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In questa categoria oggi sono state inserite 26 poesie.


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Io... ragazzo del '49, III parte (Minaccia da Oriente)

(così, semplicemente...
del pericolo scampato.)

Io forse l'ho scampato,
ma altri non saprei...

perché la storia è adusa
a ripetere i suoi errori.

Gli ebrei della Diaspora
sono tornati ai loro

biblici territori...
ma altresì provocando

il malessere dei popoli
ormai subentrati,

anche storicamente,
nella proprietà dei luoghi.

Gl'indigeni non sanno
dovere rinunciare

a esser nazione e stato
sovrano ed integrale...

Ecco per quale scopo
parecchi arabi son pronti

a sacrificare sé stessi,
in un nuovo supremo

olocausto di fede,
ma anche d'amore e morte

e distruzione totale...
contro quegli stessi,

ironia della sorte,
che pochi anni prima

l'avevano subito
come terribile infamia

di crudeltà della storia!
Ora il vento del deserto

ha lo spaventoso ruggito
del leone d'Oriente

redivivo, cui
s'aggregano le fiere

voci dell'Islam
fondamentalista

riunificato sotto
le bandiere della Jihad,

la guerra santa
del riscatto mistico

contro gli infedeli...
L'offesa va lavata

nel sangue del nemico...
e la maledizione di Caino

si perpetuerà nei secoli
senza redenzione, né pace...

Eppure io ci ritrovo
qualcosa di familiare...

Vedo il riscatto di un popolo
attraverso i valori guerrieri,

come l'Italia e la Germania
degli anni trenta e quaranta...

Fine della terza parte.

FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora

segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006

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Io... ragazzo del '49, IV parte (Fiducia nel futuro)

(come l'Italia e la Germania
degli anni trenta e quaranta...)

La stessa alzata di scudi
per un ideale di supremazia

della fede e dello spirito
contro il materialismo

del denaro e dell'edonismo.
Vedo trasformarsi in forza

l'umiliazione della gente,
di giorno in giorno

costretta a un disagio
ai limiti della sopravvivenza...

E altro ancora, di terribile...
ma non si può impugnare

l'arma dell'odio sterile
e della ceca ribellione

là dove si dovrebbe armare
invece il dono e il dovere

dell'unità civile e della solerte,
reciproca collaborazione...

Io rifiutai il nazifascismo,
perchè ha portato al razzismo

e alla disperazione milioni
e milioni di persone...

Ora le menti più illuminate
del grande e saggio Oriente

hanno il dovere di riunirsi
a un tavolo della pace

per stabilire che l'uomo
si liberi per sempre

delle faide sanguinarie
che ancora si propagano,

per distruggere le famiglie
come le nazioni intere...

L'Oriente civile ha il dovere
di trarsi dalle sabbie mobili

dell'ostinata violenza,
che non ha più altro sbocco

se non che in sé stessa...
E noi figli, tutti, della terra

aspettiamo questa voce
di clemenza, finalmente,

dell'Islam moderato,
che al cospetto dell'umanità

proclami la sua fede
nell'amore, nella giustizia

e nella libertà delle persone,
per la salvezza della civiltà

e il bene di tutte le nazioni
di questo povero pianeta,

che si chiama ancora Terra...

Fine della quarta e ultima parte.

FernyMax - tratto da riflessioni d'ora & allora

segnalata da FernyMax martedì 13 giugno 2006

stelline voti: 48; popolarità: 0; 0 commenti

Taci.Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove sui mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse,che oggi m'illude...

G.D'annunzio

segnalata da fanny domenica 11 giugno 2006

stelline voti: 4; popolarità: 0; 0 commenti

Che bel vivere,
col vento sulla faccia
e il mondo fra le braccia
mi viene da cantare..
che bel vivere
svegliarsi e non capire
se stai facendo bene.
Che bel vivere,
degli occhi della gente
da sempre innamorata
così ci sono nata,
ed è un bel vivere,
ci vedi un universo
ognuno a suo modo diverso
e che non sono l'unica ad avere paura.
Io non ho metodo,
ma so che ho istinto a vivere,
ed è un bel vivere
pensare di restare
per sempre un pò anormale,
c'è chi dice speciale.
Che bel vivere,
che dei giorni sto alle stelle,
altri mi butterei da quelle.
Che bel vivere
che non mi manca niente,
neanche le botte che ho preso
chissà quante ne verranno.
Che bel vivere
che non ti lascia tempo,
e se poi non ci stai attento
ti sei già perso le cose più belle.
Vorrei, vorrei, vorrei,
sentirmi un pò meno fragile,
vorrei una strada un pò meno in salita,
la terra almeno non sia sempre bagnata che scivola...
Vorrei, vorrei, vorrei,
vivere per sempre
nel cuore di chi ha un pezzo del cuore mio,
ormai da tempo ci siamo già detti addio.
Che bel vivere,
non sai cosa t'aspetta,
e mentre vai di fretta
ti sei già perso le cose più belle.

L.B.

segnalata da Aquila Nel Vento sabato 10 giugno 2006

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Il sogno

Nel buio della notte quando tutto tace,

in silenzio arriva lui

“Il SOGNO”

Fatto di momenti impensabili,

ha la forza di farti piangere, di farti urlare

di farti battere forte il cuore.

Il sogno arriva…

ti fa provare l’ebbrezza… il contatto…di due corpi che si incrociano

mandando la tua mente in estasi…

Ma un raggio di sole ti sorprende col fisico sfinito…

era solo un sogno…non realtà…

Con ansia aspetti ancora quel buio

perché ogni notte

“SOGNO”

arrivi...

come fossi la realtà.

occhiazzurri

segnalata da occhiazzurri venerdì 9 giugno 2006

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