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categoria: Frasi d'amore » lettere
ci sono momenti,giorni,o peggio ancora,periodi,che mi sento particolarmente solo!
pur avendo una famiglia che tutto sommato va bene,sempre con i suoi alti e bassi..pur avendo dei fantastici amici,che ci sono sempre,ti vogliono bene,sei parte di loro come loro lo son di mee,manca sempre quella figura femminile detta "compagna" che ci accompagna,anche soltanto nella mente,tutto il giorno!
quella persona che ti da' quello stimolo in piu per vivere la giornata..quella persona che ti impegna quasi costantemente il pensiero,nel cercare di renderla contenta e vogliosa di stare con te..
quella persona c'era(è qui che volevo arrivare eh eh!)..
lei è stata..tutto..
mi ha fatto felice,ho lottato e lottato per averla tra le mie braccia..
mi ha fatto soffrire,quando spariva quegli istanti..
mi ha fatto piangere,ridere..mi ha fatto amarare la vita piena,come odiare il mondo intero!!!
tutte le ho passate!e pur sapendo pienamente che l'unica cosa che mi è rimasta in mano è un pugno pieno di rancore nei suoi confronti(per via di come è finita..)non smetto mai di pensarla!
sarà che non ho trovato qualc'una che le da testa..
non lo so..
l'unica cosa sicura è che sono dietro un vetro..la posso sentire,parlarle,vederla..ma c'è sempre sto' vetro che,se sto lontano,non la sento..se mi avvicino,rischio di appannarlo,e non vedere le cose come pienamente stanno!
il possibile lo sto facendo..LONTANO,LONTANO!
ma piu aumento la distanza,piu cresce il desiderio di lei..e mi sentro fregato!!!
fortunamente non sto piu male come prima..il tempo è passato,lei ha la sua relazione,io ho avuto le mie, collezionando altri insuccessi..cerco di andare avanti sorridento!
e siceramente,adesso che ho scritto,non mi sembra tutto questo grande problema!!!!esternare fa' bene!ahahah..sto impazzendo :)
segnalata da trasandato lunedì 9 agosto 2010
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categoria: Aforismi » vita
Il dilemma dei porcospini
Alcuni porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini,
per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati.
Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme,
si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali.
finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca,
che rappresentava per loro la migliore posizione.
Così il bisogno di società, che scaturisce dal vuoto e dalla monotonia della propria interiorità,
spinge gli uomini l'uno verso l'altro;
le loro molteplici repellenti qualità e i loro difetti insopportabili,
però, li respingono di nuovo l'uno lontano dall'altro.
La distanza media, che essi riescono finalmente a trovare
e grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia e nelle buone maniere.
A colui che non mantiene quella distanza,
si dice in Inghilterra: keep your distance! –
Con essa il bisogno del calore reciproco è soddisfatto in modo incompleto,
in compenso però non si soffre delle spine altrui.
- Colui, però, che possiede molto calore interno preferisce rinunciare alla società,
per non dare né ricevere sensazioni sgradevoli.
segnalata da marines venerdì 12 agosto 2011
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categoria: Proverbi » animali » cane
COSA IMPARO DAL MIO CANE:
Non disdegnare mai l'opportunità per andare a fare un giretto.
Lascia che l'esperienza dell'aria pure e del vento sulla faccia, siano pura estasi.
Quando qualcuno che ami arriva a casa, corrergli sempre incontro.
Quando qualcosa non ti interessa più di tanto, pratica l'obbedienza.
Fai in modo che gli altri sappiano quando hanno invaso il tuo territorio.
Fai pisolini e stirati prima di alzarti.
Corri, salta e gioca quotidianamente.
Mangia con gusto ed entusiasmo.
Sii fedele.
Non cercare mai di essere qualcosa che non sei.
Se quello che vuoi è seppellito (difficile da trovare), scava finché non lo trovi.
Nelle giornate calde, bevi molta acqua e sdraiati all'ombra di un albero.
Quando sei felice, balla in cerchio e muovi tutto il corpo.
Quante volte ci sei rimasto male, non cadere nei rimorsi, torna indietro di corsa e fai amicizie.
Deliziati con la gioia semplice di una passeggiata.
Rigirati sempre tre volte prima di sdraiarti.
Se sei stanco, fai un pisolino.
Condividi sempre il tuo gioco preferito.
Non perdere mai la possibilità di coccole.
Le attenzioni non sono mai da prendere per scontate.
Bacia sempre quelli con cui sei arrabbiato per sistemare meglio le cose
segnalata da marines martedì 23 ottobre 2012
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categoria: Frasi d'amore » lettere
Mi sei tornata in mente guidavo in autostrada e ho dovuto fermare l'auto. Ho fermato l'auto non potendo fermare i pensieri, se avessi potuto fermare i pensieri avrei proseguito, ma tanto avrei ripreso a pensarti appena uscito dal casello.
E anche in questo caso i pensieri mi avrebbero seguito fino a casa e sarei rimasto tutta la notte a pensarti, magari chiuso nel garage.
Così mi sono fermato quì. Piove e la radio suona.
Cioè qualcuno ha suonato, tanti anni fa, e adesso la radio trasmette quello che è stato registrato allora.
Volevo dirti.
Anzi voglio ditri, ma non posso dirti, posso solo dire perchè tu non ci sei, anzi posso solo pensare perchè dire, cioè parlare ad alta voce, così, da solo, mi spaventa.
Diciamo che, anzi dico che, anzi penso che:
Se tu fossi qui ti direi...
Ma se tu fossi qui non direi nulla, ti guarderei amoroso e perduto, ti accompagnerei fino a quel piccolo bar giallastro e malaticcio in mezzo alla piazzola di sosta, rifugio di camionisti Oddissei dei Diesel.
Lì potremo sederci e prendere qualcosa assieme.
Quando dico prendere intendo dire bere, naturalmente dopo aver pagato.
Prendere è un verbo che indica un gesto fisico, manuale.
Per esempio, si prende una decisione, moglie, freddo, velocità, coraggio.
Mi sa che non ho azzecato neanche un esempio. Va bè, non è il caso di essere pignoli.
In quanto al prendere insieme...bè, anche questo è inesatto.
Non si prende il caffè insieme, con due bocche nella stessa tazzina, e non si mangia un panino insieme se non in casi di grande intimità, romanticismo e reciproche garanzie igieniche.
Avremmo potuto prendere, stando vicini, due bibite o caffè o liquori diversi o anche uguali, ma in bicchieri diversi.
Ma che serve sognare. Piove e tu non ci sei.
O forse dovrei dire piovono perchè non è una goccia, ma molte e inoltre non è che tu non ci sei, tu non sei qui ma sei sicuramente da qualche parte.
Sento, anzi immagino di sentire cosa diresti se tu sentissi le cose che ho detto (anzi che ho pensato); tu diresti: "Ecco, ancora una volta divaghi, ti perdi dietro le parole, parli, parli, e intanto il tempo passa e quasi non c'è tempo per noi".
Così dicevi quando stavamo insieme.
Insieme voleva dire a un metro, a volte due, a volte molto vicini, in certi casi...bè, hai raggione anche tu, divago ancora una volta.
Comunque non ci sei, mi manchi, sto male, ho voglia di...
[...]
Potrei chiamarti al cellulare ma so già che la tua voce sarebbe fredda, cioè non è che sentirei freddo all'orecchio, sarebbe il tono della tua voce a raggiungermi l'animo, la tua indifferenza, eppure avrei tante cose da dirti.
E se quel cellulare, magicamente ci facesse tornare vicini in una notte di pioggia, anzi di piovono, potrei dirti che ti amo e basta, senza divagazioni.
[...]
Ma stanotte no, non voglio divagare, mi sento troppo solo.
Si è sempre soli una notte di troppo.
stefano benni - tratto da teatro 2
segnalata da gloria lunedì 4 agosto 2003
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categoria: Frasi d'amore
Figlio del Male
Nessuno sa è capisce
quanto è crudele una vita che finisce
in un barcollante sentiero di dolori e di pene,
sempre in cerca di roba da mettere in vena.
Lo stato non nutre il tuo palato,
vorrebbe solo tenerti legato;
lontano dagli occhi della gente per bene,
pericoloso assassino che disprezza e teme.
Loro non vedono in te un malato,
aborrono solo il tuo operato,
vorrebbero vivere più tranquilli,
tapparsi le orecchie e non sentire che strilli.
Ma un tempo anche tu vivevi beato,
non commettevi ogni giorno reati,
forse non eri proprio contento
ma avevi famiglia, amici, parenti.
Volevi studiare o trovarti un lavoro
e magari la sera passavi le ore
pensando alla vita e al tuo futuro
che sembrava lontano e ti dava paura.
Così un bel giorno diventasti pazzo,
smettesti di essere quel bravo ragazzo
e provasti per gioco solo una volta,
ma finisti fregato dalla tua sorte.
Figlio del male, senza più denti,
figlio di un mondo di prepotenti.
Voi che vi arricchite con queste sostante,
che generate feriti senza speranza,
più proibite e più guadagnate,
più questo mondo rimane drogato
dalla vostra arroganza e dalla ignoranza.
E tu che triste ti fai ogni sera,
tu che non cerchi più primavere,
attendi solo nella notte
l'attimo gelido della morte.
segnalata da Stress lunedì 13 ottobre 2003
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categoria: Frasi d'amore
Cuore,
dottore asporti pure
non sono mai stato portato ad amare
Rene,
ne lasci solo un pezzo
mi serve quando vengo colpito basso
Polmone,
lei sa che cosa fare
mi fermo troppo spesso per respirare
Stomaco,
dottore tolga il tutto
da troppo tempo digerisco ogni fastidio
Somministri pure anestetico vitale
voglio diventare insensibile al dolore
Chiedo rimanere sotto lunga osservazione
addormenti pure ogni forma di passione
Fegato,
io non ne ho mai avuto
Milza,
mi fa male quando è in uso
Occhio,
ho già visto abbastanza
Orecchio,
ha una grande importanza
Somministri pure anestetico vitale
voglio diventare insensibile al dolore
Chiedo rimanere sotto lunga osservazione addormenti pure ogni forma di passione ogni forma di dolore … ogni forma di dolore … ogni forma di dolore …
Meccanismi - tratto da Il Nucleo
segnalata da ambra sabato 13 dicembre 2003
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categoria: Frasi d'amore » lettere
E rieccomi ancora una volta
non ti dico l'ultima volta che ti scrivo, ma quasi
si è così mi sto stancando continuo a cambiare sentimenti nei tuoi confronti, a farmi false illusioni che inevitabilmente distruggi
non ho mai pensato che sia colpa tua, l'unica responsabilità che ti potrei attribuire è che sei sempre assente e dopo l'ultima orribile telefonata in cui ti chiedevo un pò di tempo il nostro rapporto è capitolato e da li c'è stato il punto di non ritorno
credevo di averti deluso, invece sei tu che non fai altro che deludermi e mi sto arrabbiando!!!
ho voluto negarlo a me strassa ma è inutile continuare a nascondersi dietro a un dito IO TI AMO!
non credo che riuscirò mai a dirtelo, e non so neanche se mai ci rivedremo
ho tanto amore nel cuore che potrebbe bastare per tutti e due ma non sarebbe giusto nei tuoi confronti
mi hai capita troppo bene, almeno all'inizio sembrava che mi conoscessi da sempre ed ora che cosa è successo?!?!
non riesco a smettere di pensarti e ad amarti
ma mi passerà, quello che ho capito è che non mi vuoi più bene, o forse non me ne hai mai voluto?
sono dubbi che mi vengono, e mi farebbe molto male se fosse veramente così
vedi il tuo ricordo sicuramnete rimarrà sempre con me perchè sei tu, sei speciale per quanto sia stata strana la nostra "storia", vorrei poterti dire che per qualsiasi cosa ci sarò sempre (anche se mi sono resa conto che non ti serve minimamente il mio aiuto)
forse non ci rivedremo o non ci sentiremo più, ma ti amo
e credimi che non avrei mai creduto che poteva andare a finire così
sono scelte che si fanno, io te le ho dette a voce, tu me le fai capire con i tuoi comportamenti
probabilmente con te ho sbagliato tutto, ma non sono stati errori commessi di proposito
vorrei ricominciare tutto dall'inizio dalla prima sera che siamo usciti, io e te da soli
qualsiasi cosa accadrà tra di noi ti vorrò sempre bene, semplicemente perchè sei tu!
non ti dimenticherò mai ed un angolino nel mio cuore lo sai è riservato per te
TI AMO
segnalata da gloria venerdì 26 dicembre 2003
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categoria: Poesie
Il Regalo di Natale (poesia in rima schiaffeggiata)
Pensavo per Natale di farti un bel regalo,
ma mi rodeva il dubbio se consegnarlo a mano,
se fartelo portare da un messaggero alato,
o fartelo trovare vicino a un bel gelato.
Ero proprio indeciso sul mezzo che avrei scelto,
però volevo fartelo: di questo ne ero certo.
Non ero neanche certo sul tipo di regalo,
e pensa e ripensa son rimasto sul vago.
Qualcosa per Natale ti voglio regalare,
non resta a questo punto che andartelo a
comperare.
potrei comprar dell'oro ma ci vuol troppo denaro,
ma se non regalo niente poi passo per avaro.
Al fine ho deciso di rispettare l'uso
che fa di dolci vari un vero e proprio abuso.
Sarebbe bella cosa, vista l'occasione,
che io ti regalassi un grande panettone.
Col cuore sollevato al fine l'ho comprato,
e poi tutto contento a casa son tornato.
Il guaio è cominciato leggendo l'etichetta,
che m'ha fatto venire problemi di coscienza.
Elenca grassi saturi,calorie e conservanti,
e tra le cose persino coloranti.
Che cosa mai dannosa ti stò per regalare,
e penso, questa roba, potrebbe farti male.
Infine impietosito dalle gravi conseguenze,
che avrebbe provocato il mio insano gesto,
pensando all'amicizia mi son sacrificato
e tutto il panettone a malincuor mi son mangiato.
Adesso son daccapo che cosa ti regalo?
regali e poi regali, che usanze sono queste?
Ti faccio tanti auguri per queste Sante Feste!
Luciano Vargiu - tratto da ROBYMILLELUCI
segnalata da ROBYMILLELUCI martedì 30 dicembre 2003
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categoria: Frasi d'amore » lettere
Bambini.......
Ciao bambini...........
un giorno ci rivedremo dove nessuno potrà più dividerci,
dove potremo giocare senza paure.
Non si farà tardi per tornare a casa,
nessuno vi farà del male,
nessuno interromperà i vostri sogni
scritti nel più alto dei Cieli.
Chissà se vi ricorderete delle mie carezze ,
quando vi sentivate soli.
Voi che siete più "grandi" dei grandi!
Coi vostri pensieri che quasi nessuno conosce veramente.
Visti con gli occhi ipocriti dei grandi ,quella gente grande solo perchè è nata prima di voi,che non "vedono "i vostri sogni ,ma corrono solo verso una meta che non è la vostra.
La vostra "meta",bambini,è molto più in alto di quella loro.
Per voi bambini che già siete nati "grandi"ma quasi nessuno lo sa:eccovi ancora una carezza,se ne avete bisogno.
Voi,proprio voi che vi accontentate di uno sguardo,di un sorriso sincero,di una carezza fatta al cuore.
Voi che sorridete per nulla,
voi che capite una cosa quando è triste e seria,
voi che vi fate portare ovunque senza sapere dove andrete,
ma già sapete dove volete andare.
Voi che non avete vergogna di fare una carezza,
di abbracciare qualcuno,di dare un bacio.
Bambini ,quanto siete innocenti finchè l'uomo non vi corrompe,non vi cambia e vi fa diventare parte della loro società;qualcuno di voi,però, non cambierà mai!
Cercheranno di portarvi via con loro,ma voi preferirete rimanere soli senza di loro,perchè sapete che non sarete mai soli,ma ci sarà sempre un Angelo che vi accompagnerà se voi volete seguirlo!
Bambini...........che bello!
Solo questa parola ti fa sciogliere:bambini.........
Chissà.................................
Accompagnali sempre nelle difficoltà della Vita,
fa che loro non vedano e non conoscano gli ostacoli della Vita,prima che non siano pronti a portare il peso che hai loro destinato.........proteggili sotto le ali del tuo AMORE Angelo!
Ciao bambini................un giorno vedrò i vostri occhi sorridere per sempre e le vostre Anime risplendere di AMORE,quello che sempre sognate ma quasi nessuno conosce davvero!
Prendetevi ancora una carezza,un abbraccio ed un bacio che riscaldi,per quel poco che può ,la vostra Anima,voi che siete così "grandi" e non lo sapete,voi che siete così "forti" e non lo sapete.......eppure lo siete.
Bambini..........che bello!
segnalata da Luca lunedì 22 novembre 2004
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categoria: Poesie
Lacrime gelate dal vento invernale
Lacrime gelate dal vento invernale
Ti nascondi ma ti sento che piangi,
nel profondo tu viaggi
ma ti sento che piangi;
non fuggire
e non dire ciò che pensi
che ti può far male,
non credere a quello che pensi
non credere a quello che vedi
perché non è quello che veramente c’è;
il buio davanti a te
è solo una notte più lunga
che preannuncia un giorno più bello
e che rievocherà felici momenti
che ora non ricordi
occupati da tristi tormenti,
continue domande
e poche certezze;
ma è inutile piangere
se le lacrime saranno gelate
dal vento invernale.
Ma il freddo glaciale
congela questi momenti
che rimarranno incastonati
nelle fragili membra
che io sento piangere;
è un lieve acuto
quello che si espande in me,
che sopprime il silenzio
e distrugge un sorriso
che un giorno splendeva
vittima di un gelido vento
che mi ha reso freddo
come nelle torpidi sere invernali;
ma ricorda di non piangere
perché nessuno si accorgerà
delle tue lacrime gelate.
segnalata da SuperSte888 giovedì 24 novembre 2005
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categoria: Aforismi
SentirsiNuovo
C’è un momento per amare
un momento per tradire
il momento giusto per ricominciare
C’è un momento per odiare
per capire che non va
C’è il momento dei rimpianti
dei rumori più assordanti
degli amori senza un attimo di tregua
C’è la notte della strega
una notte senza musica, è surreale ridere
…ridere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
C’è un momento di speranza
di saggezza e di pazienza
C’e il momento di follia all’occorrenza
C’è che a volte la paura
fa capire che non va
C’è il momento di sudare
di lavarsi ed asciugare
tutto quello che è rimasto
e che fa male
C’è il momento della resa
mentre l’aria è ancora tesa
è certo irrazionale ridere
…ridere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
….e ridere
…vivere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
…e ridere
…vivere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
segnalata da Laurab mercoledì 21 dicembre 2005
voti: 10; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
Unica e sola
Tu… che cosa mi dai
Nemmeno lo sai
Talmente ti viene naturale.
Tu…che cosa sei di più
Oltre a quello che sei già tu
Così vera e speciale.
Ho bisogno del tuo respiro
Voglio sentirti liscia sulla mia pelle
Dolce settembre, ti ho trovata tesoro
In questo cielo fra tante stelle.
Tu… mi basta quel che sei
Sei quello che vorrei
Non ti voglio cambiare.
Tu… immensa e pura sei
Sorpresa dei giorni miei
Ali per poter volare.
Ho un sogno che ha il tuo stesso nome
Bionda dagli occhi neri
Sei arrivata e non so come
Sei rimasta nei miei pensieri.
Cantami il mio destino
Fuoco al tramonto e alba d'oro
Proteggimi nel tuo cielo sereno
Angelo mio, prezioso tesoro.
Sono fedele
Non sopporterei mai
Di farti del male.
Sei la mia fede
La mia gioia e i miei guai
E quindi speciale.
No, non voglio di più
Sei unica e sola, tu.
LucaG - tratto da MyLirics
segnalata da LucaG martedì 26 settembre 2006
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categoria: Poesie
C'è SOLO IL MIO RESPIRO ORA
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
...Quaggiù è tutto diverso...
...percorro il mio tunnel ma nn c'è luce...
...mi aggrappo,mi stringo ma cado inesorabilmente
nel vuoto...mi sento forte...
...ma non riesco a percepire dentro me nessuna
emozione in quello che faccio...
...continuo a camminare...
...continuo a pensare...
...mi stò uccidendo pian piano...
...Fuggo dalla vita...
...fuggo da quella vita...
...non mi piace lì...
...non mi piace quel mondo....
...Solo quando sono solo che sò di chi mi posso fidare...
...Continuo a combattere contro me stesso...
...voglio vedere quanto riesco a logorarmi...
...stò male...ma non chiedo aiuto...
...mi nascondo dietro una barriera che è oramai invisibile...
...anche io non la riconosco più...
...forse perchè non ho più le forze...
...Mi sembra tutto così scontato lì...
...come se vivessi ogni giorno un film visto un miliardo di volte...
...Sono stanco...
...lì non c'è più niente di nuovo...
...è stato tutto già compiuto...
...tutto già scritto...
...Sono solo all'inizio...
...e mi chiedo già come finirà il mio film...
...quando calerà il sipario...
...parlo con i miei coetanei...
...ma alle mie domande rimangono intorbiditi ...
...come increduli e disorientati...
...INVIDIO LORO perchè...
... sono ingenui...
...INVIDIO LORO perchè...
...si emozionano con poco...
...INVIDIO LORO perchè...
...riescono a fuggire dal niente...
...INVIDIO LORO perchè...
...credono ancora in qualcosa...
...INVIDIO LORO perchè...
...QUAGGIù non ci sono mai scesi...
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
Il pensatore della notte - tratto da il pensatore della notte
segnalata da il pensatore della notte sabato 17 febbraio 2007
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categoria: poesie
LA MIA FAVOLA
Vent’anni fa ho aperto un libro
E se ogni anno fosse un capitolo
Tu sei arrivata nel capitolo diciotto.
Abbiamo riempito un po’ di pagine
Vissuto qualche miracolo
E ogni ricordo rimane stretto.
Penso che ognuno abbia una propria favola
Che un giorno potrà raccontare
Può essere un castello su una nuvola
O semplicemente una donna da amare.
Tu sei la mia favola
E ogni giorno racconto di te
Nei gesti nei movimenti
Nel cercare quello che non c’è.
Cosa cerchi con quegli occhioni
Neri e profondi
Due piccole perle scure
Due piccoli mondi.
Dammi un bacio
E fammi una carezza
Scambiamoci amore
E tenerezza.
È passato un anno e mezzo
Ed è cambiato ciò che c’è intorno
A volte sembrano secoli
A volte sembra il primo giorno.
Beh, questa è per te amore mio
Che andiamo avanti
Tra molti bassi e molti alti
E non ci fermiamo.
Nel bene e nel male
Tu sarai l’unica
Sarai ogni giorno
La mia favola.
LucaG - tratto da MyLyrics
segnalata da LucaG venerdì 25 maggio 2007
voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: poesie
Mamma
Hai iniziato a tribolare fin dalla mia nascita
E' stato un crescendo di bordate pesanti
Intervallate da momenti abbastanza tranquilli
Hai fatto sempre la tua parte, con onesta serenità
Con picchi di gratuita severità, che non meritavo, e che non ti si addiceva
A onor del vero ti ha stressato di più il babbo
Altero, irrequieto, supponente, a volte anche prepotente
Ma senza mai alzare un dito, anche se la lingua fa male più degli schiaffi
E tu, impassibile, paziente, assorbivi tutto e lo fai ancora
Anche se ora è diverso, anche lui
Buffo...
Quando potevate darvi e darmi tanto, il piede era sul freno, inamovibile
Ora, che le primavere sono già considerevoli
E si affacciano pericolosi effetti collaterali
Il fiume della vostra vita scorre lento, ma ancora forte
E parlate, parliamo, ma mai abbastanza, come tutti
Mi spiace, e tanto, di avervi abbreviato l'esistenza
Quel giorno malefico vi è costato anni
Il giorno dopo era già visibile, il cambiamento
Così com'è stato per i nonni...
Per loro ancora peggio, perché già carichi di acciacchi
Nell'arco di 6 anni, da autonomi...
Sono finiti rigidi, in orizzontale, alla mercè del nulla
O al cospetto del tutto...
Sai quanto c'ho pensato, mamma?
Tantissimo, e talvolta mi pare un incubo...
Ma non riesco a sentirmi responsabile
E' una colpa che disconosco, e tu più di altri lo sai
Il rammarico, certo, quello è rimasto
Ma tuo figlio non ha mai avuto un buon rapporto con la dea bendata
E nel tuo cuore conti le cicatrici
Che io ho altrove
Però resisti, ancora, e grazie a me, anche
Che tante volte ti rimprovero di lamentarti troppo
O di non accontentarti di quanto hai, di come sei, di come siamo
Comunque sia... sei stata, e lo sei tuttora, forte
Davvero.
bigbruno - tratto da Pensieri
segnalata da bigbruno domenica 10 giugno 2007
voti: 10; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: poesie
Emozioni perdute
adesso la sera arriva prima
ed io sono un poco infelice
un mare di cose mi passano accanto
ne è passato di tempo
se sto un po’ meglio è solo
quando riesco a dormire
sono troppi i pensieri
sono tanti i ricordi
per restarne sereno
io ti amavo
ti volevo bene davvero
ma ero,giovane assai
avevo le ali ,volevo volare
milioni di sogni
e altri interessi
non capivo quanto eri importante
e quanto mi amavi
eri bella eri il sogno piu’ grande
e come nel sogno
sei rimasta lontana
foschie,nebbie
ma questa sera
è una sera particolare
e si puo’ stare
ancora piu’ male
i miei bianchi capelli
mi fanno capire
che ne e passato di tempo
ma io mi sento morire
mi sei mancata
ogni sera di piu’
vorrei tornare ,
solo un momento
indietro nel tempo
per poterti guardare
solo un istante
per farti capire
quanto sei importante,
ancora oggi
che sei soltanto vento
venti,vento,vento
ed
emozioni perdute
segnalata da aurimper mercoledì 16 gennaio 2008
voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
dimmi come
Dimmi come posso sopravvivere
Senza di te
Adesso che, il tuo nome
È rimasto inciso nel mio cuore
Brucia, come una ferita che non vuole guarire
Senza te
Tutto è buio
Senza te
Tutto è spento
Dimmi come posso fare
Dimmi dove dovrei andare
Dimmi come riuscirai
Ad andare avanti senza noi
Cerco tra i pensieri più bui
E tu ci sei sempre, ovunque
Come potrò fare
Se non riesco nemmeno a respirare…
Senza te
Tutto è buio
Senza te
Tutto è spento
Dimmi come posso fare
Dimmi dove dovrei andare
Adesso il tempo è cambiato
ma il mio dolore è sempre uguale
perché solo guardarti mi fa male
e non c’è spiegazione
e non c’è ragione
semplicemente è amore
Senza te
Tutto è buio
Senza te
Tutto è spento
Dimmi come posso fare
Dimmi dove dovrei andare
Dimmi come
segnalata da °°Shooting.Star°° martedì 19 febbraio 2008
voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti
categoria: Poesie
correre
Come vorrei
Come vorrei camminare con te, su di un prato verde
E sentire l’erba umida sotto i miei piedi scalzi
Provare l’emozione di sentire i sassolini,
...anche se fanno male.
Come vorrei
Come vorrei camminare con te,
mano nella mano,
nell’acqua fresca del mare e sentire
gli schizzi bagniarci i nostri piedi.
Come vorrei
Come vorrei correre contro il vento
Che mi scompiglia i capelli
O sotto la pioggia che si confonde
Con le mie lacrime di gioia.
Come vorrei
Come vorrei correre con te
Verso luoghi e mete sconosciuti
Che sembrano prendere forme
E dimensioni diverse
Come vorrei
Come vorrei correre e provare emozioni
Mai vissute.
Lo vorrei, lo desiderei
Ma so che rimarrà solo un sogno
Anche se di sogni si può vivere.
segnalata da GIOVANNA martedì 8 giugno 2010
voti: 3; popolarità: 1; 0 commenti
categoria: Aforismi » vita
E IO MI SONO GUARDATA DENTRO HO TROVATO LA DONNA FORTE E CONTINUO A VIVERE.
CONTINUO A SORRIDERE, CONTINUO A PARLARE AL VENTO, CONTINUO A DARE CONSIGLI.
MA NESSUNO ASCOLTA, CERTE VOLTE PENSO DI ESSERE TRASPARENTE. LORO MI GUARDA-
NO MA SEMBRANO GUARDARE OLTRE. DAVVERO CERTE VOLTE MI SEMBRA DI SBATTERE
CONTRO UN MURO, DAVVERO MI SEMBRA CHE LA VITA SIA TUTTA SPINE. MA IO NON MI
ARRENDO E VADO AVANTI, MAGARI QUALCHE VOLTA DO’ FASTIDIO, LO SO E LO SENTO, MA
IO SONO UNA PERSONA LEALE DICO SEMPRE QUEL CHE PENSO, SO CHE PUO’ DISPIACERE,
MA PREFERISCO ESSERE SINCERA PIUTTOSTO CHE IPOCRITA. IN QUESTI GIORNI A MILANO,
MI OCCUPO DEI BIMBI. IL GRANDICELLO VA GIA’ ALLA SCUOLA MATERNA, IL PICCOLO A CA-
SA CON ME E LA NUOVA TATA. IL GRANDE E’ PROPRIO UN OMETTO E COME UN PICCOLO
UOMO HA LE SUE PREOCCUPAZIONI. SOFFRE MOLTO PER IL BABBO CHE MANCA PER TANTI
GIORNI, PER LA MAMMA CHE STA A LAVORO TUTTO IL GIORNO. LA SERA E’ STANCO E NER-
VOSO, HA DEGLI SCATTI, FA DISCORSI DA ADULTO. IO CERCO DI CALMARLO, LUI MI ASCOLTA
MA POI CERCA LA TATA. MENO MALE CHE SI E’ AFFEZIONATO SUBITO, E’ GIOVANE, CARINA
E CI SA FARE. VOI MI CHIEDERETE CERCA LA TATA E NON LA NONNA? SI CERCANO LA TATA
E NON ME: SANNO CHE FRA DUE SETTIMANE LI LASCERO’, CERCANO LA CERTEZZA, LA SICU-
REZZA. PER QUESTO MI SENTO TRISTE SAPERE CHE COSI’ PICCOLI SI DEBBA PATIRE LA MAN-
CANZA DEI GENITORI. MA I TEMPI SONO QUEL CHE SONO, IL LAVORO QUANDO C’E’ BISOGNA
GUARDARSELO. TANTO QUANDO SI LIBERA UN POSTO CI SONO MIGLIAIA CHE ASPETTANO.
HO CAPITO PERCHE’ AL NORD SI TROVA LAVORO: QUI SI FA PRESTO A LICENZIARE ANCHE
PER UNA CRETINATA, TANTO HANNO SUBITO IL RICAMBIO, LO SPREMONO E DOPO SI RICO-
MINCIA. PER CUI CHI HA UN BUON LAVORO CERCA DI TENERSELO E CERCA DI NON MANCARE
MAI ANZI DI LAVORARE DI PIU’. E I BIMBI ASPETTANO. LA VITA E’ DAVVERO UN GIARDINO
DI SPINE, LE ROSE SONO STATE RACCOLTE E LE SPINE SONO RIMASTE. IL MIO GIARDINO DI
SPINE NE HA AVUTE TANTE MA, I TEMPI ERANO DIVERSI, DI FIORI NE HO POTUTI RACCO-
GLIERE MOLTI.
segnalata da marines sabato 5 novembre 2011
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categoria: Poesie
I NOSTRI ANNI VERDI
ognuno di noi, nella nostra adolescenza
era chiaro come l'acqua di sorgente,
nel brillare del nostro spirito nascosto,
nell'anima candida, dono di Dio,
nella purezza del nostro cuore,
che scintillava nei nostri occhi,
Gesu nostro fratello amava noi, immensamente
io pregavo e chiedevo, e lui donava
perchè avevo scelto il cielo
perchè lo amavo e lo seguivo,
perdonavo sempre, chi faceva del male
because volevo che Dio, perdonare me sempre,
Amavo il padre mio che è nei cieli,
giocavo accanto all'altare della mia chiesa
io mi sentivo al sicuro, ero ai piedi di Dio
e l'altare era il sacro monte Calvario
avevano insegnato che, durante ogni celebrazione
gli angeli scendevano dal cielo, insieme a Maria,
e la luce del Creatore inondava ogni messa,
io e le mie amiche sorridevamo liete,
nella freschezza del mattino di primavera.
Poi crescendo, il velo della vita si squarcia,
in tutta la sua crudeltà, noi tutti perdiamo
la nostra freschezza e ingenuità
ma una cosa è rimasta,
il mio amore per il Padre mio nei cieli
per Jesus, Maria e gli Angeli.
segnalata da daniela cesta domenica 13 aprile 2014
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