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{ mercoledì 28 luglio 2010 }

Giorno 5: Tijuana

Non so dire per quanto tempo ho camminato nel deserto, a inseguire delle orme, unica traccia visibile di un sogno impossibile...
Alla fine i miei piedi mi hanno portato a Tijuana o almeno quello era il nome che leggevo su un cartellone sporco di terra e qualche altra sostanza che non mi va di descrivere.
A Tijuana puoi fare sostanzialmente tre cose: Entrare in un bar e ordinare Tequila, Pagare una prostituta e fumarti una canna dopo che te la sei s#####a. "Benvenido a Tijuana, Tequila Sexo y Marjuana". Per tutto il resto rischi la vita.
A Tijuana c'è un posto chiamato "El bordo". Una costruzione alta tre metri che può essere considerato il giusto tributo alla fallita politica bilaterale tra Messico e Stati Uniti sul tema della migrazione. Sostanzialmente è un muro ma non un muro qualunque. Quel muro divide la Tijuana con San Diego. Oltre "El bordo", la pena di morte non vale. Oltre El bordo continui ad essere un b######o, ma un b######o che respira.
Anche io feci quello che fanno tutti a Tijuana. Entrai in un Bar e ordinai una Tequila e poi la vidi. Era li, seduta accanto a me che fumava una canna. "Ma quanto c###o c'hai messo" mi disse prima di alzarsi e andare su, verso il piano superiore del locale. La segui come un cane affamato che segue una preda grondante di sangue... inutile dirvi quello che è successo dopo.
La mattina seguente trovai il portafoglio vuoto, la pistola scarica e un biglietto con su scritto "Segui il Coyote in Florida..."
Ah! Non vi ho detto una cosa. Il Coyote a Tijuana è un brutto tipo. Uno che paghi per farti trasportare come clandestino al di la di "El bordo". Un po' come gli scafisti albanesi con la differenza che se ti prendono quelli della "frontera", l'unico posto dove puoi pregare di finire è all'inferno...possibilmente presto.
Dunque era questo il suo gioco...Andare in Florida, lontana dal deserto, dalle pallottole volanti, dai trafficanti di armi e di droga, lontana da questo schifo. Che strano il destino. C'è gente al di la del bordo che rischia la vita per entrare in Mexico, per liberarsi definitivamente della polizia e una condanna a morte sicura. Lei invece faceva di tutto per uscire. Chi nasce nel caos cerca l'ordine e chi vive nell'ordine vorrebbe vivere nel caos. E io? Il b######o del Mexico? Cosa voglio io, a parte morire dopo averla rivista ancora e possibilmente ritrovare mio padre? Chissà, sono sempre stato un uomo di poche pretese ma da una volontà di ferro.
Ci sono domande che non troveranno mai risposta. Ho una donna da trovare e un posto da raggiungere, già questo mi rende più fortunato di tanta altra gente in questo mondo. Assaporo per un ultima volta il suo odore attraverso le lenzuola del letto. Poi Esco. Devo cercare un Coyote.

elrey - 15:35

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