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categoria: poesie

pensieri

stuoli d'angeli come stuoli di nuvole impalpabili
simili sono i nostri pensieri
quando si adagiano sul volger di un tramonto

al par loro vagano fra cieli di desideri e gioie effimere
o si posano sul limitar dell'orizzonte

e gli corrisponde un lieve cenno del capo
che gli occhi ha dimenticato oltre le stelle
e pare quasi assente in un sospiro ineffabile
che par sospenda tutto,
come a segnar passo
dell'orologio cosmico

e stuoli e stuoli innumerevoli
che si incrociano nei cieli
sembrano distanti
assenti
estranei
noi gente comune
che ferma al semaforo lancia il suo pensiero altrove

e se un battito d'ali
ci porta a voltare il capo
nella trasparenza dell'altro finestrino
ecco....noi stessi

col medesimo sguardo perso dentro al rosso di un istante
e le mani strette attorno ad un volante
come a tenersi stretti i desideri e la nostra vita
che dietro a quel semaforo sta per ripartire....

deneb

segnalata da deneb martedì 9 giugno 2009

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categoria: poesie

COS'E' L'AMORE

L’amore è…
alba di ogni giorno
silenzioso tramonto
dolce tormento.

Onde in movimento
profumo di fiori
frullare d’ali
canto immutato d’uccelli.

Suono del vento
nuvole sfuggenti
colori ed essenze
nella luce solare.

Battito del cuore
occhi bambini
sorriso di uomo
per la sua donna.

Stella più grande
nell’immenso firmamento
brilla per lui
dentro l’anima.

E’ questo…?
Parole pensate
sentite… sussurrate.
Ditemi cos’è l’amore!?

06.03.03

Sabina

segnalata da Sab73 mercoledì 19 agosto 2009

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categoria: poesie

Frammenti di te

Ti trovo ovunque
ti vedo sempre,
quando raccolgo i miei pensieri
e mentre spargo le mie parole.

Ci sei anche tu nel mio agire,
ti muovi muto accanto a me,
mi prendi per mano se non so dove andare
e mi segui col sorriso nei miei passi decisi.

Ci sei nella mia ragione
e quando mi trasporta l'impulso,
se, stanca, mi fermo e piango
o se con forza sfido gli eventi.

Ti rivedo se mi guardo allo specchio
e oltrepasso i miei occhi,
se mi rapisce un tramonto
o se chiudo gli occhi e sogno.

Tra la folla mi appari,
e nei luoghi deserti che amo di più.

Non ho potuto dirti addio, non ero lì con te,
ma frammenti di te, magici e luminosi
come una miriade di stelle,
non mi abbandonano mai,
al di là del tempo......

RitaS

segnalata da RitaS lunedì 28 dicembre 2009

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categoria: Poesie

Vorrei

Vorrei sognare un sogno d’amore
per poterti raccontare il mio infinito

Vorrei volare dentro una nuvola
per nascondermi dal mondo insieme a te

Vorrei poter giocare con te come bambini
un gioco pulito senza peccato

Vorrei un bacio scambiato al tramonto
una carezza dolce che sfiora il mio viso

Vorrei il vento che scompiglia i capelli
mentre corro sulla sabbia con te per mano

Vorrei ridere, sorridere, stringerti a me
sfiorarti la pelle e guardarti negli occhi

Vorrei liberare la fantasia
e portarti con me in un mondo dorato

Vorrei sentire il calore del sole
ascoltando una musica dolce

Vorrei vivere un amore felice
per avere un ricordo sereno nel cuore

Quando i miei occhi non vedranno
Più sorgere il nuovo domani

Vorrei chiudere gli occhi e vederti
sentire il tuo profumo nell’aria

Vorrei che tu fossi vicino un respiro…
Ma questa sera sei davvero lontana una vita…

Vallant Langosco

segnalata da Vallant giovedì 14 gennaio 2010

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categoria: Poesie

Chiunque tu sia

Chiunque tu sia…
Hai sfiorato la parte estrema della mia anima
anche se più volte ho ritrovato
vastità di amicizie che hanno portato dolore,
con te so che sarà diverso…
con me tu sei gentile….

Chiunque tu sia…
Per te affronterò le nubi che trafiggono l’aria
fermerò quelle masse informi
ti faro sorridere con i miei sogni…
una quantità vasta di piccole creature,
gnomi gioiosi, fiori odorosi
in giardini meravigliosi

Chiunque tu sia…
Per te forzerò lo scrigno del cuore
solleverò il forziere che dona amicizia e amore
ti regalerò albe colorate, tramonti struggenti
Chiunque tu sia…
ruberò, per fartene dono la stella più bella del firmamento
con amicizia ed umiltà per te ci sarò in ogni momento
ti tendo la mano, con ammirazione
sperando che in eterno tu sarai amica mia..
Chiunque tu sia...

Vallant Langosco

segnalata da Vallant Langosco giovedì 14 gennaio 2010

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categoria: poesie

Felicità

Mi piaci così come sei,
con i tuoi sussurri,
la voce calda,
un sorriso lieve,
che danzi nell’anima in luce.
Libera
in un percorso di sabbia
passeggiando dietro
una galassia di stelle
conoscerai me… vento adirato che imprigiona,
nel cuore il dolore.
E mi parleranno di te,
che prosegui a occhi spenti
raggiungendo i sogni,
sprigionando il desiderio
di toccarti,
di volare in fiore in fiore,
abbattendo l’urlo del mare.
E quando cala il sole,
impari che c’è felicità
nel sorriso di un bambino,
nel sogno di un tramonto,
nel volto di un anziano,
nella luce di una stella…e impari che sei ciò,
che io non vedo,
ciò che non sento.
Di te un antico ricordo,
un fruscio del vento,
un piccolo sorriso…e sei la morte sul mio viso.

naida santacruz

segnalata da naida santacruz giovedì 16 dicembre 2010

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categoria: Poesie

FIORE DI GHIANDA

Libera di volare nella luce...

attendono solo il soffiare del vento

che mi porta

nelle strade del silenzio...

Le ombre si allungano piano.. piano

circondate da oscure quercie.

Stanca, ad occhi chiusi

apro il mio cuore nei sentieri

verso un nuovo cammino..

Coperta da foglie morte,

la mia ombra,

leggera e soave ,

cerca riposo distesa sull'erba..

Aspetto con pazienza che

i colori si trasformino

e che scivoli un velo

sulle cose cadute..

Il cuore sussulta

di mille emozioni.....

Quando al tramonto

le loro braccia mi stringono

mi avvolgono..

trovo in loro la serenità,

addormentandomi dolcemente....

GIULIA GABBIA

segnalata da GIULIA GABBIA lunedì 20 dicembre 2010

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categoria: poesie

ZOMPA LA MAMMA ZOMPA LA FIGGHIA

ZOMPA LA MAMMA ZOMPA LA FIGGHIA

Quanno torna a la casa re campagna,
lu’ zappatore pe’ primma cosa magna,
po’ se scola ‘nu peretto re vino,
e se ne vace a dorme cu la faccia supina,
pirichè ronfa ca’ pare nu mulino.

La mugghiera, ‘nzimmo a lu suppigno,
‘ngoppà ‘na pagliara re fieno pe’ lu ciuccio,
se cunzola cu’ lu vualano re lu fattore,
ca’ ogne sera s’annasconne per affà l’inciuccio.

E ‘ncuntrannese accussì ogni notte,
ha fatto tante re li ccorna a lu marito suovo,
ca’ si le mettessemo tutte ‘nzieme
putesseme enche pure ‘na votte.

A lu chiano re sotta, la zuriedda,
ca pigliao ra’ la mamma ca era bedda,
quanno la mamma saglìa ‘ngoppa,
e lu ffacìa sempe alla stess’ora,
facià trasi int’à lu pagliari,
Giuvannino lu figghio re lu pastori.

Capita sempi in ogne famigghia,
ca’ quanno zompa la mamma,
zompa pure la figghia.

Catello Nastro

TRADUZIONE

Quando torna a casa il contadino, al tramonto, si siede a tavola, mangia, si scola un fiasco di vino e poi se ne va a dormire supino per non disturbare col suo russare. La moglie, appena questi dorme, se ne scappa nel sottotetto per andare a fare all’amore con guardiano del fattore che l’aspetta a braccia aperte. Ogni sera si ripete la solita storia e se volessimo contare tutte le corna che la donna ha fatto al marito, potremmo addirittura riempire una botte.. Al piano di sotto, la figlia giovinetta, che era bella come la madre, si appartava col figlio del pastore nel pagliaio e lì facevano all’amore. Un vecchio proverbio cilentano dice che in una casa quando si concede la mamma, si concede pure la figlia…

segnalata da Catello Nastro venerdì 8 aprile 2011

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categoria: poesie

CORONA DI SPINE

io sono cresciuta, ai piedi della chiesa,
giocavo a nascondino, e mi nascondevo tra i sedili
oppure dietro le statue dei santi,

guidati dal sacerdote, nella quaresima
noi ragazzi, decidemmo di fare una corona di spine,
i maschi con i spessi guanti, tagliarono i filari di spine,

intrecciarono una corona di spine, che sembrava
scintillare sotto i raggi del sole di aprile,
la posero sotto la croce, accanto all'altare,

io piccola e ingenua, la guardavo e mi sembrava,
molto bella, di un verde vivo, con le spine aculee e grosse
poi, nella mia mente, venne il pensiero di Gesu..

il Signore aveva portato quella corona, io la toccavo
incuriosita, pensavo"è davvero dolorosa, sul capo?"
senza pensarci ancora, la poggiai sul mio capo...

il mio urlo fu terribile! Gettai la corona in terra,
toccai la mia testa e il dolore tra i capelli,
dove la spina aveva spinto, nella mia carne,

stavo per fuggire, ma qualcosa trattenne me
raccolsi la corona di spine, con delicatezza,
la poggiai sotto la Croce, e mi sedetti ai suoi piedi.

Quel momento un velo squarciò, la mia mente,
immaginai tutto il dolore sofferto dal Signore,
rimasi in silenzio fino a quando, il sole tramontò

e sentii la voce di mia nonna che chiamava il mio nome.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta lunedì 24 novembre 2014

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categoria: Poesie

GESU CRISTO

quanti momenti duri, passiamo nella nostra vita,
e noi affrontiamo tutto! Malattia, angustie, perdita di un lavoro,
la morte dei nostri cari, la povertà,

andiamo avanti con dignità! Non scoraggiamoci mai,
perchè questo è un breve viaggio non facile,
faticoso, a volte crudele, a volte meraviglioso!

ma, ascoltate me! Vale sempre la pena di vivere!
questo mondo pieno di dolori, è così meraviglioso,
la bellezza della natura, circonda noi, in un abbraccio,

mozza il fiato un tramonto, intenerisce il cuore, un cucciolo di animale,
il rotolare delle onde, è la bellezza per i nostri occhi,
il respiro del bosco, entra nel nostro sangue!

amate tutti, non fare del male a nessuno,
dobbiamo andare in Paradiso, con gli angeli
aiutiamo coloro che, hanno bisogno,

il Signore ricompensa, le persone che, aiutano gli altri,
non vi scoraggiate, non cadete in depressione,
non sentire la solitudine, nel momento della morte,

nessuno può aiutarci, solo gli angeli di Dio,
ma, andiamo nella dimora, dei cieli
con l'anima che brilla, senza ombre scure, di peccato.

Amate Gesù Cristo, sempre, offrite il vostro cuore a lui,
non lo tradite, non lo rinnegate mai!
E' l'unica nostra salvezza.

Ricordate che, quando chiuderemo, i nostri occhi,
sarà tardi per tutto!

Daniela Cesta

segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 31 dicembre 2014

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categoria: Poesie

Mylae

Taccio
nel tempio degli occhi
a te votati.
Scorro nelle vene
di un vento antico
e sento
e posso
accudire in un brivido
le ali del mattino.
Mi coglie l'immensità
così, planando
sull'azzurro frinire.
La possente rupe
scruta gli orizzonti
adagio
sino a perdersi,
a dissetare
queste mie radici.
Ho l'età del sogno;
nel sole morente
ripara il mare,
profondo singulto
della sperata ora,
custode arcigno
di tanto splendore.
Mia Mylae
regina,
ai petali di un tramonto
affido il tempo
del bramato ritorno.

Michele Gentile

segnalata da Anna domenica 2 agosto 2015

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categoria: Poesie

lo Spirito di Dio

mi piace osservare, la freschezza di un ruscello
che corre veloce verso valle, seduta su di una pietra,
mentre le foglie morenti, cadono teneramente,
lasciando il loro ramo per sempre.

l'acqua è vita ma, è anche morte!
crea e distrugge, se noi non ascoltiamo i suoi sussurri
l'acqua distruggerà l'umanità, because ha la potenza di Dio.
creare è qualcosa di fantastico! Distruggere è la lliberazione di cose passate.

L'essere umano è stato l'ultimo a essere creato,
eppure è la persona piu perversa e falsa che esiste sulla terra!
L'umanità crea con la sua tecnologia, per distruggere la terra,
e l'acqua diviene violenta e rade al suolo tutto,

per impossessarsi di nuovo, del suo habitat, voluto da Dio.
L'umanità sta inquinando e devastando il verdeggiante spirito degli alberi
vuole cambiare l'antico ciclo della vita vegetale,
desidera sterminare, il magico e candido ciclo di gustosi frutti,

lo specchio di ogni anima, rimane muta, e la distruzione continua,
nella totale indifferenza della società di oggi,
anime sgretolate dalla tecnologia! Spiriti del mondo di oggi
svegliarsi! Guardate l'azzurro del cielo, osservate i tramonti,

c'è qualcosa di piu che potete invocare, l'amore per il creato è sacro!
risorgete spiriti, amiamoci l'un l'altro, il cielo ama noi
lo Spirito di Dio è dappertutto e noi lo maltrattiamo,
anche nel nostro corpo, abbiate cura del vostro corpo.

la purezza, la semplicità, l'amore, la mitezza piace a Dio.

daniela cesta

segnalata da DANIELA CESTA martedì 20 ottobre 2015

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categoria: poesie

MARIA

Maria piccola e semplice ragazza,
giovane ebrea ultima figlia
di Gioacchino e Anna, genitori avanti con gli anni,

io penso che, era una bambina straordinaria,
con una dolcezza infinita, forse Dio ha creato
le bellezze della terra e dell'universo,

per rendere omaggio a questa creatura immacolata,
giglio della santa Trinità. Dio ha amato questo pensiero,
solo per lei, Maria nella culla brillava come le stelle,

gli angeli cantavano dolci ninne nanne, per non farla piangere
e il raggio della luna oltrepassava la piccola finestra,
raggiungeva i suoi piccoli occhi, rendendoli astri luminosi di bontà,

la piccola Maria con una madre anziana, imparò a fare
tutte le cose da sola, aiutava sua madre e suo padre,
ma presto capì l'importanza di Dio nel suo cuore,

durante il giorno, seduta sotto un albero,
o alla luce del tramonto, pregava molto il suo Signore,
innocente e pura, circondata dai cherubini e serafini,

e per la prima volta a quattordici anni, incontrò
lo sguardo di un giovane, di qualche anno più di lei,
il suo destino divino era arrivato...

il volto di Maria era pieno, della Grazia potente, del suo creatore.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta sabato 28 novembre 2015

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categoria: Poesie

Ai poeti

Ai poeti dico di non tornare
di insistere, di trovare
altri silenzi da raccontare.
Ai poeti auguro di non svegliarsi
di non attenersi alle regole,
di non lasciare mai un tramonto
in balia del proprio cielo.
Auguro un mare, un deserto,
una lacrima in più da attraversare.
Ai poeti dico di non disperare
quando stillano solitudini,
di camminare anche al buio
perchè una carezza di luna
farebbe più male.
Ai poeti dico di sorridere
quando il vento della notte
li trascina via lontano
perchè quando tutto è perduto
nuove ali e nuove parole
una volta ancora
offriranno loro
la malinconia di vivere.

Michele Gentile

segnalata da Sara giovedì 18 agosto 2016

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categoria: Poesie

SOGNO DI FAVOLA

sotto il cinguettio degli uccelli,
accanto al fragoroso ruscello che rotola sulle rocce
tra il tocco del vento di quasi primavera
l'ordine, l'equilibrio, l'armonia di una foresta

mi aggiro serena in un sogno di favola
tra i cespugli con le prime gemme
nell'aria frizzante che arrossa le gote,
tra pace e serenità, tutto è amicizia e affiatamento,

coerenza, conformità, comprensione,
il bosco è come un grande dono di amore,
negli occhi di un capriolo scintillanti e vivaci,
risalgo il rumoroso torrente spumoso,

ascolto il gracchiare di una rana,
mentre una volpe con pelo rosso, assetata
sorseggia le fresche acque,
ed ecco la nebbia si dirada, i colori si accendono

in lontananza un guerriero in groppa al suo cavallo
un cavaliere pacifico, combattente contro le ingiustizie
perchè è nel mio sogno? sembra attendere me

il sole del tramonto arrossa i pezzi di cielo tra gli alberi
gli uccelli crepuscolari cinguettano senza far rumore
per non interrompere la pace di quel luogo
senza tempo.

daniela cesta

segnalata da DANIELA CESTA venerdì 24 febbraio 2017

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categoria: Poesie

In riva alla sera

Ho incontrato un uomo
in riva alla sera.
Mendicava il tramonto
in fila con i suoi tormenti,
probabilmente in pena
o semplicemente stanco
di assomigliare.
Curvo dinanzi al passato,
attento a non farsi sentire
masticava l’amaro del tempo
stonando una vecchia canzone.
Ad un tratto, un bimbo
giunto lì per caso
gli donò una manciata di sabbia.
L’uomo lo ringraziò con una promessa
e tornò a farsi cercare.
Seppi poi dalle solite voci
che fu visto piangere
in compagnia della notte.
Lo ritrovarono abbracciato al mare
appena i venti cessarono
di spargere tra i ricordi
polline di dolore.

poesia vincitrice della VII edizione del Premio Nazionale " La Rosa d'Oro" - 2° Memorial del Maestro Antonino Pietretti

michele gentile

segnalata da Sara mercoledì 9 agosto 2017

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categoria: Poesie

Semplicemente Auguri

Semplicemente Auguri
alla terra e
ai mari,
ai cieli amari e
alle stelle cadenti,
ai perdenti
ai potenti
alle porte chiuse e
alle aurore deluse.
Semplicemente Auguri
ai tramonti e
alle lacrime
agli alberi e alle vette
alle fonti
alle solitudini costrette.
Semplicemente Auguri
alla poesia,
alla nostalgia
alla malinconia
di rive perdute e
alla frenesia di
di queste mani legate.
All'uomo, alle sue dimore
alla follia,
all'utopia
di un mondo migliore.
Alla notte e alle stagioni
ai sovrani e ai giullari
al silenzio dei fiori
al vento di domani
semplicemente Auguri.

Michele Gentile

segnalata da Sara giovedì 21 dicembre 2017

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categoria: Poesie

MAGGIO 2019

non abbiamo trovato nulla per
spiegare questo tempo di maggio
così strano, freddo, piovoso,
nebbioso, nevoso...
sembra un inverno malinconico
tornato indietro per sorprenderci
dove sono le belle giornate di luce
di una inoltrata primavera?
Le lunghe giornate intramontabili
calde, vigorose, vivaci, briose!
con i campi pieni di fiori
scintillanti di colori,
e le farfalle, sbarazzine e svolazzanti
con il profumo nell'aria delle erbe aromatiche!
La voglia di restare sempre all'aria aperta
mentre il sole bacia la pelle accaldata
e la felicità è camminare nei boschi
rigogliosi di fronde verdi smeraldo.
Un mese di maggio diverso
buio, tetro, triste e malinconico
scuro con poca luce, un cielo
perennemente coperto e minaccioso,
dall'aurora al tramonto questo maggio invernale
va avanti con il suo freddo abbraccio.

DANIELA CESTA

segnalata da DANIELA CESTA mercoledì 15 maggio 2019

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categoria: Poesie

Gli alberi

ascolto i sussurri degli alberi
il loro sonno invernale
è quasi finito, onde sonore
appena percettibili,

sussurri che passano sotto le nuvole
tra cielo e terra in tutta la foresta
con angeli invisibili sorridenti
nel tramonto silenzioso.

Speranza dell'amore sono gli alberi
maestosi, potenti, misteriosi
vogliono raggiungere il cielo azzurro
per adorare Dio, che li creò,

sottomessi all'uomo, pilastri verdi della terra
sono la nostra vita, senza di loro moriremmo tutti,
sono la poesia di Dio,
usciti dal suo cuore,

tra i suoi rami verdi di primavera
voglio ubriacarmi di ossigeno,
enzimi energici, vigorosi che donano
benessere, floridezza al corpo e alla mente

chi abbraccia un albero in cambio avrà
la sua possente vitalità, efficienza
consapevolezza, nel capire che cosa sono
questi giganti pieni di amore incondizionato.

DANIELA CESTA

segnalata da daniela cesta mercoledì 4 marzo 2020

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categoria: Poesie

pensiero pomeridiano sotto il coronavirus

Nel silenzio di primavera, in un pomeriggio assolato
sono in ascolto, del cinguettio degli uccellini
il garrire festoso, di uno stormo di rondini

ma il suono melodioso di una cinciallegra
mi fa voltare verso un albero, armonia variegata
da suoni diversi, a seconda delle situazioni.

il canto musicale di una capinera è inconfondibile,
ella non canta quando è in volo, ma mentre è su un ramo,
ferma e tranquilla , allieta soddisfatta coloro che l'ascoltano.

Ma all'improvviso il canto del rondone, acuto, stridulo,
molto lungo, essi sono sempre in volo,
si posano nei nidi solo per deporre le uova,

dunque se vedete un rondone in terra, aiutatelo perchè
significa che è in difficoltà! Ohooo sento il cuculo con il suo verso ritmato, cu cu...cu cu, amo il cuculo, il suo canto accompagna me

da quando ero bambina, allorchè mia nonna,
raccontava filastrocche su di lui, maggio e il canto del cuculo,
sotto il caldo sole lucente e caloroso

nelle giornate lunghe dove sembra che,
il sole non tramonti mai, tra sbuffi di vento dispettoso,
nuvole ballerine e il verde smeraldo

che riempie i nostri occhi e colma il cuore di gioia.
Il virus uccide gli esseri umani ma non la natura
che rimane intatta, nella sua bellezza di sempre.

DANIELA CESTA

segnalata da daniela cesta venerdì 1 maggio 2020


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