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categoria: Poesie

O poesia nel lucido verso


O poesia, nel lucido verso
Che l'ansietà di primavera esalta
Che la vittoria dell'estate assalta
Che speranze nell'occhio del cielo divampa
Che tripudi sul cuor della terra conflagra,
O poesia, nel livido verso
Che sguazza fanghiglia d'autunno
Che spezza ghiaccioli d'inverno
Che schizza veleno nell'occhio del cielo
Che strizza ferite sul cuor della terra,
O poesia nel verso inviolabile
Tu stringi le forme che dentro
Malvive svanivan nel labile
Gesto vigliacco, nell'aria
Senza respiro, nel varco
Indefinito e deserto
Del sogno disperso,
Nell'orgia senza piacere
Dell'ebbra fantasia;
E mentre ti levi a tacere
Sulla cagnara di chi legge e scrive
Sulla malizia di chi lucra e svaria
Sulla tristezza di chi soffre e accieca,
Tu sei cagnara e malizia e tristezza,
Ma sei la fanfara
Che ritma il cammino,
Ma sei la letizia
Che incuora il vicino,
Ma sei la certezza
Del grande destino,
O poesia di sterco e di fiori,
Terror della vita, presenza di Dio,
O morta e rinata
Cittadina del mondo catenata!

Clemente Rebora - tratto da Frammenti lirici

stelline voti: 16; popolarità: 3; 0 commenti

categoria: Poesie

Semplicita'


L'uomo solo - che è stato in prigione -
ritorna in prigione ogni volta che morde
in un pezzo di pane.
In prigione sognava le lepri che fuggono
sul terriccio invernale. Nella nebbia d'inverno
l'uomo vive tra muri di strade, bevendo
acqua fredda e mordendo in un pezzo di pane.

Uno crede che dopo rinasca la vita,
che il respiro si calmi, che ritorni l'inverno
con l'odore del vino nella calda osteria,
e il buon fuoco, la stalla, e le cene. Uno crede,
fin che è dentro uno crede. Si esce fuori una sera,
e le lepri le han prese e le mangiano al caldo
gli altri, allegri. Bisogna guardarli dai vetri.

L'uomo solo osa entrare per bere un bicchiere
quando proprio si gela, e contempla il suo vino:
il colore fumoso, il sapore pesante.
Morde il pezzo di pane, che sapeva di lepre
in prigione, ma adesso non sa più di pane
ne' di nulla. E anche il vino non sa che di nebbia.

L'uomo solo ripensa a quei campi, contento
di saperli già arati. Nella sala deserta
sottovoce si prova a cantare. Rivede
lungo l'argine il ciuffo di rovi spogliati
che in agosto fu verde. Dà un fischio alla cagna.
E compare la lepre e non hanno più freddo.

Cesare Pavese - tratto da Lavorare stanca

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categoria: Poesie

Serata


Mi sono bardato per la serata
(dal momento che volete vedermi
nei vestiti che gridano: non è lui)
Io che respiravo alle giunture degli abiti vecchi
come un insetto
Mi son bardato per la serata.

E - tremando - dall'anticamera riscaldata
mi son prodotto nella luce, negli specchi e sorrisi

- un sorcio traversa il salone
del transatlantico -

E nuotando nella luce, negli specchi e sorrisi
dell'accoglienza cordiale
mi son trovato a parlare
delle sole cose care
a spiegare e difender la causa della mia vita.

Ma ho visto - a tempo -
il respiro della mia passione
congelarsi contro i vostri visi.
A un tempo mi avete guardato
come un drago che butta fuoco.

Mi domando perché mi avete invitato.

Ma se è perché ho scritto
tre parole sincere
e vorreste il segreto
di questo mestiere:
ci son sette porte
e ho perso la chiave
per poterci tornare.
Se le ho dette, vuol dir che avran traboccato.
Alzatevi presto
vedrete alzarsi la lodola
quando il sole ha chiamato.
Nella via mentre rincasate
su molle compensate
ritrovo la mia chiave, solo.

Sono stato visitato
sono stato auscultato
riconosciuto abile a vita coraggiosa.

Dieci volte respinto
ricomincero'
E se proprio fossi disteso
una polla di sangue al petto
aspettate a venirmi vicino
ancora non vi accostate...
Ma ho trovato la mia chiave
solo
ma vi ringrazio
ma son tornato dove non potete venire
dove son certo che la mia parola
senza averla gridata
non posso
morire.

Piero Jahier - tratto da Ragazzo

stelline voti: 36; popolarità: 1; 0 commenti

categoria: Poesie

Pensieri di Deola


Deola passa il mattino seduta al caffè
e nessuno la guarda. A quest'ora in città corron tutti
sotto il sole ancor fresco dell'alba. Non cerca nessuno
neanche Deola, ma fuma pacata e respira il mattino.
Fin che è stata in pensione, ha dovuto dormire a quest'ora
per rifarsi le forze: la stuoia sul letto
la sporcavano con le scarpacce soldati e operai,
i clienti che fiaccan la schiena. Ma, sole, è diverso:
si può fare un lavoro più fine, con poca fatica.
Il signore di ieri, svegliandola presto,
l'ha baciata e condotta (mi fermerei, cara,
a Torino con te, se potessi) con sè alla stazione
a augurargli huon viaggio.

E' intontita ma fresca stavolta,
e le piace esser libera, Deola, e bere il suo latte
e mangiare brioches. Stamattina è una mezza signora
e, se guarda i passanti, fa solo per non annoiarsi.
A quesr'ora in pensione si dorme e c'è puzzo di chiuso
- la padrona va a spasso - è da stupide stare lì dentro.
Per girare la sera i locali, ci vuole presenza
e in pensione, a trent'anni, quel po' che ne resta, si è perso.

Deola siede mostrando il profilo a uno specchio
e si guarda nel fresco del vetro. Un po' pallida in faccia:
non è il fumo che stagni. Corruga le ciglia.
Ci vorrebbe la voglia che aveva Marì, per durare
in pensione (perché, cara donna, gli uomini
vengon qui per cavarsi capricci che non glieli toglie
nè la moglie nè l'innamorata) e Marì lavorava
instancabile, piena di brio e godeva salute.
I passanti davanti al caffè non distraggono Deola
che lavora soltanto la sera, con lente conquiste
nella musica del suo locale. Gettando le occhiate
a un cliente o cercandogli il piede, le piaccion le orchestre
che la fanno parere un'attrice alla scena d'amore
con un giovane ricco. Le basta un cliente
ogni sera e ha da vivere. (Forse il signore di ieri
mi portava davvero con sè). Stare sola, se vuole,
al mattino, e sedere al caffè. Non cercare nessuno.

Cesare Pavese

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categoria: Poesie

All’Automobile da corsa

Veemente dio d’una razza d’acciaio,
Automobile ebbra di spazio,
che scalpiti e fremi d’angoscia
rodendo il morso con striduli denti
Formidabile mostro giapponese,
dagli occhi di fucina,
nutrito di fiamma
e d’olî minerali,
avido d’orizzonti, di prede siderali
Io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente,
scateno i tuoi giganteschi pneumatici,
per la danza che tu sai danzare
via per le bianche strade di tutto il mondo!
Allento finalmente
le tue metalliche redini,
e tu con voluttà ti slanci
nell’Infinito liberatore!
All’abbaiare della tua grande voce
ecco il sol che tramonta inseguirti veloce
accelerando il suo sanguinolento
palpito, all’orizzonte
Guarda, come galoppa, in fondo ai boschi, laggiù!
Che importa, mio dèmone bello?
Io sono in tua balìa! Prendimi! Prendimi!
Sulla terra assordata, benché tutta vibri
d’echi loquaci;
sotto il cielo accecato, benché folto di stelle,
io vado esasperando la mia febbre
ed il mio desiderio,
scudisciandoli a gran colpi di spada.
E a quando a quando alzo il capo
per sentirmi sul collo
in soffice stretta le braccia
folli del vento, vellutate e freschissime

Sono tue quelle braccia ammalianti e lontane
che mi attirano, e il vento
non è che il tuo alito d’abisso,
o Infinito senza fondo che con gioia m’assorbi!
Ah! ah! vedo a un tratto mulini
neri, dinoccolati,
che sembran correr su l’ali
di tela vertebrata
come su gambe prolisse

Ora le montagne già stanno per gettare
sulla mia fuga mantelli di sonnolenta frescura,
là, a quel sinistro svolto
Montagne! Mammut in mostruosa mandra,
che pesanti trottate, inarcando
le vostre immense groppe,
eccovi superate, eccovi avvolte
dalla grigia matassa delle nebbie!
E odo il vago echeggiante rumore
che sulle strade stampano
i favolosi stivali da sette leghe
dei vostri piedi colossali

O montagne dai freschi mantelli turchini!
O bei fiumi che respirate
beatamente al chiaro di luna!
O tenebrose pianure! Io vi sorpasso a galoppo!
Su questo mio mostro impazzito!
Stelle! mie stelle! l’udite
il precipitar dei suoi passi?
Udite voi la sua voce, cui la collera spacca
la sua voce scoppiante, che abbaia, che abbaia
e il tuonar de’ suoi ferrei polmoni
crrrrollanti a prrrrecipizio
interrrrrminabilmente?

Accetto la sfida, o mie stelle!
Più presto! Ancora più presto!
E senza posa, né riposo!
Molla i freni! Non puoi?
Schiàntali, dunque,
che il polso del motore centuplichi i suoi slanci!

Urrà! Non più contatti con questa terra immonda!
Io me ne stacco alfine, ed agilmente volo
sull’inebbriante fiume degli astri
che si gonfia in piena nel gran letto celeste!

Filippo Tommaso Marinetti

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categoria: Poesie

Il mio respiro.

Se, come dici, da me ti senti togliere il respiro,
è perché non senti il desiderio di respirare anche la mia stessa aria,
di vedere il mondo anche attraverso i miei occhi,
di vivere la tua vita anche attraverso la mia,
di trasformare le mie risa nelle tue, le tue risa nelle mie,
di mescolare le mie lacrime con le tue, le tue lacrime con le mie,
di vedere riflesso nel mio sorriso la gioia di un tuo sorriso,
di gioire nel tenermi tra le tue braccia,
stringendomi fino a togliermi il respiro.

Io vorrei che tu mi togliessi il respiro,
e respirare attraverso di te.

Ti lascerò respirare,
anche se il mio respiro si farà più difficoltoso.

antonella faverzani

segnalata da antonella sabato 19 ottobre 2002

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categoria: Poesie

Respiro

Quando vedo te il respiro si prolunga come la scia di una cometa...
irragiando a giorno anche il periodo più oscuro della mia vita.
Sono qui ad attenderti...ho spalancato le porte del cuore, ho imbandito l'anima di una passione immensa...e goccia dopo goccia il tuo respiro si allontana con la stessa scia che ha irragiato il mio pensiero...immaginandoti mia anche per pochi secondi della mia vita!

Nico Gurr...

segnalata da nico mercoledì 10 luglio 2002

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categoria: Poesie

L'ultimo respiro..

"Candite carezze
sulle gote delicate.
Un'ultimo respiro..
Petali di fiori ai miei piedi..
Nastri colorati
e trame di fili
nel silenzio del tempo.
Passi furtivi nella notte.
Si avvicina l'alba
la notte si rischiara..
e l'ultima stella
lascia il posto
ad un raggio di sole
che tenero
si impiglia tra i miei capelli.
Le mani vuote stringono il niente...
Labbra avide..si spengono..
occhi languidi..si rassegnano..
Cuore..cuore..smettila di battere..
Dammi respiro..
Ed ecco un'altro giorno..
Inutile come tutti gli altri..
Un'ultimo respiro..
E dannazione..spero che sia davvero l'Ultimo!!!
"

Halley

segnalata da halley1 sabato 15 luglio 2006

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categoria: Poesie

C'è SOLO IL MIO RESPIRO ORA

...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...
...Quaggiù è tutto diverso...
...percorro il mio tunnel ma nn c'è luce...
...mi aggrappo,mi stringo ma cado inesorabilmente
nel vuoto...mi sento forte...
...ma non riesco a percepire dentro me nessuna
emozione in quello che faccio...
...continuo a camminare...
...continuo a pensare...
...mi stò uccidendo pian piano...
...Fuggo dalla vita...
...fuggo da quella vita...
...non mi piace lì...
...non mi piace quel mondo....
...Solo quando sono solo che sò di chi mi posso fidare...
...Continuo a combattere contro me stesso...
...voglio vedere quanto riesco a logorarmi...
...stò male...ma non chiedo aiuto...
...mi nascondo dietro una barriera che è oramai invisibile...
...anche io non la riconosco più...
...forse perchè non ho più le forze...
...Mi sembra tutto così scontato lì...
...come se vivessi ogni giorno un film visto un miliardo di volte...
...Sono stanco...
...lì non c'è più niente di nuovo...
...è stato tutto già compiuto...
...tutto già scritto...
...Sono solo all'inizio...
...e mi chiedo già come finirà il mio film...
...quando calerà il sipario...
...parlo con i miei coetanei...
...ma alle mie domande rimangono intorbiditi ...
...come increduli e disorientati...
...INVIDIO LORO perchè...
... sono ingenui...
...INVIDIO LORO perchè...
...si emozionano con poco...
...INVIDIO LORO perchè...
...riescono a fuggire dal niente...
...INVIDIO LORO perchè...
...credono ancora in qualcosa...
...INVIDIO LORO perchè...
...QUAGGIù non ci sono mai scesi...
...C'E SOLO IL MIO RESPIRO ORA...

Il pensatore della notte - tratto da il pensatore della notte

segnalata da il pensatore della notte sabato 17 febbraio 2007

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categoria: Poesie

PASSI DEL RESPIRO

Non una parola,
non uno sguardo in più allo specchio
che potesse distrarci.

Un abbraccio,
un lieve tremore di gambe
ballanti ritmi senza voce
di sacralità e rivolta.

Il vento accarezzava il tuo sorriso,
mentre io
-geloso-
riprendevo lentamente il cammino
lungo i passi del tuo respiro…

GASPARE SERRA

segnalata da Gaspare110 mercoledì 3 dicembre 2008

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categoria: Poesie

Respirare il coraggio

Sempre di corsa
per paura di non essere all'altezza di competere
ed ogni volta in pista fino all'ultimo tiro
spezzando il fiato
che rimane sospeso nel vuoto
dove da lì sparirò!
Un respiro per sfondare il vertice della pazienza,
un altro per avere il coraggio di farlo,
ed un sospiro di sollievo
in questo mondo esasperato è
un aiuto per calmarsi
e rincorrere l'amore!
Si,il mio cuore sussulta
quando vedo lei
quando sento lei!
Si,il mio cuore si esalta!
Non posso stare senza lei
come posso fare senza lei?
Malato di follìa
mi trovo a vagare per strade senza fine
con la sicurezza di incontrarla
almeno una volta sola.
Devo sfondare la pazienza
con forza e con coraggio
per sentirmi sollevato
e con la calma ascoltare l'amore.
Si,il mio cuore sussulta
quando vedo lei
quando sento lei.
Si,il mio cuore si esalta.
Non posso stare senza lei
come posso fare senza lei?

memmedesimo

segnalata da Daniele domenica 15 marzo 2009

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categoria: Poesie

UN RESPIRO

Ciglia imbevute,
pensieri sfilati,
polvere d’anice
in briciole di mimosa.
Colori persi,
vapori sciolti,
corone umide
in code di lacrime.
…E’ solo il respiro
stretto
in un palmo di nuvole.

gb

segnalata da shantaram martedì 26 maggio 2009

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categoria: Poesie

l'ultimo respiro

oscura e cruenta morte trovai scandagliando il fiume in cerca del bandolo della matassa. il mio giorno era lungo, la mia notte fredda e isterica, il mio collo attanagliato dalla mortale stretta dell'anaconda, che alito di vita non lascia, mi rese conscio che di sacello non abbisognavo. mi rassegnai e chiudendo gli occhi esalai l'ultimo respiro

Ares Mann - tratto da desto

segnalata da janaka martedì 21 dicembre 2010

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categoria: Poesie

Respiro

Si odono armoniosi canti nell’essenza dell’anima mia; si intrecciano le note quando inspiro la vita ed espiro l'amore; tutt'intorno il paese è simbolo d'azione. Un gesto d'affetto vince il torpore di un passato occluso da un tiepido sole. Rinasci o alba continua e costante sotto lo sguardo incantato della stella calante che brilla ormai fioca nel cielo pensante . E nel pensar rivivo con semplice passione l'ultimo respiro che la vita in me ripropone come il gioco eterno del dio ingannatore.

Marcello Civale - tratto da mie

segnalata da Marcello Civale martedì 8 dicembre 2009

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categoria: Poesie

Respiro di Vita

Respiro di vita che giungi all’improvviso;
tu sei vita, sei vita vera.

Tu sei profumo e ricordo di libertà
Tu sei dolcezza che accarezza il viso
Tu sei nella notte che ha spalancato il suo cielo sopra di me

Ed anche se le mie note sono scritte sulla sabbia
Io so che tu le hai per sempre impresse nel mio cuore.

segnalata da Anonimo giovedì 9 giugno 2011

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categoria: Poesie

Respiro

La disillusione
l'inquietudine
di chi è la colpa?
un sogno infranto
il frutteto rigoglioso
la scia della distinzione orrenda m'appare
finchè nell'aura greve d'un bozzolo armentano
piu non odo lamenti di gnu
...e respiro!

Luca Addo' - tratto da Proemio Fulgido

segnalata da Max Lear mercoledì 23 novembre 2011

stelline voti: 3; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

L’ombra del respiro…

Non una parola a contraddirci,
uno sguardo a distrarci,
un abbraccio a dissuaderci.

Solo un lieve tremore
a ricoprirci di ritmi forsennati
di sacralità ed incanto.

Un vento esanime
rianimava il tuo sorriso.

Ed io andavo,
l e n t a m e n t e ,
inseguendo solo un’ombra

(l’ombra del tuo respiro…)

Gaspare Serra

segnalata da GaspareSerra mercoledì 25 gennaio 2012

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categoria: poesie

RESPIRO DELL'ANIMA

ascoltiamo il respiro della nostra anima..
è straordinario e avvolgente,

tra cielo e terra CHE vibra di emozioni,
il cuore trascina noi nel firmamento,

ascoltala nel mormorio del ruscello
nel silenzio della foresta,

sotto il cielo stellato,
nell'ululato del lupo,

nei monti innevati che
melodiosi scrutano le nubi,

io ascolto il respiro della mia anima
Dall'aurora e al tramonto,

in momenti sconvolgenti
che fanno sussultare il mio cuore.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta martedì 22 gennaio 2013

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

il respiro della mia anima

il respiro della mia anima
proviene dal profondo
del mio cuore,

sensazione che irradia
lo scorrere del sangue
luce che avvolge il mio corpo

illumina i miei occhi,
e innalza me
nel profondo universo.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta sabato 26 gennaio 2013

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: poesie

RESPIRO DELL'ANIMA

il respiro del passato
scorre nelle mie vene,
io lo sento guardando vecchie mura

appartenenti a chissà chi...
ascolto il sapore del tempo che fu
gli alberi e il verde spingono me

indietro nel tempo,
sensazioni forti e irragiungibili,
che ricordano tante cose

e nulla...
ma cercano di scavare nella mia mente.
io sono...

chi sono?
sono come il viaggiatore del tempo.
Io sono polvere di stelle,

sono invisibile ed eterea,
ascoltate il respiro della mia anima
è talmente forte che mozza il fiato.

daniela cesta

segnalata da daniela cesta domenica 17 febbraio 2013


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