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categoria: Aforismi » società

Riflessi

Tutto è impregnato di vita, in tutto palpita vita. E allora perchè non partecipare
a questa grande giostra, perchè abbandonarsi a stupidi isterismi e a neri pessimismi?
Perchè non lasciarsi andare e cogliere i frutti che la vita ci offre? Perchè non
gustarne il sapore e poi quando si ha sete bere alla fonte della vita stessa?
La vita è bella, ergiamoci a gelosi custodi.
Lei così vuole che io scriva, questo vuol sentir dire da me. Ma come potrei dire e
credere in tutto ciò? Prima ci sono altri ostacoli da superare. Prima debbo ritrovare
me stesso sperduto nell'orrenda caverna che sconvolge i cuori e le menti e dove le
tenebre assorbono la vita. Per i padroni di quest'orrenda caverna, l'odio, la lussuria,
l'avidità, l'egoismo, difficile è il giudizio, difficile l'innocenza.
L'unico suono rimbombante fra quelle umane mura è il macabro galoppo col suo sinistro
cavaliere, forieri di morte e distruzione.

(1974)

vincenzo corsaro

segnalata da vincenzo corsaro giovedì 17 maggio 2012

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categoria: Aforismi » stati d`animo » tristezza

Crollo

E' entrata nella mia vita a poco a poco, senza più uscirne, demolendo
speranze e illusioni...causando indicibili sofferenze.
Ma perchè soffrire mentre gli altri sono felici!? che vivo a fare!?
Ormai mi sono arreso, non ho più niente da chiedere alla vita...solo che
mi lasci morire nel mio dolore, lontano da tutto e dimenticato da tutti.
Da dietro i vetri guardo il vento ruggire, portare con sè le foglie, la
polverre, la realtà, la vita!
Come vorrei entrare nel suo vortice, essere trascinato lontano, lontano...
Vorrei che il suo violento turbinare mi squarci il cuore e mi uccida,
che mi sbatta per terra, contro gli alberi, contro i muri;
che mi accechi per non vederla più e non soffrire più; che annienti il
mio cuore e la mia mente per non pensare più a lei; per essere anch'io
un granello di polvere trasportato via dal vento ed essere vento nel vento,
non essere più niente: soltanto nulla...
(1973)

vincenzo corsaro

segnalata da vincenzo corsaro domenica 23 settembre 2012

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categoria: Aforismi

POMERIGGIO DI PIOGGIA

in questo pomeriggio di pioggia
io osservo le grosse goccie d'acqua
dalla mia finestra insieme ai miei gatti,
il temporale è intenso e rumoroso
il vento fischia forte,
e l'acqua scroscia dal cielo impetuoso
mentre l'orologio sul muro fa tic tac...
tranquillo momento di un pomeriggio di estate,
di un tempo incerto e strano,
pensieri,
ricordi
rimpianti
e gioie,
si accavallano nella mente.
nel profondo mio cuore.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta giovedì 18 luglio 2013

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categoria: Aforismi

"La Vita"

che cos'è la Vita?
una ruota che gira,
un cammino che "non" finisce,
un muro da scalare,
una missione impossibile,
un pompelmo da spremere......
un dono,un privilegio,un azzardo,
uno scopo,un emozone,una corsa,
un salto.......
La Vita ha tante metafore
a cui molti cercano,
spesso invano,di trovare un significato....
ma la vita in fondo è quello che è:
un insieme di eventi a cui possiamo credere o meno....in cui noi tutti cerchiamo,quasi per istinto
di prefissare un punto fisso da seguire,
qualsiasi esso sia
affinchè la vita stessa ci appaia sensata.......
per continuare a viverla.

Pietro Lombardi(io)

segnalata da Pietro venerdì 23 febbraio 2007

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categoria: Aforismi » amicizia

gente

Questa gente che non mi conosce,
nemmeno sa chi io sia;
ma sempre gente intorno.

Odiosi paparazzi intorno a me,
sanno tutto ciò che faccio,
tutto del mio piccolo amore.

Andatevene paparazzi,
un giorno mi rivolterò,
e sarò io la paparazza..
e voi sarete messi al muro;
il mio bambino non deve essere l’amore dei paparazzi.

Non stressatemi ancora paparazzi,
anche le cantautrici hanno una vita..
ballo studio,ascolto radio..
poi dall’estetista per i zigomi sciolti.
E questa non è vita..
Persone e solo persone.. come voi paparazzi.

sensible - tratto da xsone

segnalata da Sensible martedì 20 ottobre 2009

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categoria: Aforismi » virtù » saggezza

Ci sono molte pietre lungo il sentiero della nostra vita,
dalla nascita fino alla morte:
pietre su cui inciampiamo…
pietre che bloccano il nostro cammino…
pietre che usiamo
per costruire muri attorno a noi
e soffocare i nostri sogni…
…ma ci sono anche pietre speciali…
Lastricano i pensieri che portano al cuore…
aprono le porte del nostro spirito
e costruiscono porti sicuri per i nostri sogni…
A te che mi hai insegnato a scegliere
le pietre colorate della vita e dei ricordi…
che mi hai insegnato come metterle insieme
in un variopinto arcobaleno…
a te il dono di queste pietre…
che ormai sono tutto ciò che mi rimane
del mio spirito bambino…
assieme ai frammenti del mio cuore
che pur divisi
continuano a battere.

Eugenia de Bella

segnalata da marines venerdì 10 dicembre 2010

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categoria: Aforismi » vita

AMANDO I FIGLI
Figli non voi li crescete, ma essi crescono voi.
Sono essi i vostri educatori, perché attendono che voi siate nel bene prima di imitarvi.
E quando dite: Daremo la vita a un figlio, sapete quale vita state dando? Non la loro, ma la vostra.
E quando dite: I nostri Figli ci tolgono un mucchio di tempo,
domandatevi se tutto quel tempo che vi viene tolto sarebbe impiegato meglio.
Nella loro infanzia ascoltate i vostri Figli, perché sui loro visi è ancora impigliato qualche frammento del sorriso con cui li hanno rivestiti gli angeli.
Nel tenerli per mano, non date loro fretta,
ma camminate al loro passo, perché vogliono guarirvi dal vostro correre.
Non fate ad essi doni, ma donate voi stessi. I doni sono il vostro alibi per non regalare voi a loro.
Consegnatevi nelle loro mani, perché hanno quella saggezza che voi avete perso.
Chiamateli per nome, ed essi chiameranno il bimbo in voi,
quello che da soli non siete riusciti a rianimare,
e lo faranno giocare nel giardino della Vita.
E nella loro adolescenza ascoltate i vostri Figli. Gran parte del muro che in quei giorni spesso vi oppongono non l’hanno costruito coi loro mattoni ma coi vostri.
Non chiedete ad essi cose che già voi non fate. Se siete saggi, vi basterà essere voi stessi.
Voi siete i seminatori dei loro campi, non i raccoglitori delle loro messi.
E la vostra missione consiste nel donare sempre,
anche quando la lama della loro libertà vi taglierà le mani.

Stefano Biavaschi - tratto da Il Profeta del Vento

segnalata da marines lunedì 10 gennaio 2011

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categoria: Aforismi » stati d`animo

COS'E' LA VITA?

COS'E' LA VITA?
- Papà cos'è la vita?
- La vita è.......ma infondo è così difficile descrivere la vita.
- Provaci Papà.....
- Vedi la vita è un cammino, un percorso, una rotta, una strada più o meno grande...più o meno lunga e intorno a questa strada ci sono molti viottoli. C'è chi non cambia mai rotta e continua a camminare per la grande strada e c'è chi invece imbocca i piccoli viottoli.
- Perchè papà?
- Perchè la grande strada è più comoda è come un'abitune.... una consu...etudine.... una sicurezza, mentre i viottoli sono tortuosi...è difficile percorrerli e bisogna fare molta attenzione. Laggiù la vegetazione è sempre folta ...l'uomo si potrebbe anche perdere o farsi del male.
- Come quel giorno che sono caduto dalla mia bici e mamma mi ha messo un cerotto sul ginocchio e così il sangue ha smesso di uscire e il dolore è passato?
- Proprio così! Ma tu...cos' hai imparato?
- Papà ....ho imparato che in bici bisogna andarci con tutte e due le mani.
- Già!
- Imboccare la strada grande è come andare a scuola e studiare la matematica anche quando non piace, perchè prima o poi ti potrebbe servire.
- Grande Pà.....Me lo dice sempre anche la prof...ma non credo di poter crescere studiano solo la matematica.
- Vedi alla fine della grande strada e dei piccoli viottoli c'è sempre un muretto che ogni essere vivente inevitabilmente, prima o poi, dovrà saltare per andare oltre.
- Cosa c'è papà dietro quel muro?
- Non sono sicuro....ma credo ci sia un'altra vita dove nessuno si può fare del male.
- Papà...nell'altra vita bisogna studiare anche la matematica?
- Ah..ah..ah!!! No, credo proprio di no.
- Sai papà credo di aver capito cos'è la vita..........la vita è una corsa ad ostacoli.
- Proprio così', amore mio.....la vita infondo è una corsa ad ostacoli.

Lauretta

segnalata da LaurA domenica 10 giugno 2012

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categoria: Aforismi » ricordo

La voce del cuore

La solitudine è in agguato
la lontananza è pericolo
la malinconia si insinua
strisciando
negli animi più indifesi
per poi svanire
nello spazio infinito.
Una voce,un ricordo,
un profumo,un gesto,
uno sguardo,una lacrima,
sincera sempre....
Fuggire lontano,da quelle parti
ci sono posti che soffocano il cuore,
ci sono ricordi che riesumano antiche memorie,
c'è una strada,un muro,una casa antichissima,
una malinconia infinita.
Ci sono gradini,porte,vetri con nomi
e poi questo tormento
questo risentire ovunque
il cuore che batte.

Antonella Tommasone

segnalata da Roberto Ciminera domenica 14 luglio 2013

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categoria: Aforismi » amore

A lui..

E incominci a domandarti se per caso quel morso allo stomaco quando lo vedi e le mille farfalle che volano,impazzite, dentro la tua pancia, siano solo un impressione o siano dei sentimenti importanti.
Arrivi davanti scuola,sono circa le otto, sei felice.
Ti accendi una sigaretta e pensi che non vedi l’ora che arrivi,incominci a chiacchierare per ingannare in tempo.
Eccolo, in sella al suo motorino, a un certo punto il cielo si oscura, un fulmine t colpisce il cuore,il suo battito comincia ad aumentare,ed il suo rumore t sembra assordante.
Stringi gli occhi violentemente sperando che LEI oggi non ci sia e che te LA sia immaginata.
Li riapri.
Stessa scena di ogni mattina.
Loro sono li davanti a te,scendono dal motorino,lui e la sua ragazza,si baciano,sembrano felici…
Volgi lo sguardo altrove,almeno ci provi.
Oggi fa più male del solito.
Impaurita,da quel nuovo e grande sentimento, sali le scale ed entri velocemente in classe,non vuoi vederli.
Ti senti morire,vorresti scappare da quelle quattro mura,vorresti che non fossero mai venuti a scuola.
I loro occhi così felici non lasciano la tua mente che pian piano si fa labile.
Evadi velocemente da quei dolorosi pensieri,da quelle strenuanti immagini.
Il tuo pensiero vola solo verso lui,la sola cosa che per te è importante ora.
Sorridi.
Pensando a voi due,ai vostri baci; i tuoi occhi tornano a brillare.
Vorresti,finita la lezione,uscire e andargli incontro, guardarlo negli occhi e baciarlo…davanti a tutti,saperlo solo tuo.
Abbassi lo sguardo……devi dargli tempo………un tempo che a te sembra interminabile e estremamente doloroso.
Lo aspetterai, ma non per sempre, anche la tua dignità esiste,sei combattuta.
Ora puoi attendere il vostro magico momento in cui il mondo si fermerà, vi invidierà.
Ora più serena,più vulnerabile,sperando, chiudi gli occhi,una lacrima scende lungo la tua guancia, riapri gli occhi e creando un nuovo sorriso sulle tue labbra torni ad ascoltare la lezione….

...:::io:::... - tratto da i miei pensieri

segnalata da cilla domenica 27 novembre 2005

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categoria: aforismi » amicizia

Un uomo camminava per una strada con il suo cane. Si godeva il paesaggio, quando ad un tratto si rese conto di essere morto. Si ricordò di quando stava morendo e che il cane che gli camminava al fianco era morto da anni. Si chiese dove li portava quella strada.
Dopo un poco giunsero a un alto muro bianco che costeggiava la strada e che sembrava di marmo. In cima a una collina s'interrompeva in un alto arco che brillava alla luce del sole. Quando vi fu davanti, vide che l'arco era chiuso da un cancello che sembrava di madreperla e che la strada che portava al cancello sembrava di oro puro. Con il cane s'incamminò verso il cancello, dove a un lato c'era un uomo seduto a una scrivania.
Arrivato davanti a lui, gli chiese:
- Scusi, dove siamo?
- Questo è il Paradiso, signore, - rispose l'uomo.
- Wow! E non si potrebbe avere un po' d'acqua?
- Certo, signore. Entri pure, dentro ho dell'acqua ghiacciata.
L'uomo fece un gesto e il cancello si aprì.
- Non può entrare anche il mio amico? - disse il viaggiatore indicando il suo cane.
- Mi spiace, signore, ma gli animali non li accettiamo.
L'uomo pensò un istante, poi fece dietro front e tornò in strada con il suo cane.
Dopo un'altra lunga camminata, giunse in cima a un'altra collina in una strada sporca che portava all'ingresso di una fattoria, un cancello che sembrava non essere mai stato chiuso. Non c'erano recinzioni di sorta.
Avvicinandosi all'ingresso, vide un uomo che leggeva un libro seduto contro un albero.
- Mi scusi, - chiese. - Non avrebbe un po' d'acqua?
- Sì, certo. Laggiù c'è una pompa, entri pure.
- E il mio amico qui? - disse lui, indicando il cane.
- Vicino alla pompa dovrebbe esserci una ciotola.
Attraversarono l'ingresso ed effettivamente poco più in là c'era un'antiquata pompa a mano, con a fianco una ciotola. Il viaggiatore riempì la ciotola e diede una lunga sorsata, poi la offrì al cane. Continuarono così finché non furono sazi, poi tornarono dall'uomo seduto all'albero.
- Come si chiama questo posto? - chiese il viaggiatore.
- Questo è il Paradiso.
- Beh, non è chiaro. Laggiù in fondo alla strada uno mi ha detto che era quello, il Paradiso.
- Ah, vuol dire quel posto con la strada d'oro e la cancellata di madreperla? No, quello è l'Inferno.
- E non vi secca che usino il vostro nome?
- No, ci fa comodo che selezionino quelli che per convenienza lasciano perdere i loro migliori amici.

segnalata da v1ndy martedì 27 maggio 2008

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categoria: Aforismi » vita

È proprio nel momento in cui ti ritrovi seduto im mezzo al niente
a fissare le tue mani vuote che i dubbi ti assalgono.
Centinaia, migliaia di dubbi tutti assieme...
Chi sei adesso che non hai più niente?
Adesso che hai perso ogni certezza, persino la certezza di quello che eri?
Dove vai adesso che tutt'intorno è solo deserto?
Adesso che sei solo e non c'è più nessuno ad indicarti la via da imboccare?
Come riprendere il presente, costruire il futuro se hai perso il tuo passato?
Ti alzerai e sbaglierai mille volte prima di trovare la tua strada.
Entrerai in mille vicoli ciechi che non portano da nessuna parte prima di trovare un'uscita.
Sbatterai la testa contro il muro.
La fascerai... la risbatterai... la rifascerai e la risbatterai ancora.
Perderai sangue, arti, energia, amori, amicizie.
Perderai tempo.
Perderai vita...
Urlerai incazzato tra migliaia di persone.
Toccandole ti renderai conto che sono sagome di cartone.
Ti sentirai schifato e umiliato dallo stesso Dio
e alla fine distrutto, sfinito, esausto tornerai al punto di partenza.
Seduto in mezzo al niente a fissare le tue mani vuote.
Non avrai più il coraggio di muovere un sol dito per timore di sbagliare ancora.
Passeranno gli anni prima di capire e di accettare che la vita non è la stessa per tutti ma al contrario, per alcuni non è per niente facile. E non sempre si ha il pieno controllo delle proprie scelte...
Passeranno gli anni prima di capire che è inutile chiedersi "Perchè proprio a me?!", nessuno sprecherà il suo tempo a risponderti... E passeranno gli anni prima di capire che la vita può essere peggio di qualsiasi film drammatico... perché è reale.
Quando capirai e accetterai che tutto questo è vita,è realtà
allora partirai alla grande!

dino di girolamo

segnalata da DINO. DI GIROLAMO venerdì 6 maggio 2011

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categoria: Aforismi » vita

E IO MI SONO GUARDATA DENTRO HO TROVATO LA DONNA FORTE E CONTINUO A VIVERE.
CONTINUO A SORRIDERE, CONTINUO A PARLARE AL VENTO, CONTINUO A DARE CONSIGLI.
MA NESSUNO ASCOLTA, CERTE VOLTE PENSO DI ESSERE TRASPARENTE. LORO MI GUARDA-
NO MA SEMBRANO GUARDARE OLTRE. DAVVERO CERTE VOLTE MI SEMBRA DI SBATTERE
CONTRO UN MURO, DAVVERO MI SEMBRA CHE LA VITA SIA TUTTA SPINE. MA IO NON MI
ARRENDO E VADO AVANTI, MAGARI QUALCHE VOLTA DO’ FASTIDIO, LO SO E LO SENTO, MA
IO SONO UNA PERSONA LEALE DICO SEMPRE QUEL CHE PENSO, SO CHE PUO’ DISPIACERE,
MA PREFERISCO ESSERE SINCERA PIUTTOSTO CHE IPOCRITA. IN QUESTI GIORNI A MILANO,
MI OCCUPO DEI BIMBI. IL GRANDICELLO VA GIA’ ALLA SCUOLA MATERNA, IL PICCOLO A CA-
SA CON ME E LA NUOVA TATA. IL GRANDE E’ PROPRIO UN OMETTO E COME UN PICCOLO
UOMO HA LE SUE PREOCCUPAZIONI. SOFFRE MOLTO PER IL BABBO CHE MANCA PER TANTI
GIORNI, PER LA MAMMA CHE STA A LAVORO TUTTO IL GIORNO. LA SERA E’ STANCO E NER-
VOSO, HA DEGLI SCATTI, FA DISCORSI DA ADULTO. IO CERCO DI CALMARLO, LUI MI ASCOLTA
MA POI CERCA LA TATA. MENO MALE CHE SI E’ AFFEZIONATO SUBITO, E’ GIOVANE, CARINA
E CI SA FARE. VOI MI CHIEDERETE CERCA LA TATA E NON LA NONNA? SI CERCANO LA TATA
E NON ME: SANNO CHE FRA DUE SETTIMANE LI LASCERO’, CERCANO LA CERTEZZA, LA SICU-
REZZA. PER QUESTO MI SENTO TRISTE SAPERE CHE COSI’ PICCOLI SI DEBBA PATIRE LA MAN-
CANZA DEI GENITORI. MA I TEMPI SONO QUEL CHE SONO, IL LAVORO QUANDO C’E’ BISOGNA
GUARDARSELO. TANTO QUANDO SI LIBERA UN POSTO CI SONO MIGLIAIA CHE ASPETTANO.
HO CAPITO PERCHE’ AL NORD SI TROVA LAVORO: QUI SI FA PRESTO A LICENZIARE ANCHE
PER UNA CRETINATA, TANTO HANNO SUBITO IL RICAMBIO, LO SPREMONO E DOPO SI RICO-
MINCIA. PER CUI CHI HA UN BUON LAVORO CERCA DI TENERSELO E CERCA DI NON MANCARE
MAI ANZI DI LAVORARE DI PIU’. E I BIMBI ASPETTANO. LA VITA E’ DAVVERO UN GIARDINO
DI SPINE, LE ROSE SONO STATE RACCOLTE E LE SPINE SONO RIMASTE. IL MIO GIARDINO DI
SPINE NE HA AVUTE TANTE MA, I TEMPI ERANO DIVERSI, DI FIORI NE HO POTUTI RACCO-
GLIERE MOLTI.

segnalata da marines sabato 5 novembre 2011

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categoria: Aforismi

IL NOSTRO SPIRITO LIBERO

RIFLESSIONE DAL CIELO
GUARDANDO LA TERRA
nessuno può togliere a me
la mia libertà!
ognuno di noi è uno spirito libero,
io seguo i venti che soffiano leggeri
e penetrano nello spirito
la terra è stata creata fantastica e libera,
è stato l'uomo a creare i muri,
confini, struggente follia di questa umanità,
il rispetto no si ottiene con la forza
ma solo l'amore può ottenere il rispetto,
la dignità di ogni persona deve
essere rispettata per tutta la vita
fino alla morte e oltre.
Ogni popolo di questa terra
ha diritto al lavoro,
la casa e cibo da mangiare,
ogni persona di questo mondo
ha diritto di vivere dignitosamente
e di amare il proprio Dio.
nessun bambino di questo mondo
ha il dovere di piangere
perchè a fame!
I bambini sono la luce del mondo
e fino a quando ci saranno
bambini che moriranno di fame
su questa terra.
la civiltà non riuscirà ad andare avanti.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta domenica 12 maggio 2013

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categoria: Aforismi » stati d`animo

1 Mi chiedo perchè

Tormentato da mille patemi d’animo, con il sangue acido,
mi alzo dal letto sudato fradicio.
Rimurgino sopra ogni singolo problema
e anche se la mano trema scrivo questo tema.
Vorrei sapere qual e’ il prezzo da pagare,
quanto ancora ci vuole per ottenere un posto al sole.
Come Don Quichotte mi avvento contro i mulini a vento,
ho acceso un fuoco, ma subito dopo l’hanno spento.
Mi chiedo perché? Mi e’ tutto contro.
Perché? Butto giù un muro e subito ne trovo un altro.
Stufo di vedermi passare di fronte gente che non merita
con il loro rap della domenica.
Tutto resta un rompicapo senza soluzione
ma combatto per accaparrarmi la mia posizione.
Stanco di non essere premiato,
sentendomi rispondere: ritenta sarai piu’ fortunato.
Mi chiedo perche’? Do anima e corpo ma tutto gira storto.
Perche’? Non c’e’ giustizia in questo mondo
Perche’? Rimango a peso morto dopo aver dato tutto quel che posso
senza che nulla sia successo.
La testa pesa come i miei pensieri, mi ritrovo curvo sopra un foglio
con la faccia nelle mani;
a corto di entusiasmo manca la forza per concludere il percorso
devo affrettare il passo.
Il campo e’ minato, sapessi quante volte mi sarei fermato
eppure non ho mai mollato (mai).
La mia volontà va al di là del pessimismo,
non so se il mio organismo reggerà ancora per molto questo ritmo.
Autolesionista, masochista, non riesco a stare dentro al coro,
cerco un futuro da solista;
so quello che voglio, ho tutto il necessario,
ho il pane … ma non ho i denti per mangiarlo.
Non ottengo in proporzione malgrado dedizione e impegno
la fortuna bacia chi non ne ha bisogno.
Tutto va al contrario ed e’ difficile,
di colpo un amico intimo diventa estraneo, sembra impossibile.

segnalata da marines lunedì 10 gennaio 2011


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