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stelline voti: 20; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

chiudi gli occhi...
con ali di gabbiano voliamo
verso quella porta
aperta sul dorato orizzonte,
laddove il mare si sposa col cielo
e il sole,con i suoi raggi,
ne consolida l'unione...

segnalata da michela lunedì 19 gennaio 2004

stelline voti: 7; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Credevo che con te il sole tornasse a scaldare il mio cuore..
Credevo che i gabbiani d'argento continuassero
a volare nei mari regnanti..
Credevo, credevo davvero che il sorriso delle stelle potesse di nuovo illuminare il cielo visto dalla mia finestra..
Credevo che tu potevi dare al mio cuore la gioia che vagando per anni ha cercato..
Credevo semplicemente che tu,
tu potessi farmi sentire un angelo senza ali..

Dorian Grey

segnalata da Dorian Grey venerdì 22 febbraio 2008

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » vita

Una volta mi dissero che l'amore dei gabbiani,
come quello degli alcioni,
dura a lungo, addirittura tutta una vita.
Infatti i pescatori a volte,
trovano sulla sabbia i loro corpi senza vita,
due alla volta, mai da soli.
Volano per un' ultima volta sulla riva solitaria
per morire insieme.

segnalata da marines venerdì 7 gennaio 2011

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Ho ancora un sogno:
Chiudere gli occhi e provare a volare
come una farfalla in un campo di viole
come le nuvole nel cielo quando piove
come il gabbiano che si libra nell'aria
come le spore delle spire di grano
come la tua mano quando vola leggera assieme alla mia..........che matti che siamo!

Laura

segnalata da Laura lunedì 5 settembre 2011

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Io ti racconterei del mare..

Io ti racconterei del mare.
Del risvolto dell’onda che m’accompagna ad ogni passo sopra al tuo. Ti direi di come cambia il vento, ma non la mia rotta e il mio orizzonte verso te.
E di come soffia forte, a volte questo vento, come a volerla piegare la mia vela. Ma il vento non lo sa, di come l’ho legata stretta al polso, e tu l’hai annodata forte al tuo.
Lui non lo sa, che dove inizio io, poi continui tu.
Ricordi la fatica e l’emozione nell’issarla?!Tu che contavi isole azzurre, ed io che la riempivo con ali e nidi di gabbiano per farla volare ancora più in alto. Ma il vento questa notte soffia forte e non lo sa, che io sono da sempre un bravo marinaio, e tu da sempre..la mia ancora di salvezza.

Tanya Bì

segnalata da Claudia giovedì 22 settembre 2016

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

pace

“la pace dei gabbiani

La pace tra gli uomini

La pace nel cuore

La pace in viaggio verso terre lontane”

DAje dario desiglioli forza salvare l’arci camalli arci guernica arci brixton arci provinciale arci fuori orario arci locomotiva arci cuneo arci roma arci torino arci pikkia talpa e orologio potere al popolo imperia… rifondazione comunista… arci liguria arci nazionale arci palermo arci basilicata arci cuneo arci savonA ARCI BOLOGNA ARCI FIRENZE ARCI ASSISI ARCI SARDEGNA ARCI PUGLIA ARCI TOSCANA Arci val d’aosta e free patrick verita giulio regeni salvare bar addio hobbit ventimiglia forza rt ... daje sudan... giustiza su marco pantani... diritti per gay e trans ... bsx

più diritti per le donne afgane per le donne polacche .. e per tutte le donne del mondo e stop bullismo sul web e fuori dal web

guido arci camalli

segnalata da guido arci camalli venerdì 25 febbraio 2022

stelline voti: 11; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Parole di conforto...

Regina di Ítaca:

Il mare è diventato ombroso ed i delfini piangono consegnandomi il tuo messaggio. Le tavole con le quali sta fatta la mia barca si affliggono perché molte di loro furono alberi che crebbero in Ítaca e si rattristano al sapere che soffri. Cerco e cerco tra le mie mercanzie qualcosa: un unguento di Persia, un giocattolo di Siriana o alcune di quelle inezie che fanno in Tartessos e che fanno che una persona, almeno per un momento, allegro il viso ed i suoi occhi non siano opachi come la ceramica di Esparta.

Forse quello che io porto nella mia barca non serva per chiudere le tue ferite, perché neanche sono riusciti a chiudere le mie. Tempo fa io non avevo una barca, ma era capitano di un snello e magnifico trireme, con cui conquistai lontane isole e mi sottomisi alle sue regine, trasformandomi nel suo amante e, quasi sempre, nel suo schiavo. Scoprii tardi chissà che essere schiavo è non essere niente e recuperai la libertà mille volte per tornare a perderla altre due mille. Per quel motivo mi disfai di quella galera ed acquisii questa piccola barca, perché non mi vendo oramai a me stesso, ma lo poco che ci sta in questo piccolo guscio. Sono povero, sì, ma liberi di offrire i miei dolciumi a chi ami vederli, non importa dove, perché presto o tardi il vento mi farà arrivare nel suo porto.

Afrodite non è oramai la mia guida, né Eros il mio consigliere. Ora è Atena chi guida i miei pensieri ed il mio codice è quello della mare: Non lasciare mai a nessuno alla deriva, per molto nemico che sia della tua patria in terra. Oggi oramai non ho nemici, perché a nessuno gli interessa rubare quello che vendo. Dicono i miei amici, alcuni di loro penso siano sirene mascherate, che domani non mi rimarrà niente per pagare a Caronte perché i miei prezzi sono di saldo, ma io so che non è così, che quello che ricevo in cambio dei miei pochi possessi è in abastanza come per tornare a riempire la barca e tornare di nuovo alla mare, cercando nuovi porti dove bandire le mie merci.

Le sirene ridono in lontananza. Sanno che mi è arrivato la bottiglia col tuo messaggio e si apprestano a raddoppiare i suoi cantici. Credono che pretenda di essere Ulisse... che cantino con tutte le sue forze, perché ho smesso di credere in loro. Le ho sentite tante volte che il suo cantico si assomiglia ogni giorni più al rumore delle onde o allo scricchiolo delle candele riempite per il vento.

Un'altra volta torno a mettere la bottiglia in mani dei delfini affinché la portino di nuovo alle spiagge di Ítaca. Loro ti diranno come mi sento triste per non poter alleviare la tua sofferenza, Penelope.

La mare è la mia patria; confida di nuovo la bottiglia ai delfini o da' il messaggio ai gabbiani. Loro conoscono le mie candele e sapranno trovarmi presto...

segnalata da Jasmine domenica 19 ottobre 2003

stelline voti: 11; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

Lettera alla mia Regina

Regina di Ítaca:

Il mare è diventato ombroso ed i delfini piangono consegnandomi il tuo messaggio. Le tavole con le quali sta fatta la mia barca si affliggono perché molte di esse furono alberi che crebbero in Ítaca e si rattristano al sapere che soffri. Cerco e cerco tra le mie mercanzie qualcosa: un unguento di Persia, un giocattolo di Siriana o alcune di quelle inezie che fanno in Tartessos e che fanno che una persona, almeno per un momento, allegro il viso ed i suoi occhi non siano opachi come la ceramica di Esparta.

Forse quello che io porto nella mia barca non serva per chiudere le tue ferite, perché neanche sono riusciti a chiudere le mie. Nel passato io non avevo una barca, ma era capitano di un snello e magnifico trireme, con cui conquistai lontane isole e mi sottomisi alle sue regine, trasformandomi nel suo amante e, quasi sempre, nel suo schiavo. Scoprii tardi chissà che essere schiavo è non essere niente e recuperai la libertà mille volte per tornare a perderla altre due mille. Per quel motivo mi disfai di quella galera ed acquisii questa piccola barca, perché non mi vendo oramai a me stesso, bensì lo poco che ci sta in questo piccolo guscio. Sono povero, sì, ma liberi di offrire i miei dolciumi a chi ami vederli, non importa dove, perché presto o tardi il vento mi farà arrivare nel suo porto.

Afrodite non è oramai la mia guida, né Eros il mio consigliere. Ora è Atenea chi guida i miei pensieri ed il mio codice è quello della mare: Non lasciare mai a nessuno alla deriva, per molto nemico che sia della tua patria in terra. Oggi oramai non ho nemici, perché a nessuno gli interessa rubare quello che vendo. Dicono i miei amici, alcuni di loro penso che sono sirene mascherate, che domani non mi rimarrà niente per pagare a Caronte perché i miei prezzi sono di saldo, ma io so che quello che ricevo in cambio di miei pochi possessi è quanto basta come per tornare a riempire la barca e torare di nuovo al mare, cercando nuovi porti dove bandire le mie merci.

Le sirene ridono in lontananza. Sanno che mi è arrivato la bottiglia col tuo messaggio e si apprestano a raddoppiare i suoi cantici. Credono che pretenda di essere Ulisse... Che cantino con tutte le sue forze, perché ho smesso di credere in loro. Le ho sentite tante volte che il suo cantico ogni giorno si assomiglia di più al rumore delle onde o delle vele riempite per il vento.

Un'altra volta torno a mettere la bottiglia in mani dei delfini affinché la portino di nuovo alle spiagge di Ítaca. Loro ti diranno come mi sento triste per non poter alleviare la tua sofferenza, Penelope.

La mare è la mia patria; confida di nuovo la bottiglia ai delfini o da' il messaggio ai gabbiani. Loro conoscono le mie vele e sapranno trovarmi presto...

Jasmine - tratto da Tristezza

segnalata da Jasmine martedì 21 ottobre 2003

stelline voti: 21; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch'essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.

Vicenzo Cardarelli

segnalata da silvia lunedì 8 marzo 2004

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

sgorga purissimo dal mio cuore
un amore che mi riempie l'anima..
che fa volare la mia mente più in alto dei gabbiani
e lassù tra le nuvole
osservo il mondo che continua a girare.
e il mondo ora ha un aspetto diverso....
è tutto più bello,solare dolce caldo
sarà che finalmente sono felice...
sarà che ci sei tu accanto a me!

segnalata da sasha83 venerdì 13 agosto 2004

stelline voti: 7; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Isola delle Femmine

Io ti dipingerei se fossi un pittore,
il cielo azzurro e la schiuma del mare,
tante barchette con i pescatori
i gabbiani tuffandosi nel mare.

Dipingerei di giorno e di notte,
i giocatori giocando a carte,
lo stesso farei con i monti ed i castelli
con tanto amore ,per essere belli.

Per me sarebbe un giorno divino
se l'Isolotto dipingessi per primo.

Vincenzo Riso - tratto da poesie di un vicchiareddu piscaturi isolano

segnalata da rossys lunedì 23 ottobre 2006

stelline voti: 5; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

RAGAZZINA

Certamente non carina,
ma sicuramente ragazzina:
volo coi roller dimenticando ogni cosa,
sentendomi leggera come un petalo di rosa.

Nuoto nell' aria serena
come una sirena,
osservando pesci a forma di gabbiani
e scogli di vulcani.

Questo corto tratto di vita scomparirà,
ma il mio cuore di ragazzina sempre vivrà...

3mend@ PoPpOtTa

segnalata da 3mend@ PoPpOtTa lunedì 16 giugno 2008

stelline voti: 6; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

SALSEDINE DI VITA

Onde spezzate dal mare
si infrangono sulla riva battuta dal sole,
rumoreggiando emozioni
riecheggianti sulla sabbia pien d’orme.

Tra la salsedine di vita degli uomini
e una moltitudine di fango ai piedi,
brezze scappano fugaci nel vento
calpestando aloni di rimpianto …

Un aquilone sfugge alla mano d’un bimbo
rincorrendo indeciso un gabbiano.

Nessun’ombra resterà a proteggerci …

GASPARE SERRA

segnalata da Gaspare110 domenica 30 novembre 2008

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » amore

scusa

Caro GIANNI DI AMALFI,
sono veramente imperdonabile per il mio comportamento timido e freddo e forse anche immaturo avuto al nostro primo appuntamento ma ti chiedo scusa di cuore e non ho più mezzi per poterlo fare se non in modo così plateale.
Spero tu un giorno possa comprendere il mio disagio e spero che tutto l’affetto che ci unisce non vada perso per colpa della mia assurda timidezza.
Oggi sono ritornata al mare dove ci siamo visti la prima volta e un GABBIANO si è posizionato vicino a me… lo guardavo come qualcosa che mi appartenesse ma è volato subito via senza darmi nemmeno il tempo e il modo di fargli capire che non volevo fargli del male…
I miei occhi dicono ciò che il cuore vorrebbe gridare e la mia angoscia per averti ferito non ha più una dimensione.
Con il cuore attendo di rivederti per spiegarti che non è come pensi tu e con la mente rimango ai ricordi che abbiamo condiviso insieme.
Caro Gianni fa che non vadano infranti, fa che io possa rivederti almeno una volta ancora e soprattutto che tu possa ascoltarmi. Il tuo silenzio fa molto male ora ed è accompagnato da un grande senso di vuoto che si unisce alle mie tristi giornate…
So attendere anche LENTAMENTE ma spero che quest’attesa non tardi a venire… se così sarà vuol dire che a nulla è valso tutto questo mio dolore che sto scontando per averti ferito.
Ti aspetto.
Con affetto, Titti

titti

segnalata da titti giovedì 11 febbraio 2010

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Frasi d'amore

VORREI

Alle volte vorrei essere un gabbiano
che vola alto in cerca del mare
vorrei toccare con mano
ciò che di bello si possa sognare
vorrei solcare lo spazio infinito
in cerca di mondi lontani
dove nessuno con la forza di un dito
possa decidere il destino degli umani
vorrei...vorrei...vorrei..

Vito De Tommaso

segnalata da Vito De Tommaso lunedì 2 agosto 2010

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi » società » guerra

Josè (Film)

Una fra tante, tanti fra tanti, lui, tu. Tu eroe ingannato, braccato.
Nella tua fuga i gabbiani, volteggiando sul mare, disegnavano
linee sinuose e vellutate, formando un'irreale cornice...mentre i corvi
popolavano lo scenario deserto delle montagne dove tu cercavi rifugio.
Sei stato usato come un burattino nelle mani di esseri ignobili,
che nulla hanno d'umano, per rendere schiava la tua gente.
Ma tu hai capito quel gioco...e anche la tua coscienza...rifiutando la vita
dopo essere stato preso dai tuoi stessi fratelli che t'hanno deriso e insultato.
E volgendo l'ultimo sguardo alle onde indifferenti hai immolato il tuo corpo...
alla libertà.

(1974)

vincenzo corsaro

segnalata da vincenzo corsaro giovedì 4 ottobre 2012

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Aforismi

tramonto a Venezia

questa è l'ora che il cielo crepuscolare
arrossisce ogni cosa, tra cielo e terra
gli occhi osservano mentre l'animo è quieto,

carezza rossa sulle acque calme,
come un innamorato che si allontana,
mentre un gabbiano tacito, sonnecchia,

bello il cielo e le acque, di questo popolo di mare,
viaggiatori di terra e di oceani,
l'acqua e cielo, è la loro vitalità.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta venerdì 14 marzo 2014

stelline voti: 1; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

ACQUE FRESCHE

lo spirito libero, fluttua sulle acque fresche,
nel cuore e nella mente serenità, che prende
l'estate avvolge, con parvenza gioiosa,

orizzonte chiaro, luminoso, scintillante,
volano leggeri, i gabbiani,
con il loro strido, litigano con i cormorani

fermi sugli scogli, in attesa..
l'anima ascolta i sussurri del cuore
sull'immenso mare, assolato.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta mercoledì 2 luglio 2014

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categoria: Aforismi

aforismi estate

onda precipitante, spumosa,
che trascina l'acqua verde smeraldo e blu
con rumore che riempie le orecchie
e rilassa i pensieri angosciosi
il grido del gabbiano irrompe nel cielo
bella veduta che allieta lo spirito
mentre la brezza marina accarezza
il nostro corpo abbronzato,
abbracciando la terra con la sua potente energia.

daniela cesta

segnalata da DANIELA CESTA domenica 16 luglio 2017

stelline voti: 26; popolarità: 15; 0 commenti

categoria: Poesie

Scegli di essere felice!

Il tuo cuore è un gabbiano
che vola libero nei cieli
della vita.
lascialo andare senza paura,
ti sarà condurre
alla felicità.
finchè ascolti il tuo cuore
e fai di tutto per essere felice,
sei tu a condurre il gioco
con le regole che tu stesso
ti sei dato.
Credi alla forza
dei tuoi sogni
e loro diventeranno realtà.

Sergio Bambarén - tratto da L'onda perfetta

segnalata da stefy martedì 25 novembre 2003


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