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406a posizione

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categoria: Poesie

Tutto per me

Continua a volermi bene, perché a volte mi ingelosisco,

e m'immagino che qualcun altro potrebbe piacerti di più,

perché tanti uomini mi sembrano più simpatici e belli di me.

Ma tu non accorgertene, considerami il migliore di tutti,

perché io ti amo tremendamente e niente mi piace a parte te.

Finché non possedevo il tuo cuore, a cosa mi serviva il resto ?

Ma adesso c'è, l'ho e voglio tenerlo tutto per me.

W. Goethe

segnalata da mm_cm lunedì 8 marzo 2004

407a posizione

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categoria: Poesie

" Allora pensò che per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con l'unico desiderio di ritornare all'inferno che ci ha generati, e di abitarvi al fianco di chi, una volta, da quell'inferno, ci ha salvato. Provò a chiedersi da dove provenisse quell'assurda fedeltà all'orrore ma scoprì di non avere risposte. Capiva solo che nulla è più forte di quell'istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell'istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d'improvviso clemente. E senza sangue."

Alessandro Baricco - tratto da Senza sangue

segnalata da angels11 venerdì 16 aprile 2004

408a posizione

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categoria: Poesie

Lacrime
diamanti cristallini
urlano il mio dolore

segnalata da Simona Finetti venerdì 7 maggio 2004

409a posizione

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categoria: Poesie

Quante volte ti ho pensata,
quante volte,
in questa buia giornata...!

Se non ti avessi conosciuta,
se non ti conoscessi
tenera, imbecille quasi,

nella tua ingenua impossibilità
di pensare solo a te stessa,
saprei che, tra noi,

sarebbe già tutto finito.

Ma invece no,
io so che tu sei lì, accanto al telefono,
aspettando la mia chiamata,

perché sei buona, perché sei dolce,
fino all'inverosimile,
fino al sacrificio immenso,

rituale, di te stessa,

come una lampada,
che rimane accesa fino all'ultimo
a dare tutta la sua luce

a chi ne ha bisogno.

FernyMax

segnalata da FernyMax lunedì 1 aprile 2002

410a posizione

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categoria: Poesie

Il sacrificio

“Lacerate le mie carni,
e bevete il mio sangue...”

Io capisco Gesù: non c’è
atto di carità più grande,
che il dono di sé agli altri,
con tutta la propria vita!

Ma io non intendevo
paragonarmi a Gesù,
con il mio sacrificio
immaginato...

Né volevo riferirmi
ad un’offerta pagana,
bensì a un atto metafisico,
come dire... che nulla

valga di più dell’Amore...
fino all’estremo sacrificio.
E nulla possa, comunque,
ripagare noi stessi di più,

perché non serbiamo,
o portiamo con noi,
nell’altra vita, che Amore,
così come l'abbiamo

donato e ricevuto...
O come sopravviva
nel ricordo di chi resta,
e ci conservi nel cuore,

perché è stato, anch’egli,
molto amato...! Il seme,
che tante volte dà pure,
col tempo, i buoni frutti...

FernyMax

segnalata da FernyMax martedì 6 maggio 2003

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