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poesie

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il vero

il vero è un occhio sottile
il vero è un passaggio dentro una rete
il vero son soffiti di plastica
il vero son ulivi liguri
il vero è una donna dura

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli martedì 16 gennaio 2018

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la lampadina dei sogni ripresi
il tavolo degli amori mai sbocciati di martedi
la frase dei muri blu e delle stelle roche
la penna lanciata in aria che si trasforma in farfalla
un cuore spezzato col martello e riattaccato con la cola
la bambina e la sua bambola che parla di dialetto

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli giovedì 11 gennaio 2018

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nasce imperia

"un racconto:"nasceva ad porto maurizio... crescette col tempo la leggenda che era un re.... un fantasma.... beveva le sue birre a the dreamers la foce....poi volava in via cascione come un lampo.. e salutava ogni persona... era veloce sai.... e spesso lo trovavi al prino.... dal tapas... a ascoltare il reagge... un giorno si innamoro di ineja... e decise... con un tocco di follia.... di unirle.... .. il gesto fu suggelllato con un matrimonio... tra una donna luisa... di via s.giovanni... e marco.... di via cascione.... c'era tanta gente.... così nacque una nuova città imperia " passarono gli anni e nasceva una città .... che chiamata imperia ... accolse tutti ... tutti dai bianchi ai neri.... marco di s.giovanni adotto un figlio di colore..... assieme ad luisa lo fecero crescere.. assieme.... fecero di tutto. per creare.. l'armonia nella città essi... dovete sapere... che colui che sposo luisa e marco... disse a loro.... " trattate imperia come un fiore... " in quel inverno nascette imperia.... e la bambina di colore divento la prima sindachessa della città" ?

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Il giardino dei tigli

Tace questo inverno di ingratitudine
in equilibrio sulle paure.
Considero le carezze della malinconia
un penoso spreco di sangue.
Mento con la voce dell’allegrezza
mentre scavo più mansueti orizzonti.
Dal silenzio dei boschi sino al fruscio delle onde
il sole compie il suo giogo
incredulo dinanzi ai nostri travagli.
Perdiamoci nel giardino dei tigli;
cogliamo il dolce grappolo
prima che i venti
ne assaporino la carne.
Da questo naufragio
possiamo salvarci
stringendoci intorno al fuoco.

Michele Gentile

segnalata da Sara giovedì 11 gennaio 2018

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gennaio

gennaio è entrato euforico
con il suo forzuto cielo burrascoso
con la luna che fa capolino tra
ostili nuvole nere, la sua luce rischiara
la campagna silenziosa che sembra morta
appare ogni cosa fosca e tempestosa,
solo la luna sembra brillare intensamente
quando riesce a uscire da un cielo
bieco, temibile, truce, ringhioso..
pioggia e neve sono padroni di questo tempo
alternandosi, mentre il crepitio del fuoco
dona sicurezza e calore, tra il luccichio delle fiamme
vagano i nostri pensieri, i nostri ricordi
le nostre sensazioni che nonostante il tempo che passa
non scivolano mai via.

DANIELA CESTA

segnalata da DANIELA CESTA martedì 2 gennaio 2018

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