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categoria: Poesie

Quasi un madrigale


Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.

Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine. Ogni giorno
è nostro. Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.

Salvatore Quasimodo

stelline voti: 20; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Il Rinato

Non videro la stella d'oriente
i magi, non andava innanzi a loro
ella per scorta su le nevi ardente;

non improvviso udiron elli il coro
dei Messaggeri in Betleem di Giuda
prostrandosi; non mirra, incenso ed oro

offersero alla creatura ignuda
sopra la paglia della mangiatoia
calda di fiati nella notte cruda;
né, curvi in calca sotto la tettoia
radiosa, i pastori di Giudea
intonarono cantico di gioia.

S'ebbe natività nella trincea cava il Figliuol dell'uomo; e solo quivi,
messo in fasce da piaghe, si giacea.

Fasciato di tristezza era tra i vivi
e i morti, solo; e il ferro e il sangue e il loto
erano innanzi a lui doni votivi.

E non piangea, ma intento era ed immoto.
Laude gli era il rimbombo senza fine
per il silenzio delle nevi ignoto;

cantico gli era il croscio delle mine
occulto; gli era aròmato il fetore
ventato su dalle carneficine.

E sanguinava in fasce; ed il rossore
Si dilatava come immenso raggio,
sicché tutti i ghiacciai parvero aurore,

tutte le nevi parvero il messaggio
dei dì prossimi, l'ombra fu promessa
di luce, il buio fu di luce ostaggio.

Ed intendemmo la parola stessa
del suo profeta: "Un grido è stato udito
in Rama, un mugolio di leonessa,

un lamento, un rammarico infinito:
Rachele piange i suoi figliuoli che non sono più.
Una cosa novella, ecco, è creata.

Il Signore ha creata una virtù
nella carne. Quel ch'apre la matrice
Ei farà santo. Ei semina quaggiù

una semenza d'uomini". Ora dicembre una voce: "Io farò rigermogliare
in carne i tuoi germogli, o genitrice.

Ritieni gli occhi tuoi di lacrimare,
ritieni la tua gioia del lamento;
perché come la rena del tuo mare

t'accrescerò, come la rena al vento
ti spanderò. Eccoti i tuoi figliuoli
moltiplicati dal combattimento.

Senza sudarii tu, senza lenzuoli,
li seppellisci ed io li dissotterro.
Rifioriranno ai tuoi novelli soli,

alla nova stagione ch'io disserro".
E quivi il Figliuol d'uomo era, il Rinato;
e quivi erano il loto e il sangue e il ferro.

E con fasce da piaghe era fasciato;
e sanguinava senza croce, come
per il colpo di lancia nel costato.

Ma "Colui ch'è il più forte" era il suo nome.

Gabriele D'Annunzio

stelline voti: 21; popolarità: 3; 0 commenti

categoria: Poesie

La melanconia


Fonti e colline
chiesi agli Dei:
m'udiro alfine,
pago io vivro'.
Ne' mai quel fonte
co' desir miei,
ne' mai quel monte
trapassero'.

Gli onor che sono?
che val ricchezza?
Di miglior dono
vommene altier:
d'un'alma pura,
che la bellezza
della natura
gusta e del ver.

Ne' può di tempre
cangiar mio fato:
dipinto sempre
il ciel sara'.
Ritorneranno
i fior nel prato
sin che a me l'anno
ritornera'.

Melanconia,
ninfa gentile,
la vita mia
consegno a te.
I tuoi piaceri
chi tiene a vile,
ai piacer veri
nato non e'.

O sotto un faggio
io ti ritrovi
al caldo raggio
di bianco ciel,
mentre il pensoso
occhio non movi
dal frettoloso
noto ruscel;

o che ti piaccia
di dolce luna
l'argentea faccia
amoreggiar,
quando nel petto
la notte bruna
stilla il diletto
del meditar;

non rimarrai,
no, tutta sola:
me ti vedrai
sempre vicin.
Oh come è bello
quel di viola
tuo manto, e quello
sparso tuo crin!

Più dell'attorta
chioma e del manto,
che roseo porta
la dea d'amor;
e del vivace
suo sguardo, o quanto
più il tuo mi piace
contemplator!

Mi guardi amica
la tua pupilla
sempre, o pudica
ninfa gentil;
e a te, soave
ninfa tranquilla,
fia sacro il grave
nuovo mio stil.

Ippolito Pindemonte

stelline voti: 20; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Alla primavera

Perché i celesti danni
Ristori il sole, e perché l'aure inferme
Zefiro avvivi, onde fugata e sparta
Delle nubi la grave ombra s'avvalla;
Credano il petto inerme
Gli augelli al vento, e la diurna luce
Novo d'amor desio, nova speranza
Ne' penetrati boschi e fra le sciolte
Pruine induca alle commosse belve;
Forse alle stanche e nel dolor sepolte
Umane menti riede
La bella età, cui la sciagura e l'atra
Face del ver consunse
Innanzi tempo? Ottenebrati e spenti
Di febo i raggi al misero non sono
In sempiterno? ed anco,
Primavera odorata, inspiri e tenti
Questo gelido cor, questo ch'amara
Nel fior degli anni suoi vecchiezza impara?
Vivi tu, vivi, o santa
Natura? vivi e il dissueto orecchio
Della materna voce il suono accoglie?
Già di candide ninfe i rivi albergo,
Placido albergo e specchio
Furo i liquidi fonti. Arcane danze
D'immortal piede i ruinosi gioghi
Scossero e l'ardue selve (oggi romito
Nido de' venti): e il pastorel ch'all'ombre
Meridiane incerte ed al fiorito
Margo adducea de' fiumi
Le sitibonde agnelle, arguto carme
Sonar d'agresti Pani
Udì lungo le ripe; e tremar l'onda
Vide, e stupì, che non palese al guardo
La faretrata Diva
Scendea ne' caldi flutti, e dall'immonda
Polve tergea della sanguigna caccia
Il niveo lato e le verginee braccia.
Vissero i fiori e l'erbe,
Vissero i boschi un dì. Conscie le molli
Aure, le nubi e la titania lampa
Fur dell'umana gente, allor che ignuda
Te per le piagge e i colli,
Ciprigna luce, alla deserta notte
Con gli occhi intenti il viator seguendo,
Te compagna alla via, te de' mortali
Pensosa immaginò. Che se gl'impuri
Cittadini consorzi e le fatali
Ire fuggendo e l'onte,
Gl'ispidi tronchi al petto altri nell'ime
Selve remoto accolse,
Viva fiamma agitar l'esangui vene,
Spirar le foglie, e palpitar segreta
Nel doloroso amplesso

Giacomo Leopardi

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

Raggio di sole

Raggio di sole
che sfiori la piccola rosa
coperta di gelo
in un mattino d'inverno
come bacio
riscaldi il suo piccolo cuore
infreddolito
e riaccendi i suoi colori
sbiaditi
che più non brillano
alla danza dell'estate.
Risveglia il suo spirito
al tuo tepore
perchè il suo stelo
ritrovi vigore
perchè apra i suoi petali
ancora una volta
fiduciosa
ad una nuova stagione.

Neris

segnalata da Neris venerdì 11 gennaio 2013

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

FREDDO RAGGIO DI SOLE

il freddo raggio di sole, attraversa i tronchi
degli alberi spogli, fa brillare i cristalli di neve,
il bosco sembra magico nella lucentezza del tramonto,

riverbero invernale, che abbraccia ogni cosa,
abbraccia il cuore e fa scendere una lacrima silenziosa,
tutto è intatto e puro, regna la luce che piano,

torna nel cielo, i passeri cinguettando, salutano,
gli occhi brillano, per tanta bellezza,
l'anima esulta, per tanto amore divino,

lo spirito di Dio, vive nella natura
e dentro di noi, splende in tutto, il suo amore,
rispetto, cura, amore, benevolenza, carità,

dobbiamo avere per noi stessi, e il mondo intero.

Daniela Cesta

segnalata da DANIELA CESTA domenica 18 gennaio 2015

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categoria: poesie

benvenuto raggio di sole

benvenuto raggio di sole, voglio un bacio
fatto di vento e sole, un bacio caldo del mare
un bacio di fuoco e pungente, come un occhio di luce,

perchè l'amore è il senso della vita,
crea orizzonti infiniti nel cuore,
lascia alle nostre spalle il buio dell'anima,

mentre le nostre pupille, brillano come stelle,
nella gioia del nostro, essere se stessi, sempre,
armonia dello spirito, nel luogo misterioso.

dentro di noi.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta mercoledì 1 aprile 2015

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categoria: Poesie

Ogni raggio di sole che si riflette nei tuoi occhi...fa di me una goccia di ghiaccio...che si scioglie...senza essere toccato dal tuo sguardo

Nico Gurr

segnalata da nico martedì 4 giugno 2002

stelline voti: 28; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

amicizia

l'amicizia è un raggio di sole ke entra nel cuore e t fa vivere....nn spegnere questo raggio xkè devi sapere ke nella vita qualcuno ha bisogno di te.

segnalata da cippi89 giovedì 6 aprile 2006

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

ti ricordi quella mattina che quel sole tropicale sali' piu' che veloce le scale,busso' alla nostra finestra e con un raggio di sole caldo illumino' il tuo seno,illumino' noi due,per farci capire che noi dopo una notte d'amoreeravamo le madri di tutte le aurore..........

cesare

segnalata da cesare mercoledì 22 agosto 2007

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

A… Carmela

Splende il sole,
con i suoi raggi illumina il mondo,
splende il sole nei tuoi occhi
quando mi guardi,
i suoi raggi illuminano me,
la mia vita.
Tu sei il mio sole.

segnalata da Egidio domenica 14 gennaio 2007

stelline voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Imbrunire

Gli ultimi raggi di sole con il loro tepore accarezzano
le languide acque del fiume nel loro perpetuo scorrere in
sinuose curve disegnate nel tempo. Un riflesso di luce gioca
sull'acqua mentre una leggera brezza increspa la superficie
regalando danze dorate. Le ultime imbarcazioni scivolano calme
verso il porticciolo e i pescatori, con un sorriso stanco e la
pelle brunita dal sole, si salutano con gesti lenti e antichi
incorniciati dall'aggraziato volteggiare d'un airone in cerca della
sua compagna. Un ultimo guizzo d'un raggio di sole regala fiochi
riflessi a salutare il giorno che scivola nell'imbrunire.

vincenzo corsaro

segnalata da vincenzo corsaro giovedì 4 ottobre 2012

stelline voti: 7; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

....morire nelle profondità degli abissi del ricordo....smarrirsi in aridi deserti di tristezza e malinconia....permettere alle lacrime di abbandonare il caldo giaciglio del cuore nel sentire l'urlo straziante di una foglia che cerca di ribellarsi alla spietàta volontà del vento per amore del suo ramo.....una foglia che si abbandonerà fra le braccia della morte, trafitta dagl'innocenti raggi del sole...

Aquila Nel Vento

segnalata da Aquila Nel Vento domenica 22 settembre 2002

stelline voti: 52; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Mondo perfetto

Ho sognato il cielo, azzurro piu' che mai riflettersi nell'azzurro di un fiume,come una dolce melodia di suoni e risate di bimbi giocosi su un prato;un semplice suono invade l'udito,e' quello del vento che soffia la superfice del fiume;delle rondini sospese dal vento coprono i miei occhi da un raggio di sole muovendosi qua' e la' nell'azzurro. Semplice e morbido e' il paesaggio, come l'erba di un campo fiorito che concede il riposo del corpo.In questa immensa pianura di un mondo che non esiste, rincuoro l'animo sfuggendo dai pensieri, nella speranza di un mondo perfetto.

fanny

segnalata da fanny domenica 20 marzo 2005

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Sento il profumo della primavera...sento il venticello che spira tra i fiori...sento le cicale cantare....ma non sento te!
Vedo il vento che accarezza il grano...vedo le lucciole che illuminano la notte...vedo il sole sorgere, ma non vedo te!
Sei come la neve che si scioglie al primo raggio di sole...sei come una foglia autunnale che scivola via da un ramo...
il tempo scorre e con esso la possibilità di riverderti....

Nico Gurr...

segnalata da nico domenica 16 giugno 2002

stelline voti: 26; popolarità: 3; 0 commenti

categoria: Poesie

...Irraggiungibile come arcobaleno

...Irraggiungibile come un'arcobaleno,
sei passata di fianco a me, e hai illuminato come un raggio di sole la mia vita ma con altrettanta rapidità sei svanita, lasciando nel buio più assoluto solo un ricordo che non dimenticherò mai più!

Nico

segnalata da Nico Gurr... giovedì 4 marzo 2004

stelline voti: 8; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

TE...

Il sole splende sui tuoi soffici capelli,
illumina i tuoi occhi,
i raggi del sole scivolano sulla tua pelle e cospargono il tuo corpo di luce,
appari come l'alba dove la notte tarda a venire.
Le onde della tua voce risuonano come il canto di una sirena e io vago nei miei pensieri come naufrago in cerca di TErra.

Nico Gurr...

segnalata da Nico Gurr... giovedì 18 marzo 2004

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categoria: Poesie

poesie romantiche

- Te che del mondo sei il mio ricordo - Tra le dolcissime note io ti ricordo. Tra le ira placate io ti ricordo. Tra i tremanti sospiri io ti ricordo. Tra il pallore di una rosa io ti ricordo. Tra la luce offuscata dell'amore io ti ricordo. Tra i raggi del sole io ti ricordo.. Ti ricordo come non mai.. ti ricordo ogni giorno, ed gni mi ricorda te.. Te che sei il desiderio di un ritorno, il frammento di una vita, una pagina della storia.. Te che sei il mio ricordo..

flo95 - tratto da floriana lombardo

segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013

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categoria: poesie

il risveglio della terra

i tronchi silenziosi, stanno rivestendosi
di piccole e fulgide gemme,

nella foresta tutto è incanto di amore
nell'ebbrezza di fine inverno,

la terra sbadiglia, ai primi raggi di sole,
melodioso e allegro il bosco,

il sonno è quasi finito, esce il ghiro,
per pochi minuti, osserva tutto,

lo scoiattolo, corre veloce, sui rami ancora spogli
la volpe lesta, con il suo pelo rosso e fulgido,

qualche passero cinguetta sonoro,
giocano in aria tra loro,

le prime piccole margherite
sorridono candidamente,

l'acqua mormora tra i cespugli e gli alberi
parla a tutti con rispetto e devozione,

sopra il bosco vola il falco,
rapido, elegante, orgoglioso,

i raggi del sole scintillano
abbracciando ogni cosa.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta martedì 11 marzo 2014

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categoria: Poesie

a mia madre

I tuoi occhi smarriti in un raggio di sole,
il tuo corpo trasportato da una nube di gelo.
Troverai riposo nei prati d'un mondo migliore, destinato a dolci creature nell'azzurro cielo,
azzurro tu sei il color dei occhi di mia madre.

segnalata da gianni venerdì 28 ottobre 2011


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