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COLLELONGO

Collelongo, la Marsica in un fiore,
dove la storia tesse il suo calore.
Antiche pietre, strade strette e belle,
racconti incisi sotto il cielo e le stelle.
?Natura che abbraccia, verde che si espande,
con il Parco che le sue braccia stende.
Sentieri che chiamano, aria pura e fina,
un respiro di pace ogni mattina.
?E a gennaio, quando il freddo fa il suo giro,
Sant'Antonio accende il grande giro.
I falò che brillano, fumo che si alza,
la fede di un popolo che non si smorza.
?Una comunità che il passato non scorda,
e il presente con le sue radici accorda.
Collelongo, un pensiero che non muore,
nel cuore di chi ha saputo darle amore.

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SAN CESIDIO

San Cesidio, grande santo,
incanto antico, la tua fama è infinita,
amato da Dio, la tua luce illumina ogni gente.
?Nel cuore di Trasacco, amato e vezzeggiato dal suo popolo,
splendi, stella di fede,
mentre il tempo scorre e la speranza si perpetua.
?Ricordi il grande lago ai tuoi piedi?
Un'eco d'acqua, un'immagine serena,
mentre il tuo sguardo abbraccia la terra,
testimone di fede e di vita.
?E in questo tuo silenzio di secoli,
ogni preghiera è un ponte tra tra cielo e terra,
perché la tua grazia non è solo un ricordo,
ma un dono che ancora oggi splende in chi ti ama.
?La tua storia, un sussurro di cieli,
e il tuo nome, un faro che che guida,
restano nel cuore di chi ti cerca,
un abbraccio di pace che non ha fine.

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IL LACCIO DI SAN CESIDIO

Un laccio di fede, un filo sottile,
che lega il passato a un giorno d'aprile.
Non più distribuito, ma il cuore lo sente,
un segno d'amore, eterno e presente.
?Quel laccio, un tempo, legava le mani,
proteggeva i cuori e i nostri domani.
Oggi è un ricordo, un'eco lontana,
una benedizione che ancora ci ama.
?E se la tradizione si è un po' persa,
la fede nel cuore non è sommersa.
San Cesidio veglia, con l'animo santo,
sul laccio invisibile che stringe il suo pianto

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I TRE SANTI

Villavallelonga, nel mese di settembre,
un'eco di fede non si spegne.
Leucio, Nicola e Rocco, a voi la preghiera,
che ogni anno rinnoviamo, vera.
?San Leucio, il primo a darci la luce,
la sua forza antica in ogni cuore ci conduce.
Vegliate sui campi e sulla nostra gente,
un amore che dura, perennemente.
?San Nicola, con manto di grande bontà,
sulle famiglie e i bambini veglierà.
Doni di speranza, per ogni necessità,
un cuore che dona con generosità.
?San Rocco, il pellegrino che soffre e che prega,
dalla malattia e dal male, la mano ci lega.
Ci hai protetti nei tempi di nera epidemia,
la nostra gratitudine, non è solo una via.
?Tre statue avanzano, per strade e piazze,
un popolo intero si stringe in abbracci.
Il ritmo dei passi, le preghiere che salgono in coro,
siete i nostri patroni, il nostro tesoro

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SAN LEUCIO

San Leucio di Villavallelonga
?Tra valli e monti, dove il vento fischia,
e il freddo d'inverno le rocce gela,
si alza una preghiera, una voce che rischia
di perdersi nel buio, ma che si rivela.
?È la voce del popolo, la fede antica,
che a San Leucio si rivolge con un grido,
chiedendo protezione da ogni fatica,
e un raggio di sole in questo nido.
?Le mani giunte, gli occhi rivolti al cielo,
il cuore che batte forte di speranza,
perché in lui c'è la forza, c'è il velo che protegge la vita, che dà la costanza.
?Così, ogni anno, la festa si rinnova,
la processione porta la sua statua in alto,
e il canto del popolo, come un'onda,
si diffonde nel vento, in ogni lato

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