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categoria: Barzellette
Un signore incontra un tizio per strada: "come sei cambiato!sei dimagrito, ti sono cresciuti i baffi, hai cambiato colore di capelli..." "sono desolato"risponde il tizio"credo che ci sia un errore, io sono alfredo fumagalli" e l'altro"non mi dire...hai cambiato anche nome!"
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categoria: Barzellette » animali
Una persona di colore sta camminando per le strade di Milano tenendo un coccodrillo al guinzaglio. A un certo punto incrocia una persona che, strabiliata, esclama: -Caspita, ma da dove ha tirato fuori quest'animale?- -L'ho trovado in una foresta in Afriga...- -Scusi, ma guardi che stavo parlando con il coccodrillo!
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categoria: SMS pronti » fidanzato-a
Ero un petalo nero che aveva bisogno di amore.. i tuoi raggi penetrati tra le foglie mi hanno infuso il tuo calore, ora trasmette gioia il mio colore
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categoria: Barzellette
Il moribondo: un medico va a trovare un suo amico moribondo lo visita e per tenerlo un po' su: - Non ti preoccupare, il polso è regolare, il colore l'hai buono, il cuore sembra a posto, le reni non hanno nessuna complicazione, febbre non ce n'e'... - - a dotto', com'e' buffa la vita, sto morendo e so' pieno de salute! -
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categoria: Barzellette » uomini e donne
Adamo è nel Paradiso terrestre con tutti i comfort possibili, ma sente che gli manca qualcosa, qualcosa che riesce solamente ad accostare ad un colore: un rosa pallido. Dio se ne accorge e crea la donna.Ma pecca di presunzione...Adamo voleva La Gazzetta dello Sport.
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categoria: SMS pronti » fidanzato-a
Senza di te il mio mondo non ha colori, non ha sapori... sei la mia avventura, la mia emozione, il mio sogno, il mio domani, il mio sempre.
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categoria: Barzellette
Un uomo di colore va da un famoso medico e gli dice: "Doddore, io volere divendare biango, gome fare?" Di fronte ad una richiesta così assurda, il medico pensa di prenderlo per i fondelli e gli dice: "Devi mangiare cinque chili di gesso al
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categoria: Barzellette
Un uomo di colore cammina per la strada con un coccodrillo al guinzaglio. Dopo un po un passante incuriosito si avvicina e chiede: "mi scusi ma dove va con quella scimmia?" l'uomo risponde: "questa non essere scimmia essere coccodrillo!" e l'altro: "zitto tu!! Non parlavo mica con te!"
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categoria: Poesie
Ritratto della mia bambina
La mia bambina con la palla in mano,
con gli occhi grandi colore del cielo
e dell’estiva vesticciola: "Babbo
-mi disse voglio uscire oggi con te"
Ed io pensavo: Di tante parvenze
che s’ammirano al mondo, io ben so a quali
posso la mia bambina assomigliare.
Certo alla schiuma, alla marina schiuma
che sull’onde biancheggia, a quella scia
ch’esce azzurra dai tetti e il vento sperde;
anche alle nubi, insensibili nubi
che si fanno e disfanno in chiaro cielo;
e ad altre cose leggere e vaganti.
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categoria: Barzellette » dal medico
La signora quarantenne, ricca e benestante dal ginecologo: -Dottore, volevo dirle che ho un autista giovane, prestante ventenne e con lui vado a letto due volte alla settimana! -Signora vede a me della sua vita privata non interessa. -No, vede dottore e che ieri ho conosciuto un uomo di colore, bello ma talmente bello che non ho resistito alla voglia di andare a letto anche con lui! -Signora le ripeto che la sua vita privata non interessa. -Mi scusi dottore, ma anche il mio giardiniere e giovane e carino, e anche con lui tre volte alla settimana! -Signora ma lei è malata! -Ecco dottore può dirlo lei a mio marito che non sono una donnaccia!
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categoria: Barzellette » dal medico
Quattro chirurghi durante una pausa fra un intervento e l'altro discutono del loro lavoro. Il primo dice: "Io credo che i più facili da operare siano i bancari. Dentro di loro ogni cosa è numerata". Il secondo dice: "Io invece penso che i bibliotecari siano i più facili da operare. Quando li apri tutti i loro organi sono ordinati alfabeticamente". Il terzo dice: "Io preferisco operare gli elettricisti. Tutti i loro organi sono codificati per colore". E il quarto: "Io preferisco operare gli avvocati. Sono senza cuore, senza spina dorsale, senza fegato, e la loro testa e il loro didietro sono intercambiabili".
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categoria: Barzellette » carabinieri
Un carabiniere ha dei problemi coniugali, la moglie fa sempre lo stesso sogno, sogna di fare l'amore con lui mentre un nero seduto sull'armadio fa aria con un ventaglio, in continuazione la moglie racconta questo sogno al marito, un giorno il caribiniere stufo convince un suo amico di colore a partecipare a questo gioco erotico.Entrano nella camera da letto il carabiniere e sua moglie vanno sul letto e il nero sull'armadio con il ventaglio, iniziano a fare l'amore ma la moglie non è soddisfatta, dopo vari tentativi il carabiniere si arrabbia fa scendere l'amico dall'armadio lo sbatte sul letto e si mette lui con il ventaglio: la moglie" siii cosiii siii ci sono riuscita" il carabiniere orgoglioso scende dall'armadio quarda l'amico nero e dice" hai visto come si fa a sventagliare?"
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categoria: Barzellette » religione
Il Papa decide di assistere al derby Roma-Lazio e, vedendolo molto preso dalla partita, un pretino che lo accompagna gli chiede: " Santita', per chi tifate? " " Io, figliolo, non me ne intendo, ma la Lazio con i suoi colori mi rimane più simpatica: azzurro come il cielo, bianco come le nuvole, vicine al nostro Padre Onnipotente... Faccio bene, secondo te, a tifare Lazio? " " Si', pero' c'è da dire che la Lazio vince ogni morte di papa..." Allora il Papa, alzandosi in piedi e buttando le braccia al cielo: " Ro-ma! Ro-ma! Ro-ma! Ro-ma!".
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categoria: Barzellette
A new York un cinese entra in un bar, va al banco dietro al quale vi è un robusto barista di colore. Rivolgendo si questi, con il classico modo di parlare chiede - una billa, plego! Il barista girandosi: - come? - una billa, plego! Ma come, - dice il barista arrabbiato - sono duecento anni che siete qui in America e non avete ancora imparato a parlare. Si dice birra hai capito. Birra. birra. Ma il cinese imperterrito ripete: - una billa plego! Allora, il barista arrabbiato più che mai esce dal bancone, prende il cinese e lo mette dalla sua parte dicendo: - così si dice, una birra, prego! E il cinese: - mi dispiace, non selviamo neg-li!
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categoria: Poesie
Lasciami sanguinare
Lasciami sanguinare sulla strada
sulla polvere sull'antipolvere sull'erba,
il cuore palpitando nel suo ritmo feriale
maschere verdi sulle case i rami
di castagno, i freschi rami, due uccelli
il maschio e la femmina volati via,
la pupilla duole se tenta
di seguirne la fuga l'amore
per le solitudini aria acqua del Bra'tica,
non soccorrermi quando nel muovere
il braccio riapro la ferita il liquido
liquoroso m'inorridisce la vista,
attendi paziente oltre la curva via
l'alzarsi del vento nel mezzogiorno, fingi
soltanto allora d'avermi udito chiamare,
entra nella mia visuale da un giorno
quieto di settembre, la tavola apparecchiata
i figli stanchi d'attendere, i figli
giovani col colore della gioventu'
esaltato da una luce che quei rami inverdiscono
Attilio Bertolucci - tratto da Viaggio d'inverno
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categoria: Barzellette
Un tizio entra in un castello desolato e nella prima stanza sente dei passi: apre l'armadio e si accorge che erano i vestiti che passavano.. di moda.Continua a girare per il castello ed ad un certo punto si siede su una sedia di paglia: sente allora un rumore "gnam..gnam.."era il cavallo del pantalone che si stava mangiando la paglia della sedia.Risente nuovamente i rumori nell'armadio: apre e si accorge che erano delle cravatte dai colori chiassosi.Sale al piano superiore e si sente un trombettio: ta-ta-ta-ta-ta.Era la tromba della scala. Alla fine si senti'un gran rumore: era caduto il silenzio.
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categoria: Barzellette » carabinieri
Ad un esame di un carabiniere. "Allora Capo', ti faccio una domanda facile, rispondimi bene: qual'e' la capitale d'Italia?" "boh!" "Era facile Capo', quali sono i colori della bandiera italiana?Pensaci bene!" "boh!" "Quanti erano i sette(dico sette)re di Roma?" "boh!" "Mannaggia Capo'!Quante dita hai su una mano?" "boh!" "Che giorno viene dopo venerdi'?" "boh!" "e dopo lunedi'? Dopo giovedi'?" "boh!" "boh!" "Allora Capo'concentrati bene su stà domanda e sei arruolato: qual'e' la targa di Bologna?" "mah!"
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categoria: Barzellette
Dal parrucchiere. Un tale chiede come eliminare la forfora. –Ho il rimedio che fa per lei. E’ un po’ complicato ma efficacissimo. Segua le istruzioni e usi al lunedì la lozione rossa, al martedì quella verde, al mercoledì quella gialla e così via fino alla domenica, un colore al giorno. Vedra'! Dopo quindici giorni il cliente torna e il parrucchiere gli va incontro festante: -Niente più forfora, eh? –No. Ora ho i coriandoli…
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categoria: Poesie
Quasi un madrigale
Il girasole piega a occidente
e già precipita il giorno nel suo
occhio in rovina e l'aria dell'estate
s'addensa e già curva le foglie e il fumo
dei cantieri. S'allontana con scorrere
secco di nubi e stridere di fulmini
quest'ultimo gioco del cielo. Ancora,
e da anni, cara, ci ferma il mutarsi
degli alberi stretti dentro la cerchia
dei Navigli. Ma è sempre il nostro giorno
e sempre quel sole che se ne va
con il filo del suo raggio affettuoso.
Non ho più ricordi, non voglio ricordare;
la memoria risale dalla morte,
la vita è senza fine. Ogni giorno
è nostro. Uno si fermerà per sempre,
e tu con me, quando ci sembri tardi.
Qui sull'argine del canale, i piedi
in altalena, come di fanciulli,
guardiamo l'acqua, i primi rami dentro
il suo colore verde che s'oscura.
E l'uomo che in silenzio s'avvicina
non nasconde un coltello fra le mani,
ma un fiore di geranio.
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categoria: Poesie
La catasta dei ruderi arancione
La catasta dei ruderi arancione
che la notte con il fresco colore
del tartaro infanga, dei bastioni
di leggera pomice, erborei,
monta nel cielo: e più vuote
sotto, le Terme di Caracalla al bruciore
della luna spalancano l'immoto
bruno dei prati senza erbe, dei pesti
rovi: tutto svapora e si fa fioco
tra colonnati di caravaggesca polvere,
e ventagli di magnesio,
che il cerchietto della luna campestre
scolpisce in fumate iridescenti.
Da quel grande cielo, ombre grevi,
scendono i clienti, soldati pugliesi
o lombardi, o giovincelli di Trastevere,
isolati, a bande, e nel basso piazzale
sostano dove le donne, arse e lievi
come stracci scossi dall'aria serale,
rosseggiano, urlando - quale bambina
sordida, quale innocente vecchia, e quale
madre: e in cuore alla città che vicina
preme con raschi di tram e groppi
di luci, aizzano, nella loro Caina,
i calzoni duri di polvere che si spingono,
capricicosi, agli sprezzanti galoppi
sopra rifiuti e livide rugiade.
Pier Paolo Pasolini - tratto da La religione del mio tempo
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