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Un tizio va dal dottore poiche' ha il verme solitario. E questi: "Non si preoccupi, io so come curarla. Per tre mesi lei deve ingerire a pranzo e cena un ovetto e una mozzarella, poi torni qui. Il tipo sgargiante di gioia ringrazia e torna a casa. Passano i tre mesi e torna stravolto per la dieta quasi suicida. Il dottore lo guarda attentamente per due minuti poi dice: "Ora mangi questo ovetto, si spogli e si stenda sul lettino a pancia in giu'". Questo esegue gli ordini diligentemente. Dopo 10 minuti il verme solitario gli esce dal sedere dicendo: "e la mozzarella?".

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"Venerdi' ho perduto il portafoglio e l'orologio! E poi mi vengono a dire di non essere superstizioso! Ii venerdi' porta davvero sfortuna!" "Non direi: pensa a quello che li ha trovati!"

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Quando il caro (!) zio Adolfo (si, lui, Hitler) venne a visitare il suo amico Benni (Benito) qualcuno invento', sottovoce, questa storiella: Un pover'uomo muore e va in paradiso. Qui viene subito informato da S.Pietro sulle regole di comportamento, in particolare gli viene indicata una nuvoletta da usare come wc. Ok, tutto chiaro.. pero' quando va sulla (nella?) famosa nuvola-toilette per evacuare proprio sul più bello sente dal basso le note dell'inno di Mameli "Ta-ttatata ta-ttattaaa ta ta tataaa ta ta tataaa". La prima volta non ci fa caso, ma poi, dato che la storia si ripete va da S.Pietro a chiedere spiegazioni. "Eh, cosa vuoi", dice Pietro, "La tua nuvola wc è proprio sull'Italia, e li' ogni st***zo che arriva suonano l'inno nazionale.

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Un uomo prima di salire sull'autobus chiede all'autista: - Mi scusi, per trasportare le ceramiche si paga il biglietto? - No! - risponde l'autista. Allora l'uomo si gira e rivolgendosi alla moglie: - Sali, cesso!

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Nuova maestra elementare al primo giorno di scuola sfogliando il registro: "Dunque, vediamo di conoscerci un po' , chi e' Margherita?"
"Sono io", fa una bimba alzandosi in piedi. "Bene che bel nome che hai, com'e' che mamma e babbo ti hanno chiamata cosi'?", fa la maestra "Be', perche' appena nata mi e' caduta addosso una margherita e cosi' mi hanno dato questo nome.", replica la bambina. "Che bella creativita'! Chi e' invece Rosa?", fa di nuovo la maestra "Sono io", risponde un'altra bambina. "Anche a te' faccio la stessa domanda , perche' mamma e papa' ti hanno dato questo nome?"
"Pure a me, quando sono nata mi e' caduta addosso una rosa e mi hanno chiamata cosi"
"Bello, bello! Chi e'.... Viola?"
"Sono io signora maestra, ed anche a me appena sono nata mi e' caduta addosso una viola e mamma e papa' mi han dato il nome Viola.", fa un'altra bambina. "Ma che combinazione!" , replica la maestra. Ad un tratto la maestrina nota in fondo alla classe un bambino rachitico, tutto storto e dall' aria assente. "TU! LA IN FONDO! PERCHE' TI NASCONDI? COME TI CHIAMI?"
"P.... P.... PI.. PI.... PINO!" (Roberto Cereda da Arcore)

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