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categoria: Poesie
Grazie
Il fiore sboccia
nel silenzio
e il suo profumo ci rallegra
ci fa ringraziare Dio
di essere stato creato.
La spiga di grano matura
nel silenzio
dorata ci nutre
ci fa ringraziare Dio
di avercela donata.
Il sole sorge
nel silenzio
ci illumina, ci riscalda
nutrimento della terra
ci fa ringraziare Dio
della sua forza di vita.
L'uomo nasce
nel silenzio
opera d'amore e creato per amare
Grazie Dio
per mio fratello, per il mio amico
che mi hai messo accanto.
L'amore non fa rumore
parla di Te.
segnalata da Neris domenica 9 dicembre 2012
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categoria: Poesie
angeli
tempo degli angeli,
volano tra le nuvole,
sopra i tetti delle case
sopra i boschi e montagne
nelle valli e sugli oceani,
su laghi e fiumi,
sulle miserie dell'umanità
vedono ogni male e bene,
nella luce del sole,
tra i fiocchi di neve
sfuggenti e irragiungibili,
sconvolgenti bellezze
lasciano intorno a noi
una scia
armoniosa
di profumo e sensazione,
tenerezza e amore
celestiali creature,
perennemente felici,
milizie del cielo,
che osservano la terra,
spiriti beati di cui
l'universo è pieno,
proteggono gli esseri viventi,
e le bellezze del creato,
contemplano Dio nella luce
e nella pienezza della felicità!
E giocano sempre in Paradiso!
oh perchè
no sono nato un angelo?
segnalata da daniela cesta giovedì 20 dicembre 2012
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categoria: Poesie
solo un sogno
nel pieno dell'inverno
i miei occhi osservano
al di là delle tenebre,
oltre il gelo e la neve,
lungo la scia della luce
dell'aria calda e spiagge piene di sole,
sabbia dorata, inesistente
in un altro mondo,
un luogo lontano di magia
un luogo di pace e di amore,
ascoltando il rotolare della onde,
che arrivano spumeggiando sui nostri corpi
carezze calde e appassionate,
sapore salmastro, profumo d'amore,
brividi sconvolgenti
estasi sotto il cielo,
mare che copre noi di fantasia,
sole che riscalda la carne,
estate che non finisce mai...
abbraccio eterno di anime,
spiriti della terra tutt'uno,
but..
solo un sogno!
segnalata da daniela cesta lunedì 14 gennaio 2013
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categoria: Poesie
Il cambiamento...
Ho camminato su per le colline......
C'erano mille margherite bianche,
un tappeto di fiori steso sul prato,
un cielo limpido trasparente come l'olio
c'erà il profumo della primavera
e l'ultima rondine che si attardava.
Ho camminato puntanto il mio sguardo in alto
verso quel sole che abbagliava gli occhi
e scaldava il mio viso ormai pallido.
Ho osservato ogni cosa, ogni colore, ogni fiore
e l'ho chiusi nel mio cuore.........per sempre.
Forse chissà diventerò un fiore
o un filo d'erba verde
o una rondine che allarga le sue ali
o magari un albero.... domani.
Domai non andrò su per la collina
non avrò nè il tempo...nè la forza
.....e si prepara l'ora.
Ricorderò quei fili verdi sulla terra
le margherite bianche di Gibilterra
...la piccola rondine che si attardava
e in un ultimo volo spiegava
le sue ali verso l'eternità del sole.
segnalata da Laura.P mercoledì 16 gennaio 2013
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categoria: Poesie
MAGGIO 2019
non abbiamo trovato nulla per
spiegare questo tempo di maggio
così strano, freddo, piovoso,
nebbioso, nevoso...
sembra un inverno malinconico
tornato indietro per sorprenderci
dove sono le belle giornate di luce
di una inoltrata primavera?
Le lunghe giornate intramontabili
calde, vigorose, vivaci, briose!
con i campi pieni di fiori
scintillanti di colori,
e le farfalle, sbarazzine e svolazzanti
con il profumo nell'aria delle erbe aromatiche!
La voglia di restare sempre all'aria aperta
mentre il sole bacia la pelle accaldata
e la felicità è camminare nei boschi
rigogliosi di fronde verdi smeraldo.
Un mese di maggio diverso
buio, tetro, triste e malinconico
scuro con poca luce, un cielo
perennemente coperto e minaccioso,
dall'aurora al tramonto questo maggio invernale
va avanti con il suo freddo abbraccio.
segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 15 maggio 2019
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categoria: Poesie
RICORDO DI UN AUTUNNO LONTANO
nel mio grembiule bianco
con un bel fiocco azzurro
posizionato sotto il mio mento,
la mia cartella colorata,
zompettavo sulle foglie cadenti
di un autunno lontano.
Amavo quel manto colorato e umido,
immergevo i miei piedi trascinando le foglie fruscianti
ed ecco venirmi incontro, le mie compagne delle elementari
sorrideva la nostra innocenza davanti la scuola,
corremmo al vicino negozio a comperare
cartocci di farina di castagne!
Profumo e gradimento di questa dolcezza
che sulla lingua diventava poltiglia,
bambine felici che si recavano a scuola
sotto gli umori autunnali,
mentre i maschi ci seguivano tirandoci le foglie morte.
E li cominciava la guerra con le foglie, tra risa e farina dolce
al suono della campanella entravamo in classe
accaldati, con le guance rosse, la bocca sporca di farina
e pezzetti di foglie secche tra i capelli.
Oggi in questo tempo infausto,
non si mangia piu per la strada, fuori la scuola
i bambini non conoscono la farina di castagne
vengono accompagnati dai loro genitori,
fermi come statue, timorosi, intimiditi
vediamo solo i loro occhi tristi...mentre una mascherina
gli copre la bocca e il naso.
segnalata da DANIELA CESTA martedì 27 ottobre 2020
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categoria: Poesie
Condanna D'Amore
Condanna D'Amore
Ad ogni battito di ciglia
i suoi occhi indigo
sprigiona in me ardente ardore.
Ha dimenticato il mio sole caldo
nel suo vascello come astro d'amore
in quei fluttui delle sue tribolazioni.
Ero al suo fianco
come ancora di salvezza
per non farla annegare,
conficcata nella sabbia
della sua velata indifferenza.
Ignara sei tu, segreta rosa
della mia imperitura passione.
Nel tramonto, il rogo imponente
di ogni stagione del cuore
in queste mie rughe,
parla di lei e del suo profumo.
Segnato io, dalle ali spezzate,
mi trascino sul tappeto del tormento
come una condanna senza respiro
tra aculei sanguinanti
che per te m'infliggo
ogniqualvolta scelgo d'amarti.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra mercoledì 2 ottobre 2024
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categoria: Poesie
Vestigia Di Losu
Sbocci come neve profumata,
candida e delicata nella tua grazia
allo sguardo dell'etra clemente
all'albore delle ultime fredde folate
sui rami intrecciati del Losu,
dipingi lo sguardo di dolce trasogno.
E sotto la tua folta pioggia d'incanto
di petali che, come secchi coriandoli,
s'adagiano come distratte perle,
il mio tormento si confonde
in tormenta d'amore assente!
Quel turbine di neve polverulenta
sollevata da raffiche di crucci
che scorrono con impeto
sulle creste del suo inganno
a gelarmi le membra col suo plasma,
al ricordo di quella prima volta
sul mosaico di petali stropicciati
sulla scia di un bolide
schiantato sul suolo della tradigione
sulle radici di questo tronco
dagli incisi ingenui al fato sleale.
Sboccia ancora, neve d'aprile,
nel tuo silente passaggio
dove io ancora muoio di vestigia.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra martedì 29 ottobre 2024
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categoria: Poesie
DOVE SONO NATA
I prati e i boschi, là dove son nata,
un profumo che l'anima conserva,
sensazione di casa, mai scordata.
Distese verdi, in cui l'occhio si perdeva,
il cielo più vasto, un azzurro intenso,
con fiori selvatici che la terra tesseva.
Palcoscenico d'infinito e di silenzio,
di corse lievi e giochi senza fine,
osservavo le nuvole in un incanto.
I boschi, un mondo a parte, senza confine,
rifugio fresco, ombra che rassicura,
tra profumi di muschio e radici divine.
Il fruscio delle foglie, una melodia pura,
il canto degli uccelli, un richiamo nascosto:
ogni dettaglio un'invito all'avventura.
Luoghi di mistero, in ogni posto,
dove la fantasia volava senza freno,
tra rami intrecciati, nel mio mondo accosto.
Questi paesaggi, un ricordo sereno,
testimoni silenti di passi e avventure,
hanno plasmato il mio essere più pieno.
M'han insegnato il ritmo delle stagioni future,
la bellezza semplice, la calma profonda,
che solo la terra sa dare e sa curare.
Un angolo dell'anima, che ancor mi circonda,
un punto a cui tornare, quando la nostalgia
si fa sentire e l'anima si inonda.
segnalata da daniela cesta venerdì 30 maggio 2025
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categoria: Poesie
Sorriso Di Luna
Si schiarisce il cielo della notte
dopo la tempesta d'estate
che si arrende ai raggi di luna,
abbandonati sul tuo attraente
sorriso di luna crescente,
somiglia alla nostra passione,
prima come fresco torrente d'impeto,
poi estasi del riflesso della pace
che mostri con orgoglio scintillante,
essenza di vita profumata
che adagia, seduce, contempla
la luna nel fondale dei miei sogni,
Oh, palpito di un vortice potente
sullo scoglio del mare prepotente
ti infrangi nei nostri desideri
di appartenerci per sempre,
travolgimi nelle tue poesie d'amore,
e sarò un gabbiano innamorato
fedele al tuo mare profondo
senza una fine che ci spia per colpirci
avvolti nel suo velo di tormento.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra martedì 3 giugno 2025
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categoria: Poesie
Fatalità
Tra le vigne senza grappoli
maturano nembi di tempesta,
e gli sguardi del sudore, delusi,
sul cuscino della notte senza nome
temono i tradimenti dei cieli
senza tetto dove quietarsi,
Grandine nel vento senza ragione,
e acque senza clemenza
piegano antiche e vinte ginocchia
sul suolo umiliato dalla fatalità.
Quante speranze si aggrovigiano
in un fiato affidato al grembo del fato
tra lacrime strappate dall'orgoglio
vestito di terra e profumo di sacrificio.
Sogna, o contadino senza riposo
i frutti della nuova stagione
tra le dita di luce della gratificazione.
Non tessere il fallimento nel cuore
ma si forza più forte di un ciclone,
nel trionfo della tua rinascita
tra i campi del tuo lavoro che appaga,
col mento acceso di dignità
che scorre impetuosa e libera,
valicando ogni ombra di insolvenza.
Laura Lapietra ©
segnalata da Laura Lapietra giovedì 19 giugno 2025
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categoria: Poesie
IL SOLE SI CHINA NEL LAVANDETO
Quando il sole si china e il giorno svanisce,
il lavandeto un altro incanto fiorisce.
Non più viola acceso, ma ombre e mistero,
sotto un cielo di stelle, un buio sincero.
Il campo si veste di blu quasi nero,
un viola soffuso, un timido velo.
Le forme si fanno sagome, lievi e sognanti,
giochi d'ombra danzano, lunghi e incantati.
È allora che il profumo, più intenso si spande,
una bolla d'aroma che l'aria comanda.
Con terra umida e erba, la notte respira,
ogni essenza si fonde, l'anima inspira.
Non più api in volo, né venti frettolosi,
solo un silenzio sacro, dolcemente prezioso.
Il grillo che canta, la civetta che chiama,
lo scricchiolio tenue che il cuore richiama.
Pace profonda discende, la calma ti avvolge,
ogni pensiero nel buio si scioglie.
Con la natura ti senti unito e lontano,
dal fragore del mondo, da ogni suo affanno.
Il cielo stellato, sopra il viola quieto,
ti ruba il respiro, un segreto discreto.
Non solo un paesaggio, ma un'emozione pura,
un'immersione che l'anima cura.
segnalata da daniela cesta mercoledì 23 luglio 2025
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categoria: Poesie
LA QUERCIA CUSTODE DELLA LAVANDA
All'alba nel Lavandeto, un sacro silenzio,
rotto dal vento, un lieve, dolce incenso.
La lavanda infinita, promessa di bellezza,
avvolge l'anima in pura dolcezza.
Lì, tra il viola accennato dei primi boccioli,
si erge la Quercia, regina di suoli.
Non solo albero, ma guardiano potente,
radici nella storia, rami al firmamento.
Non con severità, ma antica saggezza,
vigila sui fiori, fragile tenerezza.
Un controllore muto, un occhio benigno,
che nulla turbi il loro delicato disegno.
I primi fiori viola, promesse nascenti,
danzano leggeri sotto sguardi benedicenti.
Lei è la forza, la storia immutabile e vera,
essi la rinascita, nuova vita che spera.
Armonia perfetta, un quadro di pace,
solidità e freschezza che mai si disface.
Il passato e il futuro in un unico istante,
mozzafiato e silenzioso, un profumo costante.
La Quercia aggiunge gravità e tempo,
contrasto affascinante, un sublime tempio.
Mentre enzimi brillanti dai fiori son sparsi,
che donano pace all'anima, e mai son dispersi.
segnalata da daniela cesta venerdì 25 luglio 2025
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categoria: Poesie
IL FRUSCIO DELL'ANIMA
Quando cammino tra le foglie dorate e mute,
sotto il mio passo il tempo si consuma piano;
l'anima ascolta un linguaggio segreto.
Adoro il fruscio, questa sensazione magica che
si svela un ritmo antico che la pelle sente e sfiora;
il vento nel bosco come una presenza imponente.
Il loro colore, fuoco lento che mi attira,
dal giallo acceso al rosso che divora l'ombra;
la sua tavolozza ardente che rivela segreti.
La quiete che arriva come un tiepido respiro,
lontano dal clamore che il cuore stanca;
qui il mio desiderio trova il suo percorso.
Sotto l'arco degli alberi, un sacro, silente altare,
dove il tempo si ferma e l'essere può volare al cielo;
un luogo dove l'amore si fa rituale.
Sì, la forza del ritmo che in me si irrompe e brucia,
il profumo di terra umida che sa invadere i sensi;
una gioia pura che non si dissolve.
Il tappeto mormorante, un'eco di storia e passi,
una sinfonia d'autunno che mi resta in memoria come un bacio;
tra i silenzi, come occhi sempre vivi.
E in quel fruscio, in quei colori, in quell'aria leggera,
riscopro la magia di ogni sera e d'ogni primavera che verrà...
È l'anima che a te si dà intera.
segnalata da AUTUNNO mercoledì 22 ottobre 2025
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categoria: Poesie
L'ECO DEL CUORE
Amo le stagioni, vivo in simbiosi pura,
il mio cuore è un battito della Natura.
Amo i suoi respiri, l’eco che si espande,
e il frusciare d'oro sotto i piedi, tra le lande.
Amo l'Autunno, che in un velo tinto
ricama sentieri e un silenzio distinto.
Ogni foglia che cade è un addio soave,
e un sussurro del bosco, quieto e grave.
?Amo l'ebbrezza, la vivacità improvvisa
della Primavera, che ogni stasi recisa.
Come una Dea, torna a risplendere in festa,
sugli alberi nudi, la chioma ridesta.
Fa crescere i fiori, gemma e fiorisce,
di ogni colore che l'anima ambisce.
?Amo l'Estate, l'ardore del sole nel giorno,
e vivere fuori, nel pieno contorno,
dall'alba al tramonto, finché il cielo è blu scuro,
respirando l'aria, un piacere sicuro.
E amo l'Inverno, la bellezza che incanta,
la sua luce silente, che mai mi spaventa.
Amo la pioggia, il vento, il battito lieve
della grandine chiara sul tetto che piove.
Benedetta è la neve che scende e che imbianca,
come la pioggia estiva che la Terra non è stanca
di bere a grandi sorsi, sete mai doma,
e un profumo di vita che da tutto risuona!
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categoria: Poesie
GESU RE DEI RE
Gesù Cristo, Re dell'Universo e dei Re,
regni nel mio cuore e nel firmamento,
con occhi stupefacenti di amore e pace infinita.
?Nell'incredibile Mistero della Messa,
hai lasciato la Tua Essenza vera,
non semplice preghiera,
ma grande, potente Sacrificio di Dio,
donato all'umanità, per i nostri bisogni spirituali.
L'Altare è il Monte Calvario rifiorito,
simbolo del Sacrificio divino, dove scorre il Tuo sangue.
Il Tuo corpo, candido e puro, noi mangiamo,
per la remissione dei peccati.
Chi partecipa a questo santo Banchetto
è santificato e benedetto da Dio.
?Ogni anima può rapire il Tuo Cuore,
nel dimenticarsi per amarTi.
Nel Sacrificio domenicale i
palpiti si elevano,
con l'incenso profumato, al Cristo d'Amore.
?Gesù si fonde in tutti e tutti in Lui,
ogni anima ha la sua peculiare relazione col Signore,
richiede solo un cuore morbido
che si unisca al Cuore di Dio,
in un indescrivibile, straordinario
rapporto d'Amore con il Sacro Divino.(Danielacesta@copyright)
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categoria: Poesie
Incontro
Un istante per non pensare,
eludendo la solitudine,
abbandonati al fascino dell'eresia,
senza mancare di rispetto
all'Infinito.
Questo turbamento sei Tu,
che me lo hai dato,
perché discendi da una stirpe
di fiori selvatici,
profumati di Libertà.
E vai per la tua strada
ancora una volta,
incapace di recepire
il mio tormento,
questo senso di Vuoto
Massimo raggiunto.
"Come è duro calle" ...
senza il viatico della speranza
di rivederTi,
di risentirTi mia,
fra un gemito ed un bacio
dato per distrazione,
come affondassi
in un uragano sconosciuto
ai più, e per questo sì caro:
lagrima d'angelo
anelito di bambino,
tela di ragno
ed opera del Fato.
Non t'accorgi di me,
che non vivo
se non nel Tuo ricordo
immacolato. Ora
mi pare di svenire,
quando le tue braccia
non osano raccogliermi,
per un ultimo saluto.
segnalata da FernyMax mercoledì 12 febbraio 2003
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categoria: Poesie
MI MANCHI
Mancano pochi giorni a Natale....a te quella festa nn ti è mai piaciuta
dicevi che ti metteva tristezza.....forse perchè te lo sentivi.....
tu dicevi che le cose le sentivi prima degli altri e io ti prendevo in giro...
Quante volte abbiamo litigato per cose inutili.....quanto tempo sprecato
ora me ne rendo conto !!!!
Poche volte ti ho detto ti VOGLIO BENE....
mi sembrava una frase così ovvia e pensavo di avere tutto il tempo per dirtelo e ridirtelo
fino alla noia
TI VOGLIO BENE........
Sei stata l'unica donna che mi ha voluto veramente bene
Quante battaglie abbiamo combattuto assieme....
a volte alleati a volte no.....
due caratteri molto simili...
Volevi fare la dura.....ma dentro piangevi
soffrivi per la perdita di una persona a te molto cara
Non ti volevi rassegnare e piangevi e soffrivi. ma davanti agli altri
imperturbabile come sempre..
Dicevi che volevi andartene prima degli altri perchè tanto nessuno se ne sarebbe dispiaciuto.
Io lo so che tu lo dicevi tanto per dire....ma qualcuno lassu nn deve avere capito che tu non
lo dicevi seriamente
e un giorno scese dal cielo per avvolgerti con le sue bianche ali...
per portarti la dove noi non avremmo più potuto ne vederti....ne toccarti
ne avremmo più respirato il tuo profumo
Ora sei serena ora stai bene lo so perchè a volte mi vieni a trovare......
ma una cosa volevo dirtela
anche sta volta ti sbagliavi...
MI MANCHI...
anzi
HAI LASCIATO UN VUOTO
NEL CUORE DI TUTTE LE PERSONE
CHE TI HANNO CONOSCIUTO
Andrea Marchioni - tratto da il mio cuore
segnalata da Andrea venerdì 29 ottobre 2004
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categoria: Poesie
La città del silenzio
La luna che luccica
Sulla città del silenzio
È come il suo volto,
Che tanto amo invano.
Il vento che mi accarezza,
Che mi sfiora e poi mi abbandona,
È come i suoi capelli,
Di cui per poco sentii il profumo.
Ed ora le stelle, il buio del cielo
Mi sembrano inutili e senza senso,
Perché lei non è qui vicina a me,
E so che mai ci sarà.
“Ma l’amore non è
Che una fugace illusione,”
Mi sussurrano gli alberi lucenti
Che oscillano lungo la via.
“L’amore non è che la luna
Che passa nel mare del cielo,
E che poi se ne va,
Alla fine della notte.”
Ma allora, perché sto così male?
Perché riesco a sentire il suo dolce respiro,
Perché posso vederla qui, così vicina,
Anche se la so così lontana?
Oh, no, voi non sapete cos’è l’amore,
Voi non potete saperlo, perché voi non potete amare,
E io non vi presterò più ascolto,
Alberi passivi nella mia sofferenza.
Io non vi ascolterò più,
Anche se questo vorrà dire
Vivere per sempre nel tormento
Di non poterla stringere a me.
Io non vi ascolterò più,
Anche se questo vorrà dire
Tornare per sempre a casa da solo
Nella notte più fredda che mai.
Marco Buso - tratto da Poesia personale
segnalata da Marco Buso mercoledì 14 giugno 2006
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categoria: Poesie
Vecchia corteccia
Ti sto davanti, e penso...
vecchia corteccia,
quanti amori hai visto
nascere e morire
dagli anni belli
della giovinezza...
Quanta gioia i sorrisi
t'hanno confidato
e i baci appassionati
degli amanti...
e quanta pena, invece,
i loro sguardi tristi
e quei caldi,
disperati pianti...
Hai abbracciato
tutte le loro storie
conficcate di cuori
e di freccine,
coi loro nomi,
nella tua pelle viva...
e parole incise
coi temperini
dall'amore vincente
o già prostrato...
Hanno posato
su di te le mani
e i corpi con stille
di piacere o di dolore
Amori nati, cresciuti
o infine morti
hanno tatuato
di sé il tuo giardino
ove giornate di sole,
e di lacrime, sfinite
si sono fuse...
diventando fango,
nutrendo le radici,
e rilasciando
il loro profumo
alla tua terra eterna.
Ely - tratto da 1 sua poesia su www.scrivere.info
segnalata da FernyMax sabato 8 luglio 2006
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