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categoria: Poesie

Lavorare stanca

I due, stesi sull'erba, vestiti, si guardano in faccia
tra gli steli sottili: la donna gli morde i capelli
e poi morde nell'erba. Sorride scomposta, tra l'erba.
L'uomo afferra la mano sottile e la morde
e s'addossa col corpo. La donna gli rotola via.
Mezza l'erba del prato è così scompigliata.
La ragazza, seduta, s'aggiusta i capelli
e non guarda il compagno, occhi aperti, disteso.

Tutti e due, a un tavolino, si guardano in faccia
nella sera, e i passanti non cessano mai.
Ogni tanto un colore più gaio li distrae.
Ogni tanto lui pensa all'inutile giorno
di riposo, trascorso a inseguire costei,
che è felice di stargli vicina e guardarlo negli occhi.
Se le tocca col piede la gamba, sa bene
che si danno a vicenda uno sguardo sorpreso
e un sorriso, e la donna è felice. Altre donne che passano
non lo guardano in faccia, ma almeno si spogliano
con un uomo stanotte. O che forse ogni donna
ama solo chi perde il suo tempo per nulla.

Tutto il giorno si sono inseguiti e la donna è ancor rossa
alle guance, dal sole. Nel cuore ha per lui gratitudine.
Lei ricorda un baciozzo rabbioso scambiato in un bosco,
interrotto a un rumore di passi, e che ancora la brucia.
Stringe a sè il mazzo verde - raccolto sul sasso
di una grotta - di bel capevenere e volge al compagno
un'occhiata struggente. Lui fissa il groviglio
degli steli nericci tra il verde tremante
e ripensa alla voglia di un altro groviglio,
presentito nel grembo dell'abito chiaro,
che la donna gli ignora. Nemmeno la furia
non gli vale, perché la ragazza, che lo ama, riduce
ogni assalto in un bacio c gli prende le mani.

Ma stanotte, lasciatala, sa dove andrà:
tornerà a casa rotto di schiena e intontito,
ma assaporerà almeno nel corpo saziato
la dolcezza del sonno sul letto deserto.
Solamente, e quest'è la vendetta, s'immaginerà
che quel corpo di donna, che avrà come suo, sia,
senza pudori, in libidine, quello di lei.

Cesare Pavese

stelline voti: 32; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Addio all'anima

Piccola anima, dolce e vagabonda, / ospite e compagna del corpo, / dove andrai ora / pallida gelida e nuda, / non giocherai più come facevi

L'imperatore Adriano

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categoria: Poesie

Sul campo aperto giuocano al pallone


Sul campo aperto giuocano al pallone.
Il sole ora l'investe ora li lascia.
La camera d'albergo è del mio corpo
nudo agli specchi. E sconosciuta
e' la citta'.

Sandro Penna - tratto da Croce e delizia

stelline voti: 10; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

"A Zacinto"

Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.

Ugo Foscolo

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categoria: Poesie

Eros


Sul breve palcoscenico una donna
fa, dopo il Cine, il suo numero.
Applausi,
a scherno credo, ripetuti.
In piedi,
dal loggione in un canto, un giovanetto,
mezzo spinto all'infuori, coi severi
occhi la guarda, che ogni tratto abbassa.
E' fascino? E' disgusto? E' l'una e l'altra
cosa? Chi sa? Forse a sua madre pensa,
pensa se questo è l'amore. I lustrini,
sul gran corpo di lei, col gioco vario
delle luci l'abbagliano. E i severi
occhi riaperti, là più non li volge.
Solo ascolta la musica, leggera
musichetta da trivio, anche a me cara
talvolta, che per lui si è fatta, dentro
l'anima sua popolana ed altera,
una marcia guerriera.

Umberto Saba - tratto da Cuor morituro

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categoria: Poesie

Chiare fresche e dolci acque

Chiare fresche e dolci acque
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo, ove piacque,
(con sospir mi rimembra)
a lei di fare al bel fianco colonna;
erba e fior che la gonna
leggiadra ricoverse con l'angelico seno;
aere sacro sereno
ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse:
date udienza insieme
a le dolenti mie parole estreme.

S'egli è pur mio destino,
e 'l cielo in ciò s'adopra,
ch'Amor quest'occhi lagrimando chiuda,
qualche grazia il meschino
corpo fra voi ricopra,
e torni l'alma al proprio albergo ignuda;
la morte fia men cruda
se questa spene porto
a quel dubbioso passo,
ché lo spirito lasso
non poria mai più riposato porto
né in più tranquilla fossa
fuggir la carne travagliata e l'ossa.

Tempo verrà ancor forse
ch'a l'usato soggiorno
torni la fera bella e mansueta,
e là 'v'ella mi scorse
nel benedetto giorno,
volga la vista disiosa e lieta,
cercandomi; ed o pietà!
già terra infra le pietre
vedendo, Amor l'inspiri
in guisa che sospiri
sì dolcemente che mercé m'impetre,
e faccia forza al cielo
asciugandosi gli occhi col bel velo.

Dà be' rami scendea,
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;
ed ella si sedea
umile in tanta gloria,
coverta già de l'amoroso nembo;
qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch'oro forbito e perle
eran quel dì a vederle;
qual si posava in terra e qual su l'onde,
qual con un vago errore
girando perea dir: "Qui regna Amore".

Quante volte diss'io
allor pien di spavento:
"Costei per fermo nacque in paradiso!".
Così carco d'oblio
il divin portamento
e 'l volto e le parole e'l dolce riso
m'aveano, e sì diviso
da l'imagine vera,
ch'i' dicea sospirando:
"Qui come venn'io o quando?"
credendo esser in ciel, non là dov'era.
Da indi in qua mi piace
quest'erba sì ch'altrove non ho pace.

>

Francesco Petrarca

stelline voti: 6; popolarità: 2; 0 commenti

categoria: Poesie

Corpo di donna

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
tu rassomigli al mondo nel tuo atteggiamento d'abbandono.
Il mio corpo di contadino selvaggio ti scava
e fa saltare il figlio dal fondo della terra.

Sono stato solo come una galleria. Da me fuggivano gli uccelli
e in me la notte entrava con la sua invasione possente.
Per sopravvivermi ti ho forgiata come un'arma,
come una freccia al mio arco, come una pietra nella mia fionda.

Ma cade l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del petto! Ah gli occhi dell'assenza!
Ah la rosa del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo di donna mia, persistero' nella tua grazia.
La mia sete, la mia ansia senza limite, la mia strada indecisa!
Oscuri fiumi dove la sete eterna continua,
e la fatica continua, e il dolore infinito.

Pablo Neruda

segnalata da fabrizio lunedì 3 giugno 2002

stelline voti: 38; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Il mio corpo si perde, da vivo, nella mia anima

Il mio corpo si perde, da vivo, nella mia anima,
come il raggio dell'ultimo sole
nel primo raggio della luna.

J.R.Jimenez

segnalata da fanny giovedì 2 febbraio 2006

stelline voti: 16; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Corpo di donna

Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
tu rassomigli al mondo nel tuo atteggiamento d'abbandono.
Il mio corpo di contadino selvaggio ti scava
e fa saltare il figlio dal fondo della terra.
Sono stato solo come una galleria. Da me fuggivano gli uccelli
e in me la notte entrava con la sua invasione possente.
Per sopravvivermi ti ho forgiata come un'arma,
come una freccia al mio arco, come una pietra nella mia fionda.
Ma cade l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del petto! Ah gli occhi dell'assenza!
Ah la rosa del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo di donna mia, persisterò nella tua grazia.
La mia sete, la mia ansia senza limite, la mia strada indecisa!
Oscuri fiumi dove la sete eterna continua,
e la fatica continua, e il dolore infinito.

PABLO NERUDA

segnalata da Teresa mercoledì 7 marzo 2007

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Corpo senza nome...

Silenzi
-senza voce-
riemergono da un mare di vergini
- senza dio-
inondando di pensieri e blasfemie
ordinarie, incoscienti emozioni
calpestate
dalle foglie ingiallite d’autunno…

Spazi decrescenti
di vita
squarciano cieli incontenibili
d’inverno,
sfuggendo alle ombre segnate dal vento…

Un impercettibile caos calmo
trattiene lentamente, inutilmente
il tremore
nascosto nel tepore
dei tuoi occhi…

Ma dove strariperanno i miei sospiri
giunti al fiume senza foce
del tuo corpo senza nome?

Gaspare Serra

segnalata da GaspareSerra sabato 19 febbraio 2011

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categoria: poesie

il mio corpo

io sono consapevole della
bellezza del mio corpo
but vorrei essere amata
per la bellezza della mia anima,
guarda me nella profondità,
cosa dice il mio spirito,
ascolta i sussurri del mio cuore,
osserva la luce dei miei occhi,
ascolta il mio silenzio,
ama il mio sorriso,
ama la mia mente,
ama me per come io sono!
poi ama il mio corpo!

daniela cesta

segnalata da daniela cesta giovedì 17 gennaio 2013

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categoria: Poesie

UN CORPO

un corpo nella tomba, ferito
silenzioso e freddo, le sue dolci membra
indifese, martoriate dagli uomini della terra,
questo corpo racchiude il mistero della terra,
la grazia di questo corpo è fonte di gioia,
volontà del Padre, luce dell'universo,
bontà infinità dell'intero firmamento celestiale,
sono stata ai piedi della tua croce,
ho visto la potenza, la forza, la luce, del tuo sangue,
Gesu! noone è come te, tu sei il mio Signore
sublime perfezione del Creatore,
corpo martoriato, donami la grazia del tuo cuore.
Love you.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta sabato 19 aprile 2014

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categoria: Poesie

L'amore è invasivo, non s'accontenta, sua, mente, corpo e il cuore tutto..

grazia

segnalata da Grazia Tamagno mercoledì 19 giugno 2013

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categoria: Poesie

guarda

Il punto fondamentale di tutti gli incontri, quando si è alla ricerca di un partner, è quello di capire se la persona che abbiamo davanti è attratta da noi. A meno che non abbiate la capacità di leggere il pensiero, non è sempre facile capirlo senza esporsi eccessivamente. "Leggere" e interpretare il linguaggio del corpo quindi diventa importante.

Il nostro corpo trasmette messaggi molto precisi che esprimono il nostro stato d'animo cosi come fanno tutti gli animali di questo pianeta. Interpretarli non è facile, anche perchè si rischia di fraintendere un gesto casuale con un messaggio definito, quindi mi raccomando, andateci piano nella pratica :)

Mi piaci
(le seguenti situazioni si intendono al primo incontro, anche se non escludo che possano essere valide in fasi successive)

Fissare gli occhi per un periodo più lungo di quello normale seguito spesso da un' occhiata falsamente casuale al corpo. Cercare spesso lo sguardo del partner.

Sistemarsi l'abito, i capelli o il trucco e raddrizzare il portamento, petto in fuori e pancia in dentro.

Tono di voce sensibilmente alterato (se la persona è emotiva), discorsi confusi e qualche volta privi di senso, momenti di silenzio e difficoltà o trovare argomenti di cui discutere.

Tenere le braccia ben discoste dal corpo e le mani aperte.

Giocherellare con un oggetto o movimento nervoso del corpo (per esempio gambe o braccia che tremano, situazione non valida se vi trovate in Siberia ).

Segnali esclusivamente maschili

Petto in fuori e pancia in dentro. Questo genere di comportamento, usato nella maggior parte dei rituali di corteggiamento degli animali, tende a far apparire il fisico del maschio più grande e solido agli occhi della femmina.

Infilare le mani nelle tasche dei pantaloni. Questo comportamento tende a puntare l'attenzione sui genitali, ricollegandomi al discorso del rituale di corteggiamento di prima (per cui non scambiatelo per un maniaco sessuale).

Accarezzare i capelli e le mani.

Segnali esclusivamente femminili

Cercare un contatto apparentemente innocente. E' noto che l'apparato sensoriale del tatto sia maggiormente sviluppato nella donna che per natura tende a instaurare un contatto fisico.

Mostrare il palmo della mano e il polso, mentre con l'altra mano si accarezza i capelli o altre parti del corpo.

flo95 - tratto da floriana lombardo

segnalata da flo95 lunedì 25 marzo 2013

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categoria: poesie

Luce fioca di baluginii/ombre dorate/ sui nostri corpi ondeggianti/esili giunchi/ mossi dal vento d'amore

G.Tamagno

segnalata da grazia mercoledì 10 aprile 2013

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categoria: poesie

Sei, sarai, corpo del mio corpo, bocca,respiro e vita, nel turbine infinito dello spazio e del tempo, fino alla fine dei giorni..

©Grazia

grazia tamagno

segnalata da grazia giovedì 13 febbraio 2014

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categoria: poesie

il cuore

il cuore palpita i primi battiti di un cuore infranto dalle debolezze del destino.e dice al corpo di sopravvivere fino agli ultimi attimi che sono scritti nel diario dell'amore

marica - tratto da nessuno

segnalata da marica mercoledì 30 aprile 2008

stelline voti: 33; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

La sete dell'anima e' piu' dolce del vino delle cose materiali,e il fremito dello spirito appaga piu' intimamente della sicurezza del corpo.

kahlil Gibran

segnalata da fanny mercoledì 9 marzo 2005

stelline voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Cosa dire....cosa fare....sento il silenzio oscillare come un pendolo nella mia testa, assilante quanto il frastuono di una campana scolpita dal tempo!
la legerezza della tua anima appare come aurora nei miei sogni, candida come una farfalla che si posa sul mio corpo, limpida come vetro ma fragile come un'ostia!!!
il silenzio giunge come un fascio di luce che lega il mio corpo rendendolo inerte e consapevole di non poterti mai raggiungere se non con il pensiero.

Nico Gurr...

segnalata da nico venerdì 28 giugno 2002

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categoria: Poesie

quando il cuore batte per l'amore

quando il cuore batte per l'amore
guizza veloce come
una macchina che
corre a cento all'ora,

chi ama è a cavallo nel mondo!
il sangue corre veloce nelle vene,
la pelle del viso e del corpo irradia luce,
le tossine cattive fuggono dai pori,

ogni dolore del corpo e
dell'anima no sentire piu!
che miracolo magico,
tutto il corpo si trasforma,

diventiamo piu belli!
con la luce negli occhi,
gli occhi brillano dal profondo,
arriva luce dall'anima,

dopo che irradia tutto il corpo,
fuoriesce dagli occhi e
dalle nostre labbra felici,
che baciano con il sorriso!

e quando baciano con foga e amore,
la luce raggiunge la
profondità dell'universo,
gli angeli sorridono felici,

e la luce del cuore è padrone di tutto.!

daniela cesta

segnalata da daniela cesta sabato 22 dicembre 2012


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