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categoria: Poesie

Era de maggio

Era de maggio e te cadeano ‘nzino
a schiocche a schiocche li ccerase rosse...
Fresca era ll’aria e tutto lu ciardino
addurava de rose a ciente passe.

Era de maggio — io, no, nun me scordo —
na canzona cantàvamo a ddoje voce:
cchiù tiempo passa e cchiù me n’allicordo,
fresca era ll’aria e la canzona doce.

E diceva. «Core, core!
core mio, luntano vaje;
tu me lasse e io conto ll’ore,
chi sa quanno turnarraje!»

Rispunnev’io: «Turnarraggio
quanno tornano li rrose,
si stu sciore torna a maggio
pure a maggio io stonco cca».

E so’ turnato, e mo, comm’a na vota,
cantammo nzieme lu mutivo antico;
passa lu tiempo e lu munno s’avota,
ma ammore vero, no, nun vota vico.

De te, bellezza mia, m’annamuraje,
si t’allicuorde, nnanze a la funtana:
l’acqua Ilà dinto nun se secca maje.
e ferita d’ammore nun se sana.

Nun se sana; ca sanata
si se fosse, gioia mia,
mmiezo a st’aria mbarzamata
a guardare io nun starria!

E te dico — Core, core!
core mio, turnato io so’:
torna maggio e torna ammore,
fa de me chello che buo’!

Salvatore Di Giacomo

stelline voti: 14; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Il carnevale di Gerti


Se la ruota si impiglia nel groviglio
delle stesse filanti ed il cavallo
s'impenna tra la calca , se ti nevica
fra i capelli e le mani un lungo brivido
d'iridi trascorrenti o alzano i bambini
le flebili ocarine che salutano
il tuo viaggio e i lievi echi si sfaldano
giù dal ponte sul fiume
se si sfolla la strada e ti conduce
in un mondo soffiato entro una tremula
bolla d'aria e di luce dove il sole
saluta la tua grazia-hai ritrovato
forse la strada che tentò un istante
il piombo fuso a mezzanotte quando
finì l'anno tranquillo senza spari.

Ed ora vuoi sostare dove un filtro
fa spogli i suoni
e ne deriva i sorridenti ed acri
fumi che ti compongono il domani;
ora chiedi il paese dove gli onagri
mordano quadri di zucchero dalle tue mani
e i tozzi alberi spuntino germogli
miracolosi al becco dei pavoni.

(Oh , il tuo carnevale sarà più triste
stanotte anche del mio , chiusa fra i doni
tu per gli assenti:carri dalle tinte
di rosolio , fantocci ed archibugi,
palle di gomma , arnesi da cucina
lillipuziani:l'urna li segnava
a ognuno dei lontani amici l'ora
che il gennaio si schiuse e nel silenzio
si compì il sortilegio.E' carnevale
o il dicembre s'indugia ancora?Penso
che se muovi la lancetta al piccolo
orologio che rechi al polso , tutto
arretrerà dentro un disfatto prisma
babelico di forme e di colori...)

E il natale verrà e il giorno dell'anno
che sfolla le caserme e ti riporta
gli amici spersi e questo carnevale
pur esso tornerà che ora ci sfugge
tra i muri che si fendono già.Chiedi
tu di fermare il tempo sul paese
che attorno si dilata?Le grandi ali
screziate ti sfiorano , le logge
sospingono all'aperto esili bambole
bionde , vive , le pale dei mulini
rotano fisse sulle pozze garrule.
Chiedi di trattenere le campane
d'argento sopra il borgo e il suono rauco
delle colombe?Chiedi tu i mattini
trepidi delle tue prode lontane?

Come tutto si fa strano e difficile
come tutto è impossibile , tu dici.
La tua vita è quaggiù dove rimbombano
le ruote dei carriaggi senza posa
e nulla torna se non forse
in questi disguidi del possibile.
Ritorna là fra i morti balocchi
ove è negato pur morire;e col tempo che ti batte
al polso e all'esistenza ti ridona,
tra le mura pesanti che non s'aprono
al gorgo degli umani affaticato,
torna alla via dove con te intristisco
quella che mi additò un piombo raggelato
alle mie , alle tue sere:
torna alle primavere che non fioriscono.

Eugenio Montale

stelline voti: 18; popolarità: 3; 0 commenti

categoria: Poesie

La quiete dopo la tempesta

assata è la tempesta:
Odo augelli far festa, e la gallina,
Tornata in su la via,
Che ripete il suo verso. Ecco il sereno
Rompe là da ponente, alla montagna;
Sgombrasi la campagna,
E chiaro nella valle il fiume appare.
Ogni cor si rallegra, in ogni lato
Risorge il romorio
Torna il lavoro usato.
L'artigiano a mirar l'umido cielo,
Con l'opra in man, cantando,
Fassi in su l'uscio; a prova
Vien fuor la femminetta a còr dell'acqua
Della novella piova;
E l'erbaiuol rinnova
Di sentiero in sentiero
Il grido giornaliero.
Ecco il Sol che ritorna, ecco sorride
Per li poggi e le ville. Apre i balconi,
Apre terrazzi e logge la famiglia:
E, dalla via corrente, odi lontano
Tintinnio di sonagli; il carro stride
Del passeggier che il suo cammin ripiglia.
Si rallegra ogni core.
Sì dolce, sì gradita
Quand'è, com'or, la vita?
Quando con tanto amore
L'uomo à suoi studi intende?
O torna all'opre? o cosa nova imprende?
Quando de' mali suoi men si ricorda?
Piacer figlio d'affanno;
Gioia vana, ch'è frutto
Del passato timore, onde si scosse
E paventò la morte
Chi la vita abborria;
Onde in lungo tormento,
Fredde, tacite, smorte,
Sudàr le genti e palpitàr, vedendo
Mossi alle nostre offese
Folgori, nembi e vento.
O natura cortese,
Son questi i doni tuoi,
Questi i diletti sono
Che tu porgi ai mortali. Uscir di pena
È diletto fra noi.
Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge e di piacer, quel tanto
Che per mostro e miracolo talvolta
Nasce d'affanno, è gran guadagno. Umana
Prole cara agli eterni! assai felice
Se respirar ti lice
D'alcun dolor: beata
Se te d'ogni dolor morte risana.

Giacomo Leopardi

stelline voti: 22; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Nel grazioso tempo onde natura


Nel grazioso tempo onde natura
Fa più lucente la stella d'amore,
Quando la terra copre di verdura,
E li arboscelli adorna di bel fiore,
Giovani e dame ed ogni creatura
Fanno allegrezza con zoioso core;
Ma poi che 'l verno viene e il tempo passa,
Fugge il diletto e quel piacer si lassa.
Cosi nel tempo che virtù fioria
Ne li antiqui segnori e cavallieri,
Con noi stava allegrezza e cortesia,
E poi fuggirno per strani sentieri,
Si che un gran tempo smarirno la via,
Ne' del più ritornar ferno pensieri;
Ora è il mal vento e quel verno compito,
E torna il mondo di virtù fiorito.
Ed io cantando torno alla memoria
Delle prodezze de' tempi passati,
E contarovi la più bella istoria
(Se con quiete attenti me ascoltati)
Che fusse mai nel mondo, e di più gloria,
Dove odireti e degni atti e pregiati
De' cavallier antiqui, e le contese
Che fece Orlando alor che amore il prese.

Matteo Maria Boiardo - tratto da Canto Primo

stelline voti: 12; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Serata


Mi sono bardato per la serata
(dal momento che volete vedermi
nei vestiti che gridano: non è lui)
Io che respiravo alle giunture degli abiti vecchi
come un insetto
Mi son bardato per la serata.

E - tremando - dall'anticamera riscaldata
mi son prodotto nella luce, negli specchi e sorrisi

- un sorcio traversa il salone
del transatlantico -

E nuotando nella luce, negli specchi e sorrisi
dell'accoglienza cordiale
mi son trovato a parlare
delle sole cose care
a spiegare e difender la causa della mia vita.

Ma ho visto - a tempo -
il respiro della mia passione
congelarsi contro i vostri visi.
A un tempo mi avete guardato
come un drago che butta fuoco.

Mi domando perché mi avete invitato.

Ma se è perché ho scritto
tre parole sincere
e vorreste il segreto
di questo mestiere:
ci son sette porte
e ho perso la chiave
per poterci tornare.
Se le ho dette, vuol dir che avran traboccato.
Alzatevi presto
vedrete alzarsi la lodola
quando il sole ha chiamato.
Nella via mentre rincasate
su molle compensate
ritrovo la mia chiave, solo.

Sono stato visitato
sono stato auscultato
riconosciuto abile a vita coraggiosa.

Dieci volte respinto
ricomincero'
E se proprio fossi disteso
una polla di sangue al petto
aspettate a venirmi vicino
ancora non vi accostate...
Ma ho trovato la mia chiave
solo
ma vi ringrazio
ma son tornato dove non potete venire
dove son certo che la mia parola
senza averla gridata
non posso
morire.

Piero Jahier - tratto da Ragazzo

stelline voti: 16; popolarità: 7; 0 commenti

categoria: Poesie

De gli occhi de la mia donna si move

De gli occhi de la mia donna si move
un lume sì gentil che, dove appare,
si veggion cose ch'uom non pò ritrare
per loro altezza e per lor esser nove:
e de' suoi razzi sovra 'l meo cor piove
tanta paura, che mi fa tremare
e dicer: "Qui non voglio mai tornare";
ma poscia perdo tutte le mie prove:
e tornomi colà dov'io son vinto,
riconfortando gli occhi paurusi,
che sentier prima questo gran valore.
Quando son giunto, lasso!, ed è son chiusi;
lo disio che li mena quivi è stinto:
però proveggia a lo mio stato Amore.

Dante Alighieri

stelline voti: 30; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Pescia-Lucca


Ho vissuto
nelle città più dolci della terra
come una rondine passeggera.
Lucca era
un nido difficile tra le vigne
impolverate, in fondo a bianche strade,
donde sarebbe traboccata
con ali troppo folli
pe' tuoi cieli molli, Toscana,
antica giovinezza.
Malcerta ebbrezza, malcelata infanzia
lungo le case di Lunata
sfiorate in un tram accanto al guidatore,
la morte è questa
occhiata fissa ai tuoi cortili
che una dice sorpresa
facendosi solecchio dalla soglia:
e' nata primavera,
sono tornate le rondini.

Piero Bigongiari - tratto da Le mura di Pistoia

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categoria: Poesie

Sogno

Per un attimo fui nel mio villaggio,
nella mia casa. Nulla era mutato.
Stanco tornavo, come da un viaggio;
stanco al mio padre, ai morti, ero tornato.
Sentivo una gran gioia, una gran pena;
una dolcezza ed un'angoscia muta.
- Mamma? - E' là che ti scalda un pò di cena. -
Povera mamma! e lei, non l'ho veduta.

Giovanni Pascoli

stelline voti: 15; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Io son da l'aspettar omai si stanca


Io son da l'aspettar omai si stanca,
si vinta dal dolor e dal disio,
per la si poca fede e molto oblio
di chi del suo tornar, lassa, mi manca,
che lei, che 'l mondo impalidisce e 'mbianca
con la sua falce e dà l'ultimo fio,
chiamo talor per refrigerio mio,
si 'l dolor nel mio petto si rinfranca.
Ed ella si fa sorda al mio chiamare,
schernendo i miei pensier fallaci e folli,
come sta sordo anch'egli al suo tornare.
Cosi col pianto, ond'ho gli occhi miei molli,
fo pietose quest'onde e questo mare;
ed ei si vive lieto ne' suoi colli.

Gaspara Stampa - tratto da Rime

stelline voti: 17; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Freddissima resurrezione


Freddissima resurrezione, da
anni non è cosi: sui bastioni stenta,
torna clandestina la novita'
delle gemme, un'immensa, macilenta

spoglia dilaga, copre la citta'
anche se già il crepuscolo s'inventa
con loschi bagliori un'eternita'
senza gloria. Non più della perenta

pelle in cui vive, da cui sguscera'
per vivere la serpe è questo niente
che ci separa, aria da foglie, gente

che aspetta pallidamente di qua
e di là d'una lapide, i non morti
ancora dai non ancora risorti.

Giovanni Raboni - tratto da Ogni terzo pensiero

stelline voti: 10; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

FALLI TORNARE A CASA

Se credi al principio di libertà
Falli tornare a casa
Troppe vite sono state date già
Falli tornare a casa.

Potrebbe non piacere ai capi di governo
E allora che ci vadano loro in quell’inferno.
Sguardi verso l’orizzonte del mare
Fa che quell’orizzonte si possa avvicinare.

Se vuoi governare bene questo paese
Falli tornare a casa
Guarda quante vita sono state spese
Falli tornare a casa.

Giovani vite non verranno più sacrificate
Giovani e bellissime mogli verranno riabbracciate
Piccoli figli saranno cresciuti
E tutti gli anni della vita verranno vissuti.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG lunedì 14 maggio 2007

stelline voti: 18; popolarità: 0; 1 commenti

categoria: poesie

TORNA L'ESTATE

Ora sento l’estate
Prima di partire
Dopo certe giornate
Passate a soffrire.
Ora mando tutto all’aria
E vado via
E tu tesoro
Sarai la mia compagnia.
È tornata l’estate
E si sente
Con la gioia che sale
Serenamente
Corriamo sull’autostrada
Che ci porterà
Verso quel mare
Che sa di libertà.

Torna l’estate
Ed io scappo al mare
Ore passate
A ridere e scherzare
Non c’è cemento ma sabbia
Divertimento e non rabbia
Trasferiamoci qua.

Estate ti sento
Stai arrivando
Senti un mio lamento
Ma sto scherzando.
Non sono mai stato
Più solare di così
Mi sono abbronzato
E non scapperò via da qui.

Torna l’estate
Via verso il mare
Con quell’orizzonte
Da immaginare
Non ci sono finestre, c’è il cielo
Niente bugie, è tutto vero
Teniamoci qua.

Estate stai partendo
Con le valigie in mano
E un anno ci sembra
Troppo lontano
Passerà l’inverno
Passerà il natale
Passerà la pasqua
E i giorni da lavorare.
Ad ogni modo sai
Dove ci potrai ritrovare.

Torna l’estate.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG sabato 4 agosto 2007

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categoria: poesie

torna indietro con me

svuota la mia mente e torna indietro
torna con me all'età dell'innocenza
quando sapevamo amare con semplicità un fiore su un prato
e ammiravamo silenziosi una formica trasportare una briciola di pane

torna con me amore...
torna con me ad amare
amiamoci e lasciamoci trascinare
dalla corrente calda del mondo

deneb

segnalata da deneb martedì 20 gennaio 2009

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categoria: poesie

sono tornata

il cielo si squarcia
e le oscure cime emergono,
dalle nebbie autunnali,
uggiosa l'aria dal profumo
di castagne e funghi terrosi,
l'odore della terra tutto intorno,
è odore di buono e di energia,
cammino su sentieri
coperti da manti di foglie morte,
bello il dolce fruscio dei miei piedi,
nel silenzio del bosco adorante
e silenzioso, solo un piccolo
gorgoglio del ruscello grigio.
Gli alberi sanno di me,
mormorano per tutta la foresta,
miei esseri pieni di amore,
cime tempestose,
pendii scoscesi e selvaggi,
io sono tornata.

daniela cesta

segnalata da Daniela cesta sabato 17 novembre 2012

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categoria: Poesie

Non torna più la quiete

Come un uragano
questo amore impetuoso
dirompente prorompe tumultuoso
trascina nella calma
assordante del silenzio
in vortici di desiderio
mi trasporta senza ritegno
annegando in un mare di sensazioni,
travolgente non si placa
ma scardina difese
accende fuochi incontrollabili
nella tempesta dei sentimenti
squarcia in lampi di passione
che tu sei riuscito a destare
ed ancora oggi
nonostante il tempo trascorso
lento, logorante
fugace ,effimero ,crudele
nel mio cuore nel mio animo
non torna più la quiete!1/7/2001

Gabriella C.

segnalata da Gabriella C. lunedì 25 marzo 2013

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categoria: poesie

Torna la notte

Torna la notte
con il suo sipario
che oscura
l’inaccessibile
mondo ovattato,
misterioso, nei colori dei cieli tersi
Lentamente mi spoglio
cercando
con mano nuda una piccola
cometa,un circo di cose inventate,
figure quotidiane,
che il buio dona
approvando la vita
in questo meraviglioso lasso di tempo

Giulia Gabbia

segnalata da Giulia Gabbia venerdì 8 novembre 2013

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categoria: Poesie

Lui sta per tornare

siamo nell'apocalisse, ma non tutti credono,
questo pianeta è quasi distrutto,
mari e fiumi inquinati, siccità e uragani travolgenti,

i ghiacciai si sciolgono, le temperature sono piu calde,
popoli che uccidono in nome di Dio!
Popoli che fuggono da un continente all'altro!

E la natura che diventa sempre piu brutale!
Sulla terra regna il terrore, stupri, violenze,
stermini, genocidi, stragi, pedofilia,

mercanti di organi, mercanti di bambini e donne,
furti, ladrocinio, rapine, saccheggi,
imbrogli, frode, truffa, speculazione,

taglieggiamento, estorsione, malversazione
contro i piu deboli e i piu miseri della terra!
Noi cristiani siamo perseguitati e uccisi,

ancora in questo tempo i cristiani sono sempre martiri!
I cristiani sono odiati, rapiti, torturati, mutilati,
in tutto il mondo! Gesu Cristo è odiato, deriso, schernito,

tutto questo è scritto nell'apocalisse ed è quello che sta succedendo,
ma....solo noi cristiani sappiamo che, Gesu Cristo tornerà
molto presto sulla terra.

Per questo motivo noi siamo tranquilli e gioiosi,
nell'attesa di Lui.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta venerdì 22 gennaio 2016

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categoria: Poesie

sta tornando..

quando siamo stati creati
Dio ha alitato su di noi, il suo spirito celestiale
il nostro corpo è il suo tempio,

senza lo spirito di Dio, nulla possiamo
saremmo come inermi pupazzi di pezza
senza energia, vigore, vita

quando siamo stati creati
Dio ha alitato su di noi, il suo spirito celestiale
il nostro corpo è il suo tempio,

senza lo spirito di Dio, nulla possiamo
saremmo come inermi pupazzi di pezza
senza energia, vigore, vita,

in questo tempo di apocalisse,
abbiamo più che mai bisogno del Santo spirito di Dio
che aiuti tutti dalle cose cattive, e orribili di questo mondo

con la sua luce saremo protetti, dalle forze crudeli dei nemici
no lasciare che ingordigia, voracità, lussuria, sete di potere
conquisti la nostra anima, la cupidigia avvolga il nostro cuore,

amare la sobrietà, frugalità, semplicità, temperanza,
amare piccole abitudini, di vita semplice,
amare Dio nel suo mistero di amore.

Gesù Cristo sta tornando.

daniela cesta

segnalata da DANIELA CESTA lunedì 16 maggio 2016

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categoria: Poesie

Torna,torna tra questi venti ke spargono il tuo profumo
torna tra queste braccia che sentono la tua mancanza
e su queste labbra che cercano il sapore di te..
Torna come il sole arriva dopo una lunga tempesta
e come una rondine ogni anno torna in primavera...
Torna perchè tutto ciò che voglio ora
è averti qui stretto a me per vivere di passione
e sentirti di nuovo vicino...

Dorian Grey

segnalata da ALESSANDRA... giovedì 24 aprile 2008

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categoria: Poesie

la vita di corsa perche'!

una vita di corsa per evitare occhi che non sono piu' tuoi e che guardano altri occhi ti colpiscano e ti riportino ad un tempo che FORSE NON TORNERA' PIU'!!!!!!

QUIRINO - tratto da latana del lupo

segnalata da quirino mercoledì 10 agosto 2005


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