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Addio Sean
Avrei voluto dirti addio,
piangere sul tuo corpo freddo,
toccarti per l'ultima volta
il tuo musino triste.
Te ne sei andato, così.....
in silenzio.
Nella tua solitudine, hai chinato il capo
a sorella Morte,
stringendoti a sè ti ha portato via.
Tu Sean sei andato con Lei,
voltandoti indietro,
rammaricato, triste per la tua partenza inaspetata
Sean,
ti ho rivisto piccolo,fragile
eri il mio peluche,
il compagno ideale nei momenti bui.
Ora non trovo le parole,
le uniche che conosco sono queste:Addio Sean tu sei e sarai il mio unico amico speciale.
sonja - tratto da il mio amico Sean
segnalata da sonja calogera sabato 19 marzo 2011
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Addio Sean
Avrei voluto dirti addio,
piangere un tuo corpo freddo,
toccarti per l'ultima volta
il tuo musino triste.
Te ne sei andato, così.....
non hai dato fastidio,in silenzio
hai preso la tua vita e sei partito.
Ti ho chiamato,ho cercato
il tuo musino nei miei ricordi.
Ti ho rivisto piccolo,fragile.
Non trovo le parole,
le uniche che conosco sono queste:Addio Sean tu sei e sarai il mio unico amico speciale.
sonja - tratto da il mio amico Sean
segnalata da sonja calogera sabato 19 marzo 2011
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Pazzia....
Pazzia....
è voler amar
con tutto se stesso,
l'essenza di un angelo,
voler stringere forte
il suo amore.
Pazzia...
Poter da lei
esser ricambiati,
tenerle le mani,
assaporle le labbra,
risvegliarsi con lei,
da sogno
in reatà.
Pazzia...
E' sentire le lacrime
del suo amore,
dentro la mia anima
asciugate
da un forte
desiderio
d'amarla ancora.
Pazzia...
Amarla,
seppur ti sfugge,
come un farfalla,
e comunque
attratta,
dal tuo amore,
s'appoggia
ogni tanto sul tuo cuore.
Pazzia...
è sentirla
ancora
essenza
amorosa
eternamente,
dentro di te.
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie
segnalata da wolf23 mercoledì 16 marzo 2011
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L'azzurro dell'amore.
L’alba d’azzurro
arse il cielo,
le rugiade, come colonie
profumarono
i fiori, d’intenso
amore.
Vieni a toccare
il fuoco dell’azzurro istantaneo,
afferra la chiave dell’universo,
prendimi per mano,
e tuffiamoci nell’infinito,
e lasciamo che i suoi petali
si consumino,
di noi.
Altro non vè qui,
che spazio aperto,
di libere virtù,
e tra tanti
azzurri celesti sommersi,
si perdono i nostri occhi,
indovinando i poteri dell’aria,
trasportandoci nell’oblio azzurro.
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie
segnalata da wolf23 mercoledì 16 marzo 2011
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Vorrei amarti cosi.
Donna, completa,
mela carnale , d’antico desiderio,
peccaminoso.
Ahi, amarti è un sublime viaggio,
con acqua e con stelle,
tra brusche tempeste,
di lenzuola, dai nostri sudori
intrecciati e inumiditi.
Amarti, sarà come un combattimento
d’intensi lampi delle nostre anime,
infuocate, i tuoni, gemiti gentili,
in nostre gole
d’ aria soffocata,
e due corpi
da un solo miele sconfitti.
Bacio dopo bacio,
ripercorro il tuo corpo,
come penitenza lussuriosa,
ritrovandomi nel tuo essere
donna e madre.
I tuoi margini,
i tuoi fiumi,
i tuoi deliziosi villaggi,
minuscoli, di vene e carne,
giù per le gambe,
ad accarezzar le caviglie
tue.
Corre, il peccaminoso
desiderio d’amarti cosi,
piccantemente mia,
corre per i sottili
cammini del sangue,
fino ad essere
e non essere,
che un sol lampo
di passione.
Antonio de Lieto Vollaro - tratto da 3 raccolta di poesie
segnalata da wolf23 mercoledì 16 marzo 2011
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