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Tutte le frasi dell'autore Massimiliano Scrocchia

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categoria: Aforismi

Ti sveglierai

Ti sveglierai, sudato, in un letto di luce blu. Ti sveglierai, e un pensiero ti raggelerà. Non avvertirai più tempo, non avvertirai più spazio. Ti sveglierai, e un dolore sordo percepirai. Sordo perché non ascolterà alcuna tua parola di pietà. Suderai. Sentirai il cuore battere più forte. E ti consolerai. Piegherai le ginocchia con un “crack!” perché troppo deboli saranno. E ti stupirai al pensiero di quanti passi hai fatto.

La mente. “Che cos’è la mente?”, ti domanderai. Ma non ci penserai. Penserai a te, bambino, e ti chiederai qual è la differenza con te, adulto. “E il futuro?” Suderai. “Il futuro?” Passerai la mano sulla fronte, e la troverai bagnata di ghiaccio. Deglutirai. Ma saliva non avrai. Aprirai gli occhi: palpebre pesanti. Afferrerai un bicchiere colmo d’acqua, vitale, ma cadrà a terra, frantumandosi in milioni di schegge, taglienti come la vita. Chiuderai gli occhi. Sensazione di gelo. Li riaprirai. Ancora gelo. Pensieri. Confusi? Nitidi.

Rimpiangerai, quel fiore mai donato. Rimpiangerai, quelle parole mai dette. Rimpiangerai, quel tempo mai vissuto.

Due colpi, nel petto, pesanti. “No! Ancora!”, penserai. La testa girerà, leggera. Arti paralizzati. “No! Ancora!”

Ti sveglierai. Luce calda, del mattino. Vita. Sorriderai.

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia martedì 20 settembre 2022

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categoria: Aforismi

Io quercia, tu foglia

Ti incontrerò e il tuo volto le tenebre schiarirà In un’epoca comune il tuo sguardo affabilità mi concederà in un mondo sì crudele, io quercia, tu foglia

Un altro me, in te, avrà la sua reggia abbandonato non mi sentirò, la tua voce musica diverrà Anima simile, ottima tattica per sorreggersi nella bolgia il tuo sorriso il mio fardello di vita sosterrà

Pochi battiti e molto cuore il mio passato mi apparirà disilluso da tutto e tutti Ora un supporto nel nero oceano mi getti lo vedo, è reale e tento di raggiungerlo mentre nel mondo volteggio

Ti ho incontrata e il tuo volto le tenebre ha schiarito In un’epoca comune il tuo sguardo affabilità mi ha concesso
in un mondo sì crudele,

Io quercia, Tu foglia

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia giovedì 30 settembre 2021

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categoria: Aforismi

Nel bosco

In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar
e vidi un cinghiale, irsuto e irruento aveva gli occhi neri come la notte, di colui che nulla chiede ma tutto ottiene
E prese a correre nell’erta, pungente e fredda terra ma con uno sguardo assente infin mi risparmiò
Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
allora più in là mi spinsi a camminar

In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar e vidi un lupo, portamento fiero e sguardo austero aveva il pelo lucente e azzurro come la luna
E prese a fissarmi in eterno ma le viscere già calde aveva e mi risparmiò
Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
allora più in là mi spinsi a camminar

In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar
e vidi un orso, altissimo e maestoso aveva lo sguardo di chi nulla teme e la forza di cento nere pantere
E prese a inseguirmi, con indemoniati rugli ma sazio di prede era e se ne andò
Nella foresta, blu e nera, trovai me stesso contro gli animali
allora più in là mi spinsi a camminar

In una notte cobalto mi svegliai e nella gelida foresta mi ritrovai
Non per sogno o per passeggiar, ma per insonnia a camminar e sentii il fetore di un uomo col lungo fucile e con l’amaranto mantello aveva gli occhi come di vetro, di uomo che per nulla va indietro
E prese a puntarmi per spararmi ma lesto fui e di me egli perse le tracce

Nella gelida, color cobalto foresta una nuova consapevolezza realizzai, e dall’uomo mi distanziai

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia giovedì 30 settembre 2021

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categoria: Aforismi

Io sono l'Altro

Due uomini. Una scogliera.
Uno è bianco, l’altro è nero.
Uno è forte e grosso, l’altro è debole e piccolo.
Uno è istruito, l’altro è analfabeta.
Uno è sano, l’altro è storpio e malato.
Uno è giovane, l’altro è anziano.
I due si incontrano per la prima volta. Sono soli.
“Salve, buon uomo”, saluta il primo.
“Salve a te, amico mio”, risponde il secondo.
“Non è vero che siamo amici”, afferma con convinzione il giovane.
“È vero, ci siamo appena incontrati, ma stiamo parlando e ti sto conoscendo, dunque siamo amici”.
“Noi non potremo mai essere amici. Io sono bianco, forte, saggio, in salute e giovane. Tu sei l’esatto opposto. Non siamo in sintonia. Io sono migliore di te”.
“Tutto ciò che tu affermi è vero”, replica il vecchio, “ma io non mi considero inferiore a te né a nessuno.
Io ho la pelle dello stesso colore della notte che ci accoglie stanchi,
nella mia gracilità ho scoperto la mia forza mentale,
nella mia ignoranza ho scoperto l’umiltà,
nella mia malattia ho scoperto la comprensione del prossimo,
nei miei lunghi anni ho scoperto la saggezza.
Dunque, come puoi pensare che sei migliore di me se io sono andato oltre le tue virtù?”

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia lunedì 17 dicembre 2018

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categoria: Aforismi

Concediamoci di essere felici.

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia lunedì 23 ottobre 2017

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categoria: Aforismi

Spumosa mon amour (ballata di uno scrittore astemio)

Birra, ti amo come la mirra ama il capo di Cristo
con la tua briosità molte donne io conquisto,

Solletichi con l'orzo, ma non per questo sono sbronzo, il mio palato
rendendo la mia lingua sciolta per il parlato,

A te molte poesie, una delle quali in lingua d'Oil dedicata
la mia è più umilmente cantata, decantata, delicata,

Non solo con la canicola ben ti presti,
anzi spesso d'Inverno rinfrescante ti manifesti.

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia mercoledì 18 ottobre 2017

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categoria: Aforismi » vita

Volse lo sguardo al cielo, osservò la luna, brillante ed eterna, e comprese che siamo tutti figli di polvere di stelle, siamo tutti fratelli, anche se non lo vogliamo capire, o forse non lo vogliamo accettare. E bisbigliò: "Dalla parte del moscerino. Sempre".

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia sabato 30 settembre 2017

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categoria: Aforismi

Aprire gli occhi e rimanere distesi sul letto, felici di poter prolungare quei momenti di relax della Domenica mattina, quando il mondo, magicamente, dimentica di essere un sistema fondato sulla fretta e sull’efficienza. Addormentarsi e lasciare il mondo fuori dalla finestra, con i suoi rumori e problemi, non è fantastico? Solo qualche moto che va via veloce chissà dove o un taxi che trasporta qualche turista o uomo d’affari. Non è meraviglioso pensare che esistono sette miliardi di punti di vista, e non solo il nostro? Le esperienze che noi abbiamo vissuto dieci anni fa, qualcuno le vivrà oggi.

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia venerdì 21 luglio 2017

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categoria: Aforismi

Felicità è voltarsi e accorgersi che c'è un altro pezzo di pizza nel piatto.

Massimiliano Scrocchia - tratto da Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia venerdì 21 luglio 2017

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categoria: Aforismi

Maschera di cartapesta

L’arroganza, la mancanza mi fanno uscir di testa e mi allontanano dalla gente in festa, Cosa guardi, uomo, non sai che ognuno ha il proprio portamento? come dici? Io sarei strambo? Se non ti spiace, io della mia persona sarei contento è per questo che ballo il mambo E della mia felicità mi libero il grembo, non fissarmi, io non ho la maschera di cartapesta!

L’arroganza, la mancanza mi fanno uscir di testa e mi allontanano dalla gente in festa, Se manchi tu, si spegne la mia passione e il sole non raggiunge i miei occhi più, E le mie rime non trovano più padrone e mi sembrerà di prendere un tè amaro giù da Belzebù, Piuttosto che su da te per un bel tiramisù, ma tu sei qui con me, che bello, posso riposar la testa.

Massimiliano Scrocchia

segnalata da Massimiliano Scrocchia sabato 27 maggio 2017

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