto era e la sua aria di piccola donna.
Uscendo di casa era lei l'alba sulle sue ciocche tinte castagno.
Sognatore mi colse su un fiocco di neve nell'inverno dallo studio in fallo.
E Catullo e Saffo mi parlarono di lei e delle poesie gli dei...
La rima Invicta Fire e il fuoco di amare dentro, mentre da bambina cambiava; come Dafne a pianta mutava - rea dell'amor di Apollo e lei a donna nel silente suo microcosmo cambiava, mia Lolita.

* Humbert protagonista del romanzo Lolita di Vladimir Nabokov ( San Pietroburgo 1899- Montreux 1977)

La nave

Siamo lì sulla stessa nave l'orizzonte, solcano gabbiani e pirati galeoni l'orizzonte nei tuoi occhi.
Odo lo stormire dei migratori di ritorno dall' istmo di Panama e quell'avventura in cui l'uomo giovane si tuffava..
Di tutto questo s'annaspa la psiche tra Ulisse e Alceo e sovvenire me dei tuoi giovani occhi ..
Chissà se anche tu li ricordi??

Cri Cri Cri

Settembre, Cri Cri Cri
faceva il passero col flauto di Pan assieme alle
prime rondini migrando.
Rideva lei, fuggendo in sella
alla bicicletta.
Oh che visione..
di castità e intatta purezza.
Il libro e le odi di Alceo e Catullo
sapevan la sua parvenza.

Poi; me ti presentarono.
Novembre alla sortita in ricreazione
sordina lei camminava con di sottofondo satiri
che facean nel core canzone;
poca a questo virgulto data fu L’attenzione..
“Lara mi chiamo”!
Oh, Zivago me venne in mente
e ci lasciammo senza un nulla; tristemente.
Sbirciarti sempre me fu un diletto nel mattino d’ora tarda.
Amore mio come son svaniti quei passeggeri momenti assieme alle nostre giovinezze.
Chissà la vita di quel passero quanto fugace fu..

Carlo Tracco

segnalata da Carlo Tracco sabato 13 maggio 2017

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categoria: poesie

ricordi

una notte a pensarti
una notte a sognarti.
notte di dolore
notte senza rancore.
il pensiero mi fa male ma nn importa
anke se la notte nn è corta.
ricirdi...ricordi gioiosi
ricordi dolorosi.
tt sn serviti
anke se ormai sn finiti.
ora vorrei kiamarti
ma posso solo pensarti.
nn risponderesti
e star male mi faresti.
rivoglio il ragazzo silenzioso
ke sembra sempre pensieroso.
voglio tornare
la ragazza ke via ha fatto andare...
avanti voglio andare
ma il pensiero indietro mi fa tornare.
tu forse x me niente hai provato
io invece ti ho sempre amato!
di nascosto ti ho amato
segretamente ti ho sognato
allegramente te l'ho comunicato
tristemente l'hai dimenticato.
purtroppo ora pox solo sperare
ke tu possa tornare.
nn accadrà
e l'amore piu nn proverà
nn posso costringerti ad amarmi
xk nn potresti piu ricambiarmi.
allora basta pensare
alla serata in riva al mare
basta pensare alla mattinata
d'amore ricambiata.
basta pensare al pomeriggo incantato
in cui mi hai amato.
c'è un alba e un tramonto
ma io nn lo sopporto...
l'amore mi fa soffrire
e il dolore capire
ke mi sn solo illusa
x un ragazzo ke mi ha fatto vivere in luce soffusa
e cm si dice cn amore
si prova tanto dolore.
10 anni insieme abbiamo passato
ma ora il sogno mio hai cancellato
ora finalmente ho capito...
e lui resta solo un ricordo scolpito.

io

segnalata da uccetta91 domenica 11 novembre 2007

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categoria: Poesie

Per te...

Tu
tu sola
Mi hai insegnato il significato del mondo visibile
Quando mi fa restare stupefatto
e dentro di me una voce sussurra “Che bello”
e qualcosa di grande entra nel mio animo.

Oh, per tutta la vita
Vissi ignaro della causa
Troppe volte in ammirazione
Dinanzi ad un paesaggio
A un monumento
Ad una piazza
A una rupe
A un viottolo
Ad un deserto
Senza capire il segreto.

Ma ora
Ora
il segreto si è svelato: l’Amore.
I boschi
Le pianure
I fiumi
Le montagne
I mari
Le valli
Le stelle
Di più, di più
Le città
I palazzi
Le pietre
Il cielo
I tramonti
Di più, di più
Le tempeste
La neve
La notte
Il vento
Di più
Il mare
È tutto abbracciato da un presentimento
D’Amore
Il tuo Amore
Presentimento di te.

Dovunque il pensiero di te
Gioca a nascondino.
Mi sovviene la finestra solitaria illuminata
Nella sera d’inverno
E tu ci sei
Ricordo la spiaggia sotto le rocce bianche
E tu ci sei
Ripenso ai caminetti accesi
E tu ci sei
Mi culla il barlume dell’alba
E tu ci sei
Mi rapisce il volo degli uccelli
E tu ci sei
Guardo il debole splendore
Delle montagne solitarie
E tu ci sei.
Mi perdo nel giro immenso
Delle onde sulla sabbia
Sulle conchiglie
E tu ci sei.

Vorrei abbracciarti.

MareVento - tratto da ...il mio cuore...

segnalata da MareVento lunedì 29 dicembre 2003

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categoria: Poesie

Amico

Nella piccola stazione
in un freddo mattino d'inverno
sei arrivato assonnato
puntuale
al tuo appuntamento
con un destino segnato.
Su quel treno lasciavi
quello che eri stato
un passato di figlio
di amico
di fratello tanto amato
l'entusiasmo dei tuoi diciotto anni
i tuoi sogni spezzati
la gioia di vivere
i sorrisi donati.
Giorni speciali passati
tra i monti
legami profondi vissuti
tra albe e tramonti
un'avventura stupenda
un'impresa del cuore
nel silenzio delle cime
hai trovato il Signore.
La lampada tenevi
su quel sentiero inevato
nella flebile luce
una compagna vedevi.
La tua strada in un attimo
ha cambiato direzione
in un soffio
la vita ti ha abbandonato
dal monte al cielo
il tuo passo in un volo
si è trasformato.
Sulle ali di un'aquila
hai incominciato a volare
sopra i monti
sopra il bianco manto
tra le nuvole dense di neve
libero
sei rinato.
Hai lasciato il tuo ricordo
lassù
dove lo sguardo si perde nell'infinito
e lo spirito trema
per tanta bellezza
dove regna una pace estrema.
Ritornano i tuoi amici
a rincontrarti
alzano gli occhi al cielo
e ti vedono sorridere
felice.
Continuano il cammino
della vita
e tu spieghi le tue ali
sui loro passi
perchè la vostra amicizia non è finita
i sentimenti non cambiano strada
rimangono
e tu ci sei in fondo al loro cuore
li accompagni quando affrontano la salita
con la forza dell'amore.

Neris

segnalata da Neris giovedì 15 novembre 2012

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categoria: Poesie

Dimenticare per ricordare

è una canzone invantata da me senza obbligatorie rime.( ho 12 anni)

Un bacio ormai dimenticato,
l'alba di un tramonto già iniziata,
sepolta dalla delusione, tristezza e malinconia,
mi maschero per non farmi riconoscere, da te.
Anche se ormai ho un volto scuro, pieno di lacrime.

Ed io ,io con un sorriso defunto. Ohohoh.

Come ti puoi dimenticare di NOI.
Come puoi dimenticarti di quell'EMOZIONE.

Scommetto che ti ricordi quell'abbraccio d' addio.
scommetto ti ricordi i tuoi pensieri,
ma non di ME .

ORA TI FARO' RICORDARE:

c'era il tramonto,il sole rosso baciava le colline.
Una dolce aria attraversava le chiese di campagna,

così dolce che faceva ondeggiare gli aquiloni... SI', i nostri SOGNI.

Poi arrivi tu tutto ben vestito che interrompi i miei pensieri,
ma felice di vederti.

COME TI PUOI DIMENTICARE DI NOI,
COME PUOI DIMENTICARTI DI QUELL'EMOZIONE!

Il tuo sorriso dolce che filtrava nel mio cuore
come i raggi del sole sotto forma d' elettricità.

Ti siedi accanto a me e mi guardi fissa e tu dissi di vedere cielo e amore nei miei occhi.

E poi arrivo' quel momento!
Un bacio lungo che trasmise sentimento appassionato.

ma dopo te ne vai senza dirmi niente, dicendomi tutto
solo un abbraccio d'addio mi hai dato!

Mi offesi in quel modo,
pensavo ci potesse essere un futurooooo

COME TI PUOI DIMENTICARE DI NOI
COME PUOI DIMENTICARTI DI QUELL' EMOZIONE

A un tratto vidi cadere quegli aquiloni,
il cielo scuro divento'.

Me ne tornai a casa, tormentata ancora dal tuo acceso amore.
Ma il tutto si spense subito, come una lampadina fulminata.

Andai letto peruasa dalla depressione!

COME TI PUOI DIMENTICARE DI NOI
COME PUOI DIMENTICARTI DI QUELL'MOZIONE

In questo momento il sole è sorto,
e un nuovo giorno devo affrontare,
ma questa volta SENZA DI TEEE!

Ma tanto che tornerai de me presto!
APETTAAAAAA...

TI VEDO CORRERE VERSO DI MEEEEE!!
Ora è il mio sorriso che filtra nel tuo cuore !!!!!

Ti apro la porta ,mi parli un po',
e poi MI BACI COME SE FOSSE LA PRIMA VOOLTAAAA

yeeeahh

<<passiamo una giornata insieme,come coppia?>> tu mi chiedi.
<<si ,certo>> risposi con sicurezza.

tu mi dici subito << bene ho un'anello da darti stasera>>.

Ora ti ricordi tutto, finalmenteeeee!

F:M:L.

segnalata da F:M:L. sabato 3 marzo 2012

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categoria: poesie

PICCOLO RACCONTO DI VITA!

c'era un uomo
nel profondo della foresta ...
insensibile alla vita intorno a lui
non sentiva il canto degli uccelli
gli ululati dei lupi
o il scampering delle creature
in cerca di cibo.
con l'angelo della morte
in bilico su molte famiglie e
gli amici era solo esistente ...
respirava aria ed espirava tristezza.
Mentre camminava su uno stagno
chiaro tra gli alberi, lui ha visto
una riflessione di luce della luna
di una figura e non gli piaceva
quello che i suoi occhi videro.
perchè quella figura era lui stesso.
l'età avanzava sul suo volto con
la stanchezza nei suoi occhi.
era solo e non c'era gioia sulla sua faccia.
era di fronte alla consapevolezza che
stava frequentando più funerali che matrimoni. spesso un pallbearer e mai un groomsman.
i capelli erano bianchi e l'aura era grigio.
questo uomo non trovava
il sentiero della luce
lui era sfinito e disperato
chiese a Dio di illuminare
la sua buia strada.
l'alba arrivò e l'uomo ascoltò
il canto degli uccelli
mentre la brezza fresca del mattino
sibilava tra le foglie degli alberi
e un sentiero divenne chiaro,
l'uomo guardò intorno a se
e si accorse che il mondo era bello
e andava avanti,
c'erano molte persone che
avevano bisogno di aiuto,
e lui decise di aiutarli
così decise di prendersi cura degli altri,
fare nuove amicizie
desiderava cacciare
la tristezza dalla sua vita,
godere un percoso tra la gente.
Ma ancora ascoltò
le voci dalla foresta,
il suo cuore si aprì,
e come un miracolo
trovò l'amore!
adesso sorride è sOpraffatto
dalla bellezza che lo circonda,
promettendo a se stesso di
essere la persona che vuole essere
e di salvaguardare la passione
per la vita,
finalmente ritrovata.

daniela cesta

segnalata da Daniela cesta mercoledì 12 settembre 2012

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categoria: Poesie

Vorrei amarti cosi

Donna, completa,
mela carnale , d’antico desiderio,
peccaminoso.

Ahi, amarti è un sublime viaggio,
con acqua e con stelle,
tra brusche tempeste,
di lenzuola, dai nostri sudori
intrecciati e inumiditi.

Amarti, sarà come un combattimento
d’intensi lampi delle nostre anime,
infuocate, i tuoni, gemiti gentili,
in nostre gole
d’ aria soffocata,
e due corpi
da un solo miele sconfitti.

Bacio dopo bacio,
ripercorro il tuo corpo,
come penitenza lussuriosa,
ritrovandomi nel tuo essere
donna e madre.

I tuoi margini,
i tuoi fiumi,
i tuoi deliziosi villaggi,
minuscoli, di vene e carne,
giù per le gambe,
ad accarezzar le caviglie
tue.

Corre, il peccaminoso
desiderio d’amarti cosi,
piccantemente mia,
corre per i sottili
cammini del sangue,
fino ad essere
e non essere,
che un sol lampo
di passione.
L'azzurro dell'amore

L’alba d’azzurro
arse il cielo,
le rugiade, come colonie
profumarono
i fiori, d’intenso
amore.
Vieni a toccare
il fuoco dell’azzurro istantaneo,
afferra la chiave dell’universo,
prendimi per mano,
e tuffiamoci nell’infinito,
e lasciamo che i suoi petali
si consumino,
di noi.
Altro non vè qui,
che spazio aperto,
di libere virtù,
e tra tanti
azzurri celesti sommersi,
si perdono i nostri occhi,
indovinando i poteri dell’aria,
trasportandoci nell’oblio azzurro.

Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie

segnalata da wolf23 lunedì 21 marzo 2011

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categoria: Poesie

Semplicemente "Amore"

Amore che...
rifletti appena alzato
a piedi nudi e
l'aria un pò sconvolta;
Amore che...
alla sera abbassi gli occhi
consapevole che ami e sei riamato;
Amore che...
abbracci col pensiero
mondi lontani che mai potrai vedere;
Amore che...
rifletti un pò severo
sulla tua vita a volte molto strana,
corrughi la tua fronte e.......d'improvviso
ti senti perso negli occhi e nel mio viso;
Amore che...
ti lasci abbindolare
da pensieri cupi
che straziano la mente;
Amore che...
rispetti la mia vita
e credi nelle mie pochissime virtù;
Amore....
ti ho mai detto seriamente
che ti voglio bene?
Con gli occhi forse
ma mai con le parole,
perchè il difficile è trasmettere
con certe frasi l'intensità
di un'emozione grande....
come l'oceano in mezzo ai continenti
come lo spazio di un cielo trasparente;
Amore sai!
Per noi non è finita.
Ricominciare è dolce perchè il cuore
non è un fardello che pesa come un sasso,
ma è un muscolo che pulsa ogni secondo,
e poi....
se tu lo sai ascoltare...
imparerai, nuovamente ad amare.
Amore che......
rifletti appena alzato
a piedi nudi e l'aria un pò sconvolta,
ti volgio regalare questa volta
l'alba del mio.......ricominciar.

Laura

segnalata da Laura martedì 17 maggio 2011

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categoria: Poesie

Amanti Noi

Amanti Noi

Lene il suo giuncare
la mia pelle
con le sue trepidazioni
come drappi di luce d'estasi
sparsi dappertutto su di me
a tinteggiarmi d'ambra,
oro pregiato per i suoi occhi
all'imbrunire della sera!
E una florida carezza madreperlacea
su cui adagiare il suo cuore
accanto al mio
cinse l'incanto che
il tempo sprigionava
senza una clessidra
a suggerirci una fine!
Flamine era l'immensità
della voce del suo sguardo
quando mi parlava
a suon di liuto al chiarore
delle stelle nascenti nell'indaco
di quel turbamento
che desiderava agghindarmi
di sol di porpora
e coralli da accostare
tra i petali di rose e i diamanti con cui adularmi
in quei suoi baci d'amore, brillantini sulle mie labbra timide nella bramosia!
Ove far scivolare
ogni desiderio
delicato quanto profondo
in fondo alla mia anima
come gocce di glicine
in grappoli penduli
ad addolcire i miei occhi,
per dissetare i miei sensi rapiti dal suo culto imperante!
E come farfalle bianche
che si librano in ogni direzione nel mio essere
ammaliato in quell'incontro
sublime in piena di letizia
e di sussulti in quei sussurri
luminosi e incandescenti
vibravo armoniosamente, mentre pervadevano
nelle nostre sensazioni
e nelle nostre parole
quelle non dette,
ma dettate dalle nostre mani
intrecciate pronte
per accogliere e allacciare
un unico abbraccio eterno
ove fermare il tempo,
il dolce sentire
delle nostre pelli,
I nostri corpi recitare poemi
intrisi di passione
nella danza della dolce voluttà!
Amanti noi...
In una notte già vissuta,
cadde una stella,
sotto lo sguardo pallido
della luna piena di miele,
un desiderio in
un unico destino,
nasce l'amore etereo nell'eterna atmosfera!
E quella fresca folata
di venticello che disegnava
le nostre pelli scoperte
senza arrossire al pudore,
adagiate sulla calda
terra della natura
sotto le folte chiome
degli antichi ulivi,
mi spogliava dai
miei ultimi petali multicolori
di quei fiori che coltivavi
unicamente per me,
affinché il tuo calore d'amore
mi coprisse il cuore
fin quando l'alba
non ci guardasse
sorpresa coi suoi
primi raggi di sole
alla luce di questo mondo
non giudicandoci
amanti segreti di un ardore,
che si consuma
con l'eccitazione
di una piccola eternità
in un momento fra tanti
che decanta
passione al firmamento,
ma semplicemente chiamandoci urlandoci,
Amore! E non...
Amanti noi
in questo nostro amore,
un amore che vive e
che ama solo per amore!

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra lunedì 15 novembre 2021

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categoria: Poesie

Diletto Antico Destino

Diletto Antico Destino

Nelle intime roventi spirali
di lingue infuocate che avviluppano
il cuore non straniero ai suoi effluvi,
una accattivante tormenta,
arteficia alle mie estremità
passi di cadenza al ritmo d'amore
nei travolgenti abissi
dianzi inesplorati.
Come errante angelo
tra sfere di cieli in ascesa, volo,
verso questa antica inclinazione,
che battere il cuor mi fa,
e come torrenziale pioggia,
mi scaglia, mille volte ancor
come anatema sugli scogli
della mia ostinazione,
che ancor morir mi fa!
Il viso mio disorientato,
si perde, nei tuoi bagliori,
rivelando l'anima,
spoglia a festa e mestizia!
Oh mio destino, diletto amor mio,
tu, fulgida pura ispirazione,
non vi è alcuna spiegazione
nel dedalo intricato
e travolgente dei nostri palpiti
in pensieri ondeggianti
sulle corde dei nostri sentimenti,
è solo l'amore che ci investe,
senza posa che li arresti!
Placa ora le mie chimere
o mio tutto, o non sopravviverò,
son come un viaggio nell'aldilà,
che incontra l'ignoto anelando
armonia senza sopimento,
trovando solo
e soltanto pura letizia.
Oh mio dramma d'estasi,
io ti bramo, ti respingo,
ti cerco, ti desidero, ancora!
Come canti d'angelo d'argento
suonano i tuoi baci sui veli miei
di seta perlata tra le tue carezze,
risuonano echi della sua venustà,
nei tuoi sensuali manti mulatti,
dal profumo di passione,
sordo per amore tutto per me!
Miraggio che incanta per magia,
il tuo profondo sospiro,
disonesto, mi avvolge,
mi rapisce, mi sconvolge,
mi tormenta, ancora!
Brillantini stellati spruzzati nel blu
è un tuo sorriso dedicato a me,
mi intriga, mi spezza il respiro,
ed io come principiante strega
nella oscura selva,
mi perdo l'animo, sbigottita e pura, dove l'alba sorge
nei giorni di felicità sempre verde!
Melodie sommesse
riecheggiano nei nostri petti,
pronti per esplodere, ancora,
nelle movenze di organza
e petali di rosa,
tra evocatrici fiaccole
di candele profumate
ricoperte di dolci parole,
che come veleno lento
ed efficace,
a farmi morir ancora per te
scivolano in fondo al cuor!
Oh mio diletto, sei unica strada
che conduce sull'apice
del dolce oblio!
Ti cerco, ti voglio, ti amo, mi ostino,
senza età, senza pudore!
Così m'immergo,
immersa nel profondo fuoco
che strugge il cuor,
mi abbandono a te.
Ed io, mi brucio e ardo
come inferno che detesta
amando il suo paradiso,
ancora, e ancora,
e ti amo, ti bramo, ti nego,
ti desidero, ti voglio, ti adoro!
Oh mio diletto e prediletto,
antico immenso,
testardo instancabile,
destino mio consacrato sol per te.

Laura Lapietra ©

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra venerdì 1 marzo 2024

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categoria: Poesie

Diletto Antico Destino

Nelle intime roventi spirali
di lingue infuocate che avviluppano
il cuore non straniero ai suoi effluvi,
una accattivante tormenta,
arteficia alle mie estremità
passi di cadenza al ritmo d'amore
nei travolgenti abissi
dianzi inesplorati.
Come errante angelo
tra sfere di cieli in ascesa, volo,
verso questa antica inclinazione,
che battere il cuor mi fa,
e come torrenziale pioggia,
mi scaglia, mille volte ancor
come anatema sugli scogli
della mia ostinazione,
che ancor morir mi fa!
Il viso mio disorientato,
si perde, nei tuoi bagliori,
rivelando l'anima,
spoglia a festa e mestizia!
Oh mio destino, diletto amor mio,
tu, fulgida pura ispirazione,
non vi è alcuna spiegazione
nel dedalo intricato
e travolgente dei nostri palpiti
in pensieri ondeggianti
sulle corde dei nostri sentimenti,
è solo l'amore che ci investe,
senza posa che li arresti!
Placa ora le mie chimere
o mio tutto, o non sopravviverò,
son come un viaggio nell'aldilà,
che incontra l'ignoto anelando
armonia senza sopimento,
trovando solo
e soltanto pura letizia.
Oh mio dramma d'estasi,
io ti bramo, ti respingo,
ti cerco, ti desidero, ancora!
Come canti d'angelo d'argento
suonano i tuoi baci sui veli miei
di seta perlata tra le tue carezze,
risuonano echi della sua venustà,
nei tuoi sensuali manti mulatti,
dal profumo di passione,
sordo per amore tutto per me!
Miraggio che incanta per magia,
il tuo profondo sospiro,
disonesto, mi avvolge,
mi rapisce, mi sconvolge,
mi tormenta, ancora!
Brillantini stellati spruzzati nel blu
è un tuo sorriso dedicato a me,
mi intriga, mi spezza il respiro,
ed io come principiante strega
nella oscura selva,
mi perdo l'animo, sbigottita e pura, dove l'alba sorge
nei giorni di felicità sempre verde!
Melodie sommesse
riecheggiano nei nostri petti,
pronti per esplodere, ancora,
nelle movenze di organza
e petali di rosa,
tra evocatrici fiaccole
di candele profumate
ricoperte di dolci parole,
che come veleno lento
ed efficace,
a farmi morir ancora per te
scivolano in fondo al cuor!
Oh mio diletto, sei unica strada
che conduce sull'apice
del dolce oblio!
Ti cerco, ti voglio, ti amo, mi ostino,
senza età, senza pudore!
Così m'immergo,
immersa nel profondo fuoco
che strugge il cuor,
mi abbandono a te.
Ed io, mi brucio e ardo
come inferno che detesta
amando il suo paradiso,
ancora, e ancora,
e ti amo, ti bramo, ti nego,
ti desidero, ti voglio, ti adoro!
Oh mio diletto e prediletto,
antico immenso,
testardo instancabile,
destino mio consacrato sol per te.

Laura Lapietra

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