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316a posizione

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categoria: Poesie

Messi da parte...

E' facile, a fior di labbra,
maledire il destino...

quando sentirsi esclusi
è all'ordine del giorno.

Non per cattiveria,
ma solo per abitudine

non sei più dei loro,
t'hanno messo da parte,

impercettibilmente
ed a poco a poco...

perché c'hanno famiglia,
tu, invece, sei soltanto

un single, benedetto figlio,
coi tuoi 50 & passa anni...

Ah, la vita amara & avara
di gioie & soddisfazioni!

Ma questa mai l’avrei
potuta immaginare...

così dura e difficile
da dover sopportare!

Solitudine non voluta,
posta dal caso banale...

eppure “io sono” ancora,
e questa è un’evidenza,

che gioca a mio favore,
perché qualcosa mi dice:

sù, coraggio, devi vivere
e mai, mai rinunciare!

FernyMax - tratto da Volontà di sopravvivenza di fe:)fè

segnalata da FernyMax lunedì 18 ottobre 2004

317a posizione

stelline voti: 13; popolarità: 2; 0 commenti

categoria: Poesie

I miei incantesimi sono infranti.
La penna mi cade, impotente, dalla mano tremante.
Se il mio libro é il tuo caro nome, per quanto mi preghi,
non posso più scrivere. Non posso pensare, né parlare,
ahimè non posso sentire più nulla,
poiché non é nemmeno un'emozione,
questo immobile arrestarsi sulla dorata
soglia del cancello spalancato dei sogni,
fissando in estasi lo splendido scorcio,
e fremendo nel vedere, a destra
e a sinistra, e per tutto il viale,
fra purpurei vapori, lontano
dove termina il panorama nient'altro che Te.

Edgar Allan Poe

segnalata da Diane giovedì 8 maggio 2003

318a posizione

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categoria: Poesie

La Porta (1978. Parte prima)

Viva la Porta!
Questa mia Porta,
oltre la quale
c’è l’Universo,
e chissà dove
può ancora portare...
Fra viali e tramonti...
sentimenti imprecisi,
forze nascoste
e sentieri scoscesi,
che abbiamo dentro
e vogliamo capire:
creare spazio...
alla vena centrale!

Sì, viva la porta
del Paradiso,
e quella pure
del suo Nemico,
se può servirci
a guadagnare coscienza
del fatto che siamo
su questa terra:
puntino invisibile
fra il Tempo e lo Spazio;
sospesi a mezz'aria
fra il Bene e il Male,
e tutto, in fondo,
resta tale e quale...!

“Quanti sospiri
m’hai fatto gettare...”
vita crudele,
illusione di miele!
Credevo un pò a tutto,
non credo più a niente...
di quello che pensa
tutta questa gente!
Ma... oltre la Porta,
io credo al presente,
io fondo la vita
sul poco che ho...
(e già per me è molto)
e nessuno può togliermi,
perché un Uomo è risorto!

Tutto questo è scolpito
nel mio pensiero,
e più in fondo ancora:
fra i viali alberati
e i ruscelli ridenti...
e le cascate croscianti
d’un Sogno di Cristallo
irriducibile...

Il Cammino,
che ognuno, sai,
si porta dentro,
di Vita in Vita
e di Porta in Porta,
quasi tormento
o benedizione,
oltre il pensiero:
nell'Anima
nuda e immortale,
anche al di là
del bene e del male,
come lo vede
un mondo testone,
di idee ristrette
ed accettate
per convenzione...

Andare...
andare oltre la Porta:
il limite, uomo,
che non devi accettare!
Spingere lo sguardo
oltre la tempesta dei No,
dei Ma, dei Forse
e dei Non so!
Gridare al Vento
che tu vai con lui,
indistruttibile,
in ogni momento!

Pensiero tenace,
anima di ferro,
uomo,
tu vieni e vai
senza fermarti mai,
seguendo il cammino,
che ti pone il destino
d’una immane evoluzione,
più grande di te,
e che si trova in te...
più grande del cielo,
perché è tutto il Cielo,
mentre noi ne vediamo
solo piccola parte.

FernyMax

segnalata da FernyMax martedì 20 maggio 2003

319a posizione

stelline voti: 14; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

La luna

Buio spezzato da tenui lame,
chiarore opaco di membra,
che si cercano nelle memorie
dell’eterno ancestrale...

Respiro l’amore sul tuo viso
fra notturni sorrisi di perle.
Mi ami, riamata da azzurre
luci di occhi che chiedono...

Platino nero di stelle
balùgina dai tuoi capelli,
spioventi sul quel seno
d’un irresistibile bianco.

Correnti sinuose del mare,
invocate il senso della vita
dal suo bel corpo e ne date
a me, che in lei solo... vivo.

Rosa urge nuda, e languida
carne, in fremiti del sangue.
Amplesso di luna, carezzi
il velluto sopra quel sangue,

seminato dentro le fiamme...
e mia, t’inghiotte il delirio.
Ora... confesso ad un gemito
l’amore, ch’è esploso dentro!

FernyMax - tratto da La mia prima poesia (1974)

segnalata da FernyMax sabato 5 luglio 2003

320a posizione

stelline voti: 14; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Poesia & Vita... & Viceversa

Poesia è il solo modo...
per sentirsi ancora vivi,
in un mondo che ci abbandoni!

Quando le ultime piaghe
siano anche le più profonde
e dolorose... senza lo sfogo,

tante volte, d’una poesia,
come riavviare il Cammino,
fra il dolore e la gioia,

che è la Vita, in tutte
le sue accezioni...?!
Affidare ad un verso

un peana d’Amore in trionfo,
quanto più splendente
fa la gratificazione?...

Ma, soprattutto...
è nel dolce abbandono,
che l’enfasi poetica

delle emozioni...
doni le sue note migliori,
e le più intense...

fino all’intimo
dell’Arte antica del Vivere...
e dello Sperare e Sognare!

FernyMax - tratto da Riflessione sulla Poesia

segnalata da FernyMax domenica 27 luglio 2003

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