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In questa categoria oggi sono state inserite 508 poesie.
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L'ABBRACCIO D'AUTUNNO
'autunno circonda ogni cosa, mi avvolge tra colori sgargianti e sensazioni forti.
Le foglie cadono inesorabili dai rami che lentamente si spogliano, offrendo all'aria il loro ultimo, vibrante respiro.
È il silenzio dorato che ora regna sovrano, la quiete che prelude a un sonno profondo.
È la terra rallenta, insegnandomi il valore dell'attesa.
Che cosa è questa pace armoniosa e malinconica che mi abbraccia, se non il sussurro del tempo che scorre?
È l'accettazione del ciclo, la maestosa sinfonia della caduta, dove ogni fine è promessa di un nuovo germoglio.
Sento l'anima alleggerirsi e la mente farsi limpida come l'aria fresca del mattino.
E' qui nel cuore dell'autunno che ritrovo il mio centro.(Danielacesta@copyright)
segnalata da DANIELA CESTA giovedì 4 dicembre 2025
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DELICATEZZA D'AUTUNNO
Foglie che cadono, un manto d'oro e cremisi, seta e ruggine, che accarezza la terra.
Colori che danzano in una tavolozza infinita, dal rame al bordeaux, dal giallo zafferano all'arancio più vivido, dipinti dalla mano di un artista silenzioso.
E la luce lieve, un velo d'ambra che filtra tra i rami spogli, una carezza tiepida che non brucia più, ma riscalda l'anima con la sua tenue promessa.
È un respiro, un sussurro, un addio delicato e splendido.(Danielacesta@copyright)
segnalata da DANIELA CESTA giovedì 4 dicembre 2025
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IL FRUSCIO DELLE FOGLIE IN AUTUNNO
Il fruscio non è un semplice rumore. È la voce stessa dell'autunno, il suo respiro più intimo e riconoscibile. Quando i nostri passi incontrano il tappeto dorato e rugginoso che la natura ha steso per noi, quel suono è una sinfonia antica.
È il canto della memoria, ogni foglia secca che si sgretola sussurra storie di estati passate, di venti leggeri e piogge gentili. È il ritmo della terra che si prepara al riposo, un crepitio leggero che annuncia il silenzio imminente dell'inverno, eppure è pieno di una vitalità fragile.
Questo fruscio è anche un dialogo: tra noi e la natura, tra il presente e il passato. Ci connette a un'esperienza universale, quella di camminare tra i cicli della vita, di sentire il cambiamento non solo intorno a noi, ma sotto i nostri stessi piedi. È un suono che invita alla riflessione, alla lentezza, a godere di ogni singolo passo.
Ed è un suono che si modella: leggero e quasi timido quando le foglie sono ancora umide dalla rugiada, più secco e squillante quando sono perfettamente asciutte e fragili, quasi a rompersi in mille piccoli cristalli sonori.
È la melodia segreta delle passeggiate autunnali, un invito a rallentare, ad ascoltare, a sentire con tutto il corpo la magia discreta di questa stagione.(Danielacesta@copyright)
segnalata da DANIELA CESTA giovedì 4 dicembre 2025
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NOVEMBRE ANIMA DELL'AUTUNNO
Novembre. è il cuore pulsante dello straordinario scenario dell'autunno, il mese che amo con devozione.
La luce del giorno, lesta e quasi timida, si congeda in fretta, scivolando via come un respiro trattenuto. La notte che arriva veloce, avvolge il mondo in un manto di velluto scuro, invitando al raccoglimento.
Per molti, questa rapida discesa nell'ombra è sinonimo di tristezza, un preludio malinconico al freddo. Ma per me... oh, per me, tutto ciò è profondamente soddisfacente. È una quiete che nutre, un abbraccio scuro che non spaventa, ma conforta.
È il momento del silenzio, non vuoto, ma pregno di significato. Un silenzio che diventa preghiera, un ponte sottile e sacro verso coloro che ci hanno preceduto, i nostri defunti, le cui memorie brillano ancora nei nostri cuori.
È la candela accesa sul davanzale della finestra, un piccolo faro tremolante nel buio che avanza. Non è solo luce, ma un simbolo tangibile:
È la memoria che brucia,
È la speranza che non si spegne,
È la connessione invisibile che il tempo non può recidere.
Questo è il mio novembre. Un mese di introspezione, di sacra malinconia, di pace profonda e di amore per ciò che è stato e ciò che continua a vivere dentro di noi. È un inno alla vita stessa, celebrata anche nel suo congedo.(Danielacesta@copyright)
segnalata da DANIELA CESTA giovedì 4 dicembre 2025
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SENTIERO DELLE QUERCE
Nel sentiero di querce in autunno,
muti giganti che sembrano toccare il cielo.
Lì si compie l'essenza,
un rituale antico e senza fretta.
?Le foglie cadono intense,
un sussurro caratteristico,
suono appena percettibile.
Mentre il velo si disfa,
l'aria si fa più viva.
Ed io respiro forte,
influenzando il mio benessere;
un gesto spettacolare e profondo.
L'anima si espande, si rigenera,
qui dove la terra dona il suo riposo.(Danielacesta@coopîright)
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