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SAN ROCCO

San Rocco, patrono di Collelongo, grande santo, donaci le tue virtù. Concedici la tua umiltà nel riconoscere che siamo solo polvere, ma anche la tua incrollabile fede e la tua forza d'animo, che ti hanno reso un faro di speranza per l'umanità. Insegnaci a non arrenderci di fronte alle avversità, a lenire le ferite degli altri e a trasformare la nostra fragilità in un riflesso della luce divina. Fa' che anche dalla nostra polvere possa sbocciare un fiore di carità e devozione, un piccolo segno luminoso che onori la tua vita e la tua eredità.

DANIELA CESTA

segnalata da daniela cesta venerdì 22 agosto 2025

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SAN ROCCO

Il cuore di Collelongo batte forte per San Rocco, un amore che si tramanda di generazione in generazione. Non è solo il grande protettore del paese, ma un amico fidato, un punto di riferimento nei momenti di difficoltà.
?La sua figura, simbolo di
carità e devozione, risuona nelle preghiere e nei canti, e si riflette nel calore delle feste in suo onore, un'occasione in cui fede, tradizione e comunità si fondono in un abbraccio sincero.
?San Rocco ci ricorda che la vera grandezza risiede nella semplicità e nell'umiltà, nella capacità di donarsi agli altri senza riserve. Un messaggio potente e sempre attuale(

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SAN ROCCO

Dalle tue mani piaghe e cicatrici,
ma l'anima è un giardino di radici.
Sei pellegrino, senza alcun confine,
speranza data a chi è senza spine.
?Non cerchi gloria, né oro che abbaglia,
solo un malato che il mondo taglia.
La peste infuria, ma il tuo passo è fermo,
un'oasi di pace nel deserto infermo.
?Con il tuo cane, fedele compagno,
mostri al mondo un cuore che non è un lamento.
Tu sei San Rocco, luce nella tempesta.

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LE QUERCE

Le querce sono la poesia della terra. Con le loro radici profonde e i rami che si allungano verso il cielo, sembrano raccontare storie di secoli, di tempeste superate e di estati infinite.
?Ogni quercia è un rifugio. Stare sotto le sue fronde è come abbracciare un amico saggio e silenzioso, una promessa che anche nel tumulto della vita, c'è sempre un luogo di pace.
?Sono il simbolo della forza e della potenza della natura. Hanno visto passare generazioni, sopportato il freddo dell'inverno e l'arsura dell'estate, eppure sono ancora lì, salde e fiere. Ci insegnano che si può essere forti senza perdere la propria grazia.
?Ammirare una quercia ci riporta al presente. Ci fa dimenticare la fretta e ci ricorda che le cose più belle crescono lentamente, con pazienza e dedizione.
?Spero che questi pensieri ti facciano sentire ancora più vicino a questi alberi meravigliosi.

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Pioggiadi agosto

ade la pioggia, e la canicola trema,
un profumo di terra umida sale.
L'asfalto s'incupisce, un sottile scisma
tra il tempo che fu e il tempo che vale.
?I lampi squarciano l'ombra, un brivido forte,
il tuono rimbomba, e il cielo si spezza.
E la nostalgia che ci bussa alle porte,
un lamento per un'estate che, forse, ci lascia.
?Ricordi lontani che riaffiorano lenti,
volti perduti, o sogni mai nati.
Mentre il mondo si ferma, e i pensieri si fanno assenti,
siamo in balia di cieli improvvisati.
?E in questo ritmo di gocce e di fragori,
c'è un'eco profonda, un segreto che ci sfiora.
Una malinconia che nutre i nostri cuori,
nell'attesa di un'alba che ancora non si affiora.

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