Tu sei qui: Frasi.net » frasi » cerca » bel tempo
archivio frasi | autori | classifiche | commenti | cerca | scrivi frasi
Sono presenti 602 frasi. Pagina 5 di 31: dalla 81a posizione alla 100a.
voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
Una bella sera, da dentro a una nuvola scende all'improvviso la Fata
Madrina. Cenerentola le domanda:
-Cara Fata Madrina!! Dopo tanti anni ti rivedo!! Cosa ci fai qui?
E la Fata risponde: -Cenerentola, dall'ultima volta che ti ho vista hai
vissuto una vita esemplare. C'è qualcosa che io potrei fare per te?
Qualche desiderio che ti potrei concedere?
Cenerentola è confusa, allegra e arrossendo dall'emozione, dopo aver
pensato per un po' mormora: -Mi piacerebbe essere immensamente ricca.
In un istante la sua vecchia sedia a dondolo diventa d'oro massiccio.
Cenerentola è impressionata. Il suo fedele gatto Bob si spaventa e si
allontana dalla sedia. Cenerentola grida:
-Grazie Madrina!
La Fata allora dice: -Non è niente, te lo meriti! Cosa ti piacerebbe
come secondo desiderio?
Cenerentola china il capo, osserva le impronte che il tempo ha lasciato
nel suo corpo, e dice:
-Mi piacerebbe essere giovane e bella di nuovo.
Quasi contemporaneamente, lei si ritrova la sua bellezza giovanile.
Cenerentola comincia allora a sentire cose che ormai non ricordava
quasi più: passione, ardore, ecc.
Allora la Fata le dice: -Ti resta un ultimo desiderio. Che cosa vuoi?
Cenerentola osserva il suo povero micione spaventato e dice: -Vorrei
che tu trasformassi il mio fedele Bob in un bellissimo giovanotto.-
Magicamente, Bob si trasforma in un magnifico uomo, così bello che le
rondini non possono evitare di fermare il loro volo per fermarsi ad
ammirarlo.
La Fata Madrina dice: -Auguri, Cenerentola. Goditi la tua nuova vita.-
E parte veloce come una scintilla.
Durante qualche magico istante, Cenerentola e Bob si guardano con
tenerezza.
Poi Bob le si avvicina, la prende tra le sue possenti braccia e le
mormora teneramente nell'orecchio:
-Scommetto che sei pentita di avermi castrato!
voti: 10; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette
C'erano una volta un uomo perfetto e una donna perfetta. Si incontrarono e, siccome la loro relazione era perfetta, si sposarono. Il matrimonio fu semplicemente perfetto. E anche la loro vita insieme era ovviamente perfetta. In una notte di Natale buia e tempestosa, l'uomo perfetto e la donna perfetta stavano viaggiando in macchina su una strada molto tortuosa, quando all'improvviso notarono al lato della strada un uomo, che aveva evidentemente problemi con il suo mezzo di trasporto. Siccome erano una coppia perfetta, si fermarono per aiutarlo. L'uomo era Babbo Natale, e aveva un enorme sacco pieno di regali. Siccome non volevano deludere tutti i bambini del mondo la sera di Natale, l'uomo perfetto e la donne perfetta si offrirono di accompagnare Babbo Natale con la loro auto, e presto si ritrovarono a distribuire i regali. Purtroppo le condizioni della strada e del tempo continuarono a peggiorare, finche' l'uomo perfetto, la donna perfetta e Babbo Natale ebbero un incidente. Solo uno di loro riusci' a sopravvivere. Quale dei tre? (La risposta si trova alcune righe sotto) La donna perfetta è l'unica che si salva: era l'unico personaggio reale, perché' Babbo Natale non esiste, e neanche un uomo perfetto. (Donne alla lettura vi ho fatto un bel complimento, vero?) Per le donne la E-mail finisce qui. Gli uomini ma, ripeto, non le donne, scendano ancora di alcune righe. Se Babbo Natale e l'uomo perfetto non esistono, vuol dire che al volante c'era la donna perfetta. Questo spiega perché' c'è stato l'incidente. Tra l'altro, se sei una donna e stai leggendo, abbiamo la prova anche di qualcos'altro: che le donne non fanno mai quello che gli si dice. Che perla di saggezza!! (Alberto - 06/10/99)
voti: 11; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Lavorare stanca
I due, stesi sull'erba, vestiti, si guardano in faccia
tra gli steli sottili: la donna gli morde i capelli
e poi morde nell'erba. Sorride scomposta, tra l'erba.
L'uomo afferra la mano sottile e la morde
e s'addossa col corpo. La donna gli rotola via.
Mezza l'erba del prato è così scompigliata.
La ragazza, seduta, s'aggiusta i capelli
e non guarda il compagno, occhi aperti, disteso.
Tutti e due, a un tavolino, si guardano in faccia
nella sera, e i passanti non cessano mai.
Ogni tanto un colore più gaio li distrae.
Ogni tanto lui pensa all'inutile giorno
di riposo, trascorso a inseguire costei,
che è felice di stargli vicina e guardarlo negli occhi.
Se le tocca col piede la gamba, sa bene
che si danno a vicenda uno sguardo sorpreso
e un sorriso, e la donna è felice. Altre donne che passano
non lo guardano in faccia, ma almeno si spogliano
con un uomo stanotte. O che forse ogni donna
ama solo chi perde il suo tempo per nulla.
Tutto il giorno si sono inseguiti e la donna è ancor rossa
alle guance, dal sole. Nel cuore ha per lui gratitudine.
Lei ricorda un baciozzo rabbioso scambiato in un bosco,
interrotto a un rumore di passi, e che ancora la brucia.
Stringe a sè il mazzo verde - raccolto sul sasso
di una grotta - di bel capevenere e volge al compagno
un'occhiata struggente. Lui fissa il groviglio
degli steli nericci tra il verde tremante
e ripensa alla voglia di un altro groviglio,
presentito nel grembo dell'abito chiaro,
che la donna gli ignora. Nemmeno la furia
non gli vale, perché la ragazza, che lo ama, riduce
ogni assalto in un bacio c gli prende le mani.
Ma stanotte, lasciatala, sa dove andrà:
tornerà a casa rotto di schiena e intontito,
ma assaporerà almeno nel corpo saziato
la dolcezza del sonno sul letto deserto.
Solamente, e quest'è la vendetta, s'immaginerà
che quel corpo di donna, che avrà come suo, sia,
senza pudori, in libidine, quello di lei.
voti: 16; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette » ingegneri
Un ingegnere sta camminando leggendosi l'ennesima specifica tecnica, quando incontra una rana che parla.
La rana gli dice: ""Ciao! sono una bellissima principessa, un maleficio mi ha trasformata in una rana, se mi dai un bacio , tornero' ad essere una donna, e ti saro' MOOOLTO riconoscente.
"" L'ingegnere si ferma, la guarda, la prende e se la mette in tasca.
Al che, la rana dice: ""Ehi, non mi hai capito! Se mi dai un bacio, mi trasformero' in una donna bellissima, e sono anche principessa, potrei essere davvero molto riconoscente e cambiare la tua vita.
"" L'ingegnere sorride e se la mette di nuovo in tasca.
La rana strilla: ""Ma sei sordo? O sei timido? Devo essere piu' esplicita? Bene, sono una principessa, sono mora, ho la 5 misura, ho praticato di tutto e di piu' nelle segrete del mio castello, se mi baci e mi fai tornare una donna ti do' delle notti che non immagini! "" L'ingegnere la guarda, sorride, e se la rimette in tasca.
Al che la rana inizia a spazientirsi.
""Aho', ma che sei sordo? Ti ho detto che sono mora, 5 misura, fisico da urlo, faccio tutto, te la do' per tutto il tempo che vuoi se solo mi dai un bacio... Va bene che una rana e' repellente, ma mi sembri un attimo imbranato, si puo' sapere cosa vuoi? Se mi hai messa in tasca qualcosa che ti piace di me ci sara', no? Dimmelo, dai!"" L'ingegnere la guarda, e poi dice: ""Senti, io sono laureato in ingegneria.
Per me il sesso te lo puoi anche tenere... Ti puoi tenere pure i soldi.... Non mi interessano i titoli nobiliari, ne' il tuo castello............ ma avere una rana che parla e' una figata!""
voti: 21; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette » fortuna
L'autoradio
Un giorno Pino decide di comprasi per la sua Fiesta una bellissima autoradio di marca. Spende un capitale per farsi fare un impianto degno di una discoteca e felice gira per la città facendoci schiattare dall'invidia. Un giorno va in un bar a prendersi un caffè e quando esce non trova più l'autoradio in macchina. Nero come un antilope indiana si fa montare in macchina una nuova autoradio di quelle che costano una valle di soldi. Stessa situazione, scende un minuto, il tempo necessario per andarsi a prendere il caffè, quando uscendo dal bar trova lo slot dell'autoradio vuoto... comincia a bestemmiare in venusiano con sottotitoli in turco e nero come *due* antilopi indiane si fa mettere una nuova autoradio ancora più costosa del modello precedente.
La mattina va al solito bar e memore di ciò che gli era successo beve il caffè alla velocità della luce finendo quasi ustionato alla lingua, esce e... gli han ciulato di nuovo l'autoradio...
A questo punto decide di non comprarsi più autoradio, l'indomani mattina va tranquillo al bar e prima di uscire mette nello slot dell'autoradio un fogliettino con su scritto: "Non ce la metto più"
Entra tranquillo nel bar, prende con tutta calma il caffè, chiacchera un po', poi con tutta freschezza esce e non vede più la sua macchina, affannato corre dove l'aveva parcheggiata e trova solo un foglietto per terra con scritto: "CE LA METTIAMO NOI!"
voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette » dal medico
Una seducente signorina si presenta un giorno dal proprio ginecologo ed espone il suo ormai terribile problema: -"Dottore, soffro di un ciclo mestruale abbondante, doloroso e lungo...!"Il medico, con aria sicura di sè, fa per tendere la mano e porge alla bella signorina una boccettina di pillole:-"Ecco! prenda queste compresse per quindici giorni e poi mi dica come va..." La signorina esce dallo studio, ma dopo soli 5 giorni si ripresenta dal ginecologo tutta preoccupata e con una leggera raucedine alla voce:"-DOTTORE, DOTTORE, IL PROBLEMA DEL FLUSSO NON SI E' RISOLTO ED IN PIU' MI E' SPUNTATA QUESTA VOCIONA...".
Ma il medico, ancora sicuro di sè replica:-"Continui pure la cura per altri 5 giorni, non si preoccupi, è solo un piccolo contrattempo che sicuramente svanirà al nostro prossimo appuntamento!".
La signorina, rasserenata, torna a casa.
Dopo altri 5 giorni, però, si ripresenta con una voce ancora più marcatamente bassa e dice:"DOTTORE, DOTTORE IL PROBLEMA DEL FLUSSO NON SI E' ANCORA RISOLTO, LA VOCE E' PEGGIORATA, ED IN PIU' MI SONO SPUNTATI PELI DAPPERTUTTO....".
Il ginecologo non senza imbarazzo, però, la convince a non demordere e convince la signorina a continuare la cura per gli ultimi 5 giorni.
Decorso il tempo, si ripresenta la signorina dal medico e sempre con una voce tetra dice al proprio curante:-"DOTTORE, DOTTORE, IL PROBLEMA DEL FLUSSO E' FINALMENTE RISOLTO!" -"Ah! bene signorina, mi fa veramente piacere! Ha visto che avevo ragione a non mollare? E mi dica, mi dica, il problema dei peli? Risolto anche quello?" e la signorina:-"NO DOTTO'! ME SO' SPUNTATI PURE SOTTO IL PENE!!!"
voti: 18; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Gia' per l'aula beata a cento intorno
Già per l'aula beata a cento intorno
Dispersi tavolier seggon le dive,
Seggon gli eroi, che dell'Esperia sono
Gloria somma o speranza. Ove di quattro
Un drappel si raccoglie: e dove un altro
Di tre soltanto. Ivi di molti e grandi
Fogli dipinti il tavolier si sparge:
Qui di pochi e di brevi. Altri combatte;
Altri sta sopra a contemplar gli eventi
De la instabil fortuna e i tratti egregi
Del sapere o dell'arte. In fronte a tutti
Grave regna il consiglio: e li circonda
Maestoso silenzio. Erran sul campo
Agevoli ventagli, onde le dame
Cercan ristoro all'agitato spirto
Dopo i miseri casi. Erran sul campo
Lucide tabacchiere. Indi sovente
Un'util rimembranza un pronto avviso
Con le dita si attigne: e spesso volge
I destini del gioco e de la veglia
Un atomo di polve. Ecco sen ugne
La panciuta matrona intorno al labbro
Le calugini adulte: ecco sen ugne
Le nari delicate e un po' di guancia
La sposa giovinetta. In vano il guardo
D'esperto cavalier, che già su lei
Medita nel suo cor future imprese,
Le domina dall'alto i pregi ascosi:
E in van d'un altro, timidetto ancora,
Il pertinace pie' l'estrema punta
Del bel pie' le sospigne. Ella non sente
O non vede o non cura. Entro a que' fogli ,
Ch'ella con man si lieve ordina o turba,
De le pompe muliebri a lei concesse
Or s'agita la sorte. Ivi è raccolto
Il suo cor la sua mente. Amor sorride;
E luogo e tempo a vendicarsi aspetta.
Giuseppe Parini - tratto da Il Giorno. Le odi. Dialogo sopra la nobilta'
voti: 8; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Il Cantico delle Creature
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si', mi' Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si', mi' Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke 'l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a·cquelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate e benedicete mi' Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
voti: 25; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: Poesie
Il tramonto della luna
Quale in notte solinga,
Sovra campagne inargentate ed acque,
Là 've zefiro aleggia,
E mille vaghi aspetti
E ingannevoli obbietti
Fingon l'ombre lontane
Infra l'onde tranquille
E rami e siepi e collinette e ville;
Giunta al confin del cielo,
Dietro Apennino od Alpe, o del Tirreno
Nell'infinito seno
Scende la luna; e si scolora il mondo;
Spariscon l'ombre, ed una
Oscurità la valle e il monte imbruna;
Orba la notte resta,
E cantando, con mesta melodia,
L'estremo albor della fuggente luce,
Che dianzi gli fu duce,
Saluta il carrettier dalla sua via;
Tal si dilegua, e tale
Lascia l'età mortale
La giovinezza. In fuga
Van l'ombre e le sembianze
Dei dilettosi inganni; e vengon meno
Le lontane speranze,
Ove s'appoggia la mortal natura.
Abbandonata, oscura
Resta la vita. In lei porgendo il guardo,
Cerca il confuso viatore invano
Del cammin lungo che avanzar si sente
Meta o ragione; e vede
Che a sé l'umana sede,
Esso a lei veramente è fatto estrano.
Troppo felice e lieta
Nostra misera sorte
Parve lassù, se il giovanile stato,
Dove ogni ben di mille pene è frutto,
Durasse tutto della vita il corso.
Troppo mite decreto
Quel che sentenzia ogni animale a morte,
S'anco mezza la via
Lor non si desse in pria
Della terribil morte assai più dura.
D'intelletti immortali
Degno trovato, estremo
Di tutti i mali, ritrovàr gli eterni
La vecchiezza, ove fosse
Incolume il desio, la speme estinta,
Secche le fonti del piacer, le pene
Maggiori sempre, e non più dato il bene.
Voi, collinette e piagge,
Caduto lo splendor che all'occidente
Inargentava della notte il velo,
Orfane ancor gran tempo
Non resterete; che dall'altra parte
Tosto vedrete il cielo
Imbiancar novamente, e sorger l'alba:
Alla qual poscia seguitando il sole,
E folgorando intorno
Con sue fiamme possenti,
Di lucidi torrenti
Inonderà con voi gli eterei campi.
Ma la vita mortal, poi che la bella
Giovinezza sparì, non si colora
D'altra luce giammai, né d'altra aurora.
Vedova è insino al fine; ed alla notte
Che l'altre etadi oscura,
Segno poser gli Dei la sepoltura.
voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Barzellette » animali
Un uomo, piccolo e brutto, ma vestito molto elegante scende da un'auto lussuosa circondato da belle donne e con sulla spalla un pappagallo ed entra nel più caro ristorante della città.
Il cameriere gli chiede cosa desidera mangiare e il signore risponde: "Per me un brodino e per il mio pappagallo 3 porzioni di tagliatelle e 7 di lasagne".
Il cameriere anche se perplesso esegue.
Dopo un pò: "Cosa desidera come secondo?".
"Per me del roast-beef e per il mio pappagallo un quarto di bue, un maialino arrosto e 10 cotolette".
Il cameriere è ancora più sorpreso, ma serve tutto alla lettera.
A fine pranzo il cameriere chiede se desidera un dessert.
"Sí, per me un tiramisù e per il mio pappagallo invece 5 crostate, 8 torte e 7 gelati".
Il cameriere a questo punto non ce la fa più: "Senta, mi tolga la curiosità, ma come fa il suo pappagallo a mangiare tanto?". "Vede, tempo fa in pieno deserto e ormai in fin di vita ho trovato una lampada.
Da questa ne è uscito un genio che mi ha esaudito 4 desideri.
Gli ho chiesto di salvarmi la vita ed eccomi qua sano e salvo.
Poi gli ho chiesto un mucchio di soldi e come vede di soldi ne ho tanti.
Poi gli ho chiesto di essere sempre accompagnato da ragazze bellissime ed eccole qua.
Per ultimo gli ho chiesto un uccello insaziabile" e indicando il pappagallo "ed eccolo qua!"
voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Aforismi » comportamento
bel tempo
tutti vogliono bel tempo ma a nessuno piace il deserto.
segnalata da pasquale mercoledì 16 gennaio 2013
voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Aforismi
Si perde tempo e vita a mostrare il bello solo di facciata
Chi cerca l'approvazione di tutti; non fa altro che annullare la sua essenza inestimabile.
candida riva - tratto da la pittura straccia
segnalata da candida riva lunedì 7 ottobre 2013
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Aforismi
La bella facciata non dura nel tempo
Vivere per custodire una bella facciata impeccabile, è come cogliere un fiore sperando che non appassisca mai.
candida riva - tratto da la pittura straccia
segnalata da candida riva giovedì 19 giugno 2014
voti: 29; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Proverbi » tempo
Rosso di sera, bel tempo si spera...
segnalata da bracco mercoledì 26 maggio 2004
voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Aforismi
Una bella intonocatura è uno spreco di tempo e di denaro quando manca la struttura solida.
candida riva - tratto da la pittura straccia
segnalata da candida riva sabato 2 marzo 2013
voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
Ci vuole un istante per innamorarsi, guardarsi, trovarsi, aversi, c'è voluto un istante per innamorarmi e nemmeno l'eternità riuscirà a dimenticarti...il tempo porta via molte cose...ma le cose più belle rimangono..e tu amore mio col tempo diventi solo più bella...ti amerò per sempre..
segnalata da Paolo domenica 18 maggio 2003
voti: 6; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: frasi d'amore » lettere
DOLCE MUSIKINA.....
Gente che va'.....gente che viene......giochi,chiacchere ,risate,conoscenze....tutto questo e'...internet.......incontrare te in mezzo ad un milione di persone è stata fortuna......Sei subito sembrata ...unica...particolare ...importante.......ti ho conosciuto piano...piano,e ti ho apprezzato......col tempo mi sei entrata dentro......col tempo sei diventata importante x me.........ti cercavo come il pane ...mi mancavi come l'aria....sei una persona con cui confidarsi....un amica dolcissima....una donna unica.....tra di noi c'era tutto.....allegria....dolcezza....sfoghi....rimpianti...un rapporto bellissimo.....che purtroppo ormaista' fuggendo via..seguendo l'andare del tempo...seguendo l'andare del destino............che peccato!!!...nn credo che provero' piu' quello che tu mi hai dato, insegnato..condiviso......quello che tu mi hai fatto crescere dentro....la voglia di vivere questa vita intensamente........mi restera' il tuo ricordo....il ricordo bellissimo che mi accompagnera' x sempre...quando ascoltero' qualche Musikina dolce..............Ciao piccolo fiore..ciao amore del mio cuore....tvtb ...moreno
segnalata da moreno mercoledì 19 marzo 2008
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Aforismi » amicizia
fiori
tu sei cm un fiore, ma non uno normale,xke quelli normali con il tempo appassiscono e diventano meno beli ,tu sei l'unico che cn il tempo diventa piu bello
segnalata da elena giovedì 8 dicembre 2011
voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Frasi d'amore
frasi
un amore finito è come un ti amo scritto su un vetro appanato col tempo svanisce lasciando un bellissimo ricordo.......
segnalata da sempre il genio di adriana domenica 24 marzo 2002
voti: 21; popolarità: 6; 0 commenti
categoria: Aforismi » ricordo
I ricordi più belli sono come frutti canditi, anche dopo molto tempo conservano tutta la loro dolcezza.
Egidio Arlotti - tratto da "Miele amaro"
segnalata da Egidio Arlotti martedì 14 ottobre 2003
| ◄ indietro |
| avanti ► |
Puoi eseguire la ricerca nel sito anche tramite Google: