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Diario di Bordi: aprile 2009

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{ sabato 25 aprile 2009 }

Wà.

Porca vacca, è da un bel pò che non scrivo qualcosa di sensato qui! Hahaha.



Inizio col dire che ho tolto tutte le mie foto.
Sapete perchè? Bè perchè mi sono stufata dei 40enni che mi scrivono facendomi conmplimenti e domande strane.
Non so voi, ma a me fa un pò schifo la cosa.
I complimenti magari ci stanno, ma le domande..
Cazzo avete 40 anni, non avete di meglio da fare che scrivere a me?
Uff. Vabbè.

Hahahah da un pò ho scoperto di avere la tiroidite cronica (per questo ho messo quell'articolo nelle pagine precedenti) però ho scoperto che non mi succederà un gran cazzo.
E io che credevo di perdere i capelli, diventare una cogliona depressa, di diventare una balena eccetera. XD
Bè comunque non muoio. Prendo l'eutirox e basta. Sopravviverò. Ossììì.

In questo periodo a scuola non faccio davvero UN CAZZO.
Basta pensare che mercoledì ho fatto solo due ore di lezione su sei. O.O

Vabbè vabbè.


Eva
Fre
Picci
Gege
Claudietta
Mattolina


Ale
Simo
Nico


KEGO





.bordi.





Bordi - 18:31 - 1 commento - commentainizio

{ venerdì 17 aprile 2009 }

Il mio nome.

Enlightened
Remarkable
Imaginative
Kissable
Aggressive

Bordi - 15:58 - 0 commenti - commentainizio

{ giovedì 16 aprile 2009 }

Grazie.

Cacchio mi ricordo il nostro primo giorno di scuola.
Quando sono scesa dalla corriera mi hai chiesto:
"Fai il Mazzotti?"
e io tutta timidina: "Si! E tu?
e tu: "Sii! In che classe sei??"
"1Cs"
"Anche ioooo"
Che poi siamo andate al bar e ci siamo scambiate il numero di cell.
E mentre tu guardavi le mie foto nel cell pensavo a cosa sarebbe potuto succedere tra noi.

Pian pianino ho imparato a conoscerti.
E tu hai cominciato a far parte della mia vita.

E adesso siamo qui.
Sembriamo delle drogate quando siamo assieme. Ahahaha tipo l'altro giorno da Kego.

Sei speciale Eva.
Gli altri possono dire tutte le cattiverie del mondo su di te, ma io ti voglio bene.
E credimi, non è il solito ti voglio bene che tutti si dicono, è qualcosa di più grande.
Ogni giorno è bellissimo con te, tu mi fai sempre sorridere.
Mi fai sentire speciale.
E sei la prima che mi incoraggia, su tutto.
Come per esempio la storia di Giovanni. (Quante cazzate.. ti ricordi? iOHANNi FANCLUB 4E!)

Oggi mi ha stra fatto piacere parlare di tutte quelle cose con te.
Mi sono sfogata con te perchè mi fido, so che tu non mi giudicherai mai.
Spero che anche per te sia stato lo stesso ^^

Ti adoro Eva, non so più come spiegarlo.
Spero di non perderti mai mai mai mai maiiiii.

 



Tua Bordi


Bordi - 21:23 - 0 commenti - commentainizio

{ giovedì 9 aprile 2009 }

TiROiDiTE Di HASHiMOTO. (Cronica, Linfocitaria)

Per comprendere la rilevanza di questo argomento pensate che la Tiroidite di Hashimoto (chiamata anche tiroidite linfocitaria) è l'infiammazione della tiroide  più diffusa al mondo. Tende ad avere una distribuzione familiare ed è circa 6 volte più frequente nella donna rispetto all'uomo; la sua incidenza aumenta con l'età.
E' una malattia di tipo "autoimmune" cioè determinata da una auto-aggressione del proprio sistema immunitario: la produzione di anticorpi e cellule killer verso il tessuto tiorideo ne determina la progressiva distruzione e l'evoluzione frequente verso l'ipotiroidismo cioè una riduzione dell'attività funzionale della ghiandola.
I pazienti affetti da Tiroidite di Hashimoto presentano una sintomatologia molto variabile correlata all'andamento clinico della malattia, all'età di insorgenza ed alla presenza di altre malattie concomitanti.
Quando la malattia esordisce in forma acuta (minoranza dei casi) vi è una rapida distruzione ghiandolare con conseguente liberazione nel sangue dei depositi di ormoni tiroidei: la tiroide può essere dolente, aumentata di volume ed ì sintomi sono quelli tipici dell'ipertiroidismo (tachicardia, astenia, dimagramento, febbre, insonnia etc..).
Nella maggior parte dei casi invece l'esordio è lento e spesso asintomatico: per molto tempo la tiroide mantiene una normale produzione ormonale ed i sintomi insorgono solo quando c'è l'evoluzione verso l'ipotiroidismo.

La Tiroidite di Hashimoto è infatti la principale causa di ipotiroidismo. L'evoluzione, spesso lenta, verso una ridotta funzionalità tiroidea è infatti frequente. I sintomi tipici dell'ipotiroidismo sono il facile affaticamento, la depressione, l'intolleranza al freddo, la difficoltà di concentrazione, la perdita dei capelli. Concomita spesso anche un ingrossamento della ghiandola (gozzo) che progressivamente diviene più dura alla palpazione. Nella donna possono verificarsi anche irregolarità mestruali.
Questa malattia può essere associata ad altre malattie tipicamente legate ad una alterata funzione del sistema immunitario quali: malattia di Basedow-Graves, gastrite atrofica, morbo celiaco, epatite C, miastenia, xerostomia, cheratocongiuntivite sicca, deficit surrenalico, insufficienza ovarica prematura (P.O.F. o menopausa precoce), vitiligo, Sindrome di Schmidt (insufficienza surrenale, ipoparatiroidismo, diabete, insufficienza ovarica).
La diagnosi oltre che sui rilievi anamnestici (storia familiare e personale clinica del paziente) e sull'esame obiettivo ( ispezione e palpazione della ghiandola e del collo) si basa su importanti indagini di laboratorio e strumentali come il dosaggio del TSH (ormone ipofisario che controlla la tiroide), FT4 ed FT3 (frazioni libere degli ormoni tiroidei circolanti nel sangue); la ricerca degli anticorpi (AC) anti-tireoperossidasi (un enzima tiroideo) è positiva nel 95% dei casi e quella degli anticorpi anti tireoglobulina lo è nel 60% dei casi; utili anche la ricerca di AC anti-recettore del TSH e l'ecografia tiroidea. Quest'ultima permette lo studio morfologico del parenchima ghiandolare ed una valutazione delle sue dimensioni. Talvolta può anche essere necessario il ricorso all'esame citologico (ago-aspirato) e/o alla scintigrafia.
Nella diagnostica differenziale è bene sempre escludere l'assunzione di farmaci che possono indurre la formazione di anticorpi contro la tiroide: amiodarone, alfa-interferone, interleuchina-2): riferite sempre al vostro medico od allo specialista le medicine che avete assunto o che state assumendo.
La terapia è data in relazione alla funzione tiroidea al momento della diagnosi. Essendo frequente uno stato di ipotiroidismo spesso si basa sulla somministrazione (terapia sostitutiva) di levotiroxina (LT4); nei rari casi di riscontro in fase ipertiroidea sarà invece utilizzata una terapia inibente la funzione ghiandolare.
La tiroidite del post-partum è una forma particolare di infiammazione toroidea sempre su base autoimmune che esordisce molto presto dopo il parto con ipertiroidismo transitorio seguito da ipotiroidismo. Questa patologia è caratterizzata da un ritorno frequente ad una funzione ghiandolare normale.
Mi preme qui sottolineare l'importanza del monitoraggio clinico di questi pazienti sia per i necessari aggiustamenti della terapia ma nche per la sorveglianza rispetto alle malattie che precedono o che possono accompagnare questa condizione. Per le donne vorrei in particolare enfatizzare il rischio di insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce): si tratta di una evenienza non frequente ma che bisogna comunque considerare particolarmente in donne che non hanno ancora avuto un successo riproduttivo.
 

Bordi - 19:40 - 0 commenti - commentainizio

{ domenica 5 aprile 2009 }

Che libro sei?_L'uomo che sussurrava ai cavalli (N.Evans)

La vita di oggi ti opprime. Vivi un eterno conflitto tra quel che sei e quel che vorresti essere, fra il peso della vita che sei costretto a vivere ogni giorno e quella che sogni. La tua parola d’ordine è libertà: vorresti avere la forza di poter cambiare, di uscire dalla gabbia dei tuoi giorni, perché no, anche trasgredendo o facendo qualcosa che potrebbe apparire sconveniente. E lo vuoi fare senza sentirti giudicato, lontano da tutti, attorniato solo da chi vuoi tu e magari da una natura selvaggia. A volte, tutto ciò si riflette in amore: ti è capitato di stare, per abitudine o perché cerchi sicurezze, con qualcuno che forse non amavi veramente, e di sognare invece un’altra persona, in qualche modo “proibita”, a cui avresti voluto abbandonarti. Se non lo hai già fatto, leggi subito “L’uomo che sussurrava ai cavalli” di Nicholas Evans.
Bordi - 13:35 - 0 commenti - commentainizio

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